Show del sabato sera a Marina di Cecina. Il disturbatore televisivo Gabriele Paolini (sì, proprio quello esiliato da Roma a causa delle innumerevoli incursioni davanti alle telecamere dei tg) si è presentato in piazza munito di megafono e foto di Berlusconi. Da dare alle fiamme.
BERLUSCONI BRUCIA. “Come diceva Giorgio Gaber – arringa Paolini davanti ai giovani che in quel momento affollavano i locali della piazza – il problema non è Berlusconi in sé, ma Berlusconi in me, in te, in tutti noi”. E, fotografia del premier alla mano, dà inizio a un rito propiziatorio, “affinché Berlusconi perda l’erezione – spiega – così che tutte le donne italiane possano sentirsi al sicuro di non essere più manipolate”.
BAGNO DI MEZZANOTTE. Dopo aver incenerito la fotografia, il rito è proseguito con il tradizionale spogliarello e tuffo nella fontana di turno. Dopo i celebri precedenti, dalla Fontana di Trevi a quella del Biancone in piazza Signoria a Firenze, è toccato alla fontana di Cecina: incurante del vento che spazzava il lungomare, Paolini si è buttato sotto il getto d’acqua e ha improvvisato anche due bracciate a nuoto. Per essere “assaltato” dai fan non appena è uscito, fradicio come un pulcino.
PRECEDENTI. Bandito da Roma dopo migliaia di incursioni televisive (celebri quella in cui il giornalista Paolo Frajese lo cacciò praticamente a calci e quella in cui rivestì il microfono di un altro giornalista con un preservativo) e tuffi nelle fontane, Paolini si è presentato a Firenze la scorsa primavera, per lanciare da un altro palco di prestigio il proprio messaggio. Dalla fontana del Nettuno, ai piedi di Palazzo Vecchio, alzò la voce (e un cartello) contro la tessera del tifoso. In cambio ne ricevette denuncia e multa di qualche centinaio di euro.
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