mercoledì, 5 Febbraio 2025
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Emergenza idrica, le nevicate non salvano la Toscana dalla siccità

Le nevicate dei giorni scorsi non hanno cambiato la situazione idrica della Toscana. Al momento quindi, non è scongiurata l'emergenza siccità. La Regione ha così avviato il coordinamento delle azioni e degli interventi per far fronte all'emergenza idrica.

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Le nevicate dei giorni scorsi non hanno messo al riparo la Toscana da una possibile emergenza siccità. La Regione ha così avviato il coordinamento delle azioni e degli interventi per far fronte a tale emergenza.

EMERGENZA IDRICA. “Qualora perduri l’attuale situazione di scarsissima piovosità – commenta l’assessore Anna Rita Bramerini – oltre che gestire e coordinare gli interventi, dovremmo assumere decisioni per razionalizzare le residue risorse idriche in tempi congrui”. Sul tavolo, un nuovo impulso alle opere già finanziate per ridurre i rischi siccità, un regolamento regionale che ottimizzi l’uso dell’acqua, azioni urgenti per avere una gestione ottimale delle risorse di Montedoglio e un coordinamento delle autorità di bacino, delle province e dei gestori del servizio idrico integrato. In sintesi, sono questi i punti del programma che la Regione ha approntato per superare i rischi di carenza idrica.

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LA COMMISSIONE. E’ stata insediata una commissione composta da Regione, Province, Ato, Arpat, autorità di bacino e gestori che avrà il compito di varare una serie di iniziative per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e monitorare l’evoluzione della situazione. Le recenti nevicate sono state un elemento positivo ma in sostanza non hanno modificato il quadro di siccità. Considerando che normalmente ad ogni 10cm di neve corrisponde 1cm di acqua, anche i 100cm di neve registrati in alcune zone della regione, hanno contribuito abbastanza poco al raggiungimento dei valori medi di piovosità in questo periodo dell’anno.

CARENZA DI PIOGGIA. Di fatto, tutto il 2011, è stato un anno secco in cui è piovuto il 40% in meno del normale, specialmente nei mesi di gennaio, aprile, maggio, settembre, ottobre e novembre, mesi tra i più secchi di sempre. A risentirne di più sono stati soprattutto il lago di Bilancino che, con un valore massimo di 69milioni di metri cubi di acqua, ad oggi ne ha 37. L’invaso di Montedoglio, da un massimo di 72 milioni, al momento è a quota 29 con soli 19 milioni utilizzabili. L’invaso di Cerventosa (Cortona) e’ esaurito da dicembre, all’invaso di Astrone (Chianciano) rimane acqua per soli 3 mesi e l’Arno ha un deflusso sostenuto quasi esclusivamente dai rilasci da Bilancino Levane e La Penna.

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RAZIONALIZZAZIONE DELL’ACQUA. “Qualora perduri l’attuale situazione di scarsissima piovosita’ – commenta l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – oltre che gestire e coordinare gli interventi, dovremmo assumere decisioni per razionalizzare le residue risorse idriche in tempi congrui. Dato poi che la riduzione della piovosita’ e’ l’effetto dei cambiamenti climatici, stiamo comunque sviluppando politiche di adattamento oltre che di contrasto”.

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