Il prefetto Franco Gabrielli, commissario per l’emergenza all’Isola del Giglio ha dichiarato, all’avvio dell’audizione in commissione Lavori Pubblici al Senato, che qualcuna delle 15 persone ancora disperse dal 13 gennaio, possa trovarsi incastrata tra il fondale e lo scafo della Concordia.
‘EFFETTO ASPIRAZIONE’. Gabrielli sostiene che possa essersi verificato un effetto ”aspirazione” quando la nave si è inclinata per adagiarsi sulla scogliera. E’ in quel momento che qualcuno dei dispersi potrebbe esser stato trascinato dall’aspirazione, fino al fondale, rimanendo così incastrato tra scafo e gli scogli sommersi.
‘EFFETTO CAMINO’. Ha anche parlato di ‘effetto camino’ esercitato dai corridoi del transatlantico. Alcuni dei sopravvissuti dei membri dell’equipaggio hanno infatti raccontato che la sera del 13 gennaio, mentre cercavano di risalire a nuoto i corridoi della nave, venivano trascinati indietro, come se ci fosse una forte corrente a tirarli verso il basso. Senza l’intervento e l’aiuto degli altri componenti dell’equipaggio che li hanno tratti in salvo, il bilancio delle vittime sarebbe oggi molto più pesante. “Riteniamo che ci siano parti della nave che nascondono o conservano i 15 corpi non ancora trovati”, ha detto il commissario.