Sale il bilancio delle vittime a seguito dell’infezione da Escherichia coli: 29 i morti registrati finora in Germania a cui si aggiunge un altro decesso in Svezia. Il contagio ha invece interessati oltre 2,800 persone. Intanto la Coldiretti getta acqua sul fuoco: psicosi ingiustificata in Toscana, ma gli ordini dei cetrioli sono crollati del 75 per cento.
LA SITUAZIONE. Al momento i casi di infezioni riguardano 14 paesi. L’Italia non è stata per ora toccata dal batterio killer. “Non si è registrato alcun caso di infezione, né tra i cittadini né tra turisti provenienti dalla Germania – ha dichiarato ieri il ministro della salute Ferruccio Fazio – se anche accadesse, non rappresenterebbe un problema perché l’Italia è pronta a circoscrivere l’infezione. Il nostro Paese e le nostre strutture sanitarie sono state immediatamente attivate per indagare e arginare il fenomeno”.
ALLARME ROSSO PER L’AGRICOLTURA. Ad essere preoccupati della situazione sono soprattutto gli agricoltori, la categoria economica che più sta risentendo della psicosi. Secondo la Coldiretti Toscana gli ordinativi sono crollati. “Dal giorno seguente all’allarme cetrioli – racconta Alessio Cammelli, presidente Agrimercato di Firenze e Prato e titolare di un’azienda agricola specializzata in produzione di cetrioli – gli ordinativi sono crollati del 75%. Da 30 quintali al giorno siamo passati, in 24 ore, a poco più di 6”.
VENDITE A PICCO. Giù anche insalate, pomodori, carote e altri prodotti del 20%. Una crisi che interessa da vicino, sempre secondo i dati forniti dall’associazione, circa 4 mila aziende orticole specializzate toscane che da sole producono il 10% della produzione agricola per un valore alla produzione stimato intorno ai 30 milioni di euro. Reggono invece, le vendite nei mercati di “Campagna Amica”, dove è possibile acquistare prodotti stagionali e locali oltre a frutta e verdura di provenienza certa.
E il batterio killer si combatte con il pinzimonio
