giovedì, 12 Dicembre 2024
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Coronavirus, in Toscana tamponi e test sierologici in luoghi movida e locali

La proposta del governatore Rossi: verifiche a campione e su base volontaria, per tenere sotto controllo anche la vita notturna, un contesto a rischio contagio

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Tamponi e test sierologici per scovare il coronavirus nei luoghi della movida, dai locali notturni ai punti di ritrovo, al mare come nelle più famose città della Toscana. È questa l’idea lanciata dal governatore Enrico Rossi: uno screening volontario, a campione, lì dove la vita notturna è più presente, come nelle località balneari della regione, piene di turisti, e nelle città d’arte.

Lotta al coronavirus in Toscana e movida: l’idea di tamponi e test sierologici

Secondo la Regione, il caso della costa catalana in Spagna e i recenti casi italiani, dimostrerebbero un forte legame tra nuovi i focolai di coronavirus e la vita notturna, con positivi anche tra i più giovani, anche perché in questi contesti le distanze e le misure anti-Covid sono più difficili da mettere in pratica.

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“E’ un suggerimento molto giusto che arriva dal professore Andrea Crisanti (il virologo che fa parte del team di esperti del cosiddetto ‘modello Veneto’, ndr)  e mi sembra un buon modo per continuare a tracciare la diffusione del virus e prevenire lo sviluppo di nuovi focolai fuori controllo”, dice Rossi.

E i controlli negli aeroporti toscani

Intanto continua il pressing sui Ministeri dell’Interno e della Salute per un migliore tracciamento degli arrivi dall’estero, per evitare i contagi di ritorno. Non tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti toscani da Paesi extra Schegen compilano l’autodichiarazione, indicando il proprio stato di salute e il domicilio dove fare la “quarantena”, ossia i quattordici giorni di isolamento fiduciario. Per questo nei giorni scorsi il presidente della Regione Toscana ha minacciato di bloccare i voli dall’Albania.

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Rossi propone due soluzioni: obbligo per i passeggeri dei voli di compilare l’autocertificazione al momento dell’acquisto del biglietto o prima dell’imbarco, così da poter attivare la quarantena al momento dell’arrivo da Paesi extra Schengen, oppure il controllo del passaporto per chi arriva in Italia da Paesi extra-Ue facendo scalo in Paesi dell’area Schengen.

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