venerdì, 19 Aprile 2024
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Centro, nuove regole per ristoranti

Ristorazione in centro, arrivano regole nuove. La Giunta ha infatti approvato il "piano della localizzazione e distribuzione della funzione di somministrazione di alimenti e bevande", presentato dall'assessore alle attività produttive Silvano Gori.

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Il documento, che in concreto fissa nuove regole per aprire attività di ristorazione nel territorio comunale, con requisiti ben precisi, per quanto riguarda il centro storico, è nato dopo l’avvio di liberalizzazione, voluto dall’ex ministro Bersani, e poi proseguito da una legge regionale. “La scelta di attuare alcune misure – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Silvano Gori – è stata presa per fare in modo che il centro di Firenze non subisca trasformazioni pesanti con l’apertura di nuovi locali, e in particolare di quelli che possono rimanere aperti la notte. E’ una decisione che coniuga la liberalizzazione con la gestione del territorio e con gli interessi ambientali, sociali e di vivibilità del contesto urbano, di cui il Comune si deve fare tutore”.

Di fatto per le attività nel centro storico e nell’Utoe 21 (Duomo, Oltrarno, parte del vecchio centro) sono richiesti i seguenti requisiti: la dimensione del servizio al pubblico, per il quale si prevede che almeno il 40% della superficie del locale sia destinato agli utenti; accessibilità totale dei locali ai diversamente abili; obbligatorietà di spazi di immagazzinamento della merce per limitare il ricorso a forniture, anche più volte al giorno, che provocano incremento di traffico; sicurezza dei locali; servizi igienici di cortesia, liberamente accessibili a tutti, quindi anche ai non fruitori del locale; sicurezza dei locali, secondo le normative previste, in materia, anche per i lavoratori di esercizi; parcheggi, previsti per le attività superiori a 250 mq di superficie; insonorizzazione dei locali; smaltimento differenziato dei rifiuti; inserimento estetico del locale nel contesto urbano.

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Il piano prevede anche la possibilità per le strutture alberghiere con ristorante, di lavorare anche con clienti esterni. Infine, per salvaguardare gli esercizi storici, che sono simboli e punti di riferimento della città, l’assessore Gori ha ricordato che per questi, d’ora in poi, secondo il documento approvato in Giunta, non saranno previsti cambi di destinazione.

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