domenica, 25 Maggio 2025
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Confcommercio Toscana: ”Bisogna porre un freno alla recessione”

Confcommercio Toscana lancia un appello alla politica italiana, che deve prendersi le proprie responsabiltà e far uscire il paese dalla crisi economica. Ecco le parole del direttore Andrea Nardin.

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“La crisi economica sta diventando crisi sociale”. Sono parole decise quelle usate da Andrea Nardin, direttore di Confcommercio Toscana, dopo aver visionato i dati di Unioncamera Toscana riferiti al trimestre del 2012.

STABILITA’. “E’ urgentissimo porre il freno alla recessione e alla emorragia di attività: basta chiedere sacrifici agli imprenditori. Ora è tempo che le Istituzioni dello Stato – afferma Nardin – e le organizzazioni politiche riprendano contatto con i territori, con i cittadini, con le imprese. E’ tempo di porre fine alle scaramucce politiche di basso rango e si dia stabilità al Paese, in modo che la fiducia dei mercati e dei consumatori ricominci a salire”.

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CRISI. “L’analisi testimonia ancora una volta la crisi epocale che sta attraversando il piccolo commercio – continua il direttore – e che è sotto gli occhi di tutti con i tanti cartelli ‘vendesi’ e ‘affittasi’ affissi alle porte dei fondi svuotati. Sono 284 i punti vendita perduti rispetto al dicembre 2011. Risulta che in Toscana i dati sono meno terribili che nel resto d’Italia, e questo depone sicuramente a favore del tessuto imprenditoriale  e delle iniziative di valorizzazione come Vetrina Toscana. Ma non può bastare. I negozi sono vuoti, le banche non concedono crediti, gli imprenditori già indeboliti vedono arrivare solo IMU, IVA, Tares, ma nessun provvedimento che tenti di far ripartire l’economia, nessuna assunzione di responsabilità che possa dare fiducia a livello nazionale e internazionale. La crisi economica rischia anche in Toscana di diventare crisi sociale”.

POLITICA. “Seguiamo con apprensione gli sviluppi della politica  e l’auspicio – conclude – è che la paralisi decisionale di questi giorni si sblocchi e che le Istituzioni riescano ad affrontare con impegno e dedizione l’emergenza del Paese, come ogni giorno i piccoli imprenditori affrontano con serietà e consapevolezza le sfide e le fatiche quotidiane di questo angoscioso momento”.

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