Ieri la Concordia si è mossa ancora, ruotando di un metro e mezzo verso l’abisso. Il mare continuerà ad ingrossarsi fino a raggiungere il culmine domani con l’arrivo del maestrale che porterà onde alte fino a 4 metri. Ma dopo la giornata di stop di ieri, oggi sono riprese le ricerche dei dispersi sia nella parte sommersa che in quella emersa. Resta alto il livello di preoccupazione per l’ambiente marino dell’Arcipelago. “C’è già un danno ambientale, molto contenuto” relativo “ai fondali dell’Isola del Giglio”, ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini che ha inoltre spiegato che e’ in programma l’avvio dello svuotamento dei serbatoi, ma solo dopo la fine del recupero persone all’interno della nave naufragata.
I DISPERSI. Ieri è stata accertata l’identità di una delle vittime, si tratta di Sandor Feher, ungherese membro dell’equipaggio. Mentre una donna dispersa è stata rintracciata in Germania. La signora Gertrud Goergens è viva. Entrambi sono stati cancellati dalla lista dei dispersi facendo scendere il numero a 24, di cui non si hanno ancora notizie. Mancano ancora all’appello i sei italiani Girolamo Giuseppe, 30 anni membro dell’equipaggio; Dintrono Maria, biellese; Trecarichi Maria Grazia, siciliana; Virzì Luisa Antonia, siciliana; Arlotti Dayana, 5 anni; Arlotti Williams, riminese padre della piccola Dayana. Dodici tedeschi Bauer Elisabeth (f); Ganz Christina Mathi (f); Ganz Norbert Josef (m); Grube Gabriele (f); Hoer Egon (m); Neth Margarethe (f); Schall Inge (f); Stumpf Siglinde (f); Werp Brunhild (f); Werp Josef (m); Galle Horst (m); Schroeter Margrit (f). I due francesi Blemand Michael (m); Litzler Mylene (f). Gli statunitensi Heil Barbara (f) e Heil Gerald (m). L’indiano Rebello Russel Terence e la peruviana Soriamolina Erika Fani entrambi membri dell’equipaggio.
MICROCARICHE ESPLOSIVE. Oggi i sommozzatori del Gos della Marina Militare faranno esplodere quattro microcariche per sfondare i vetri delle cabine situate lungo il muro sommerso della nave a meno di 18 metri di profondità. Questo permetterà ai sommozzatori di ispezionare in sicurezza più spazio possibile anche grazie all’ausilio di videocamere a fibra ottica.
LO SQUARCIO SULLA NAVE (video dei vigili del fuoco):
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VERSO L’ABISSO. La Concordia ieri si è mossa nuovamente, puntando dritta verso l’abisso. Una rotazione di circa un metro e mezzo che ha provocato lo stop delle ricerche dei dispersi. Ma oggi gli uomini dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera e della Marina riprenderanno le ricerche sia nella parte emersa che in quella sommersa. La paura di un ulteriore movimento è tanta, visto anche l’arrivo del maestrale previsto per la giornata di domani che porterà onde altre tra i 3 e i 4 metri. Ma la speranza di trovare qualche altro sopravvissuto è alta e le ricerche andranno avanti fino ad un nuovo ordine di stop.
SCHETTINO AI DOMICILIARI, SOSPESO DALLA COSTA. Sbagliò clamorosamente la rotta avvicinandosi eccessivamente all’Isola del Giglio. Si dimostrò incapace di gestire l’emergenza del naufragio. Abbandonò la nave quando a bordo c’erano ancora 300 persone in difficoltà, rifiutandosi di risalire a bordo, godendosi lo spettacolo in tutta sicurezza. Queste le colpe gravissime che il gip Montesarchio imputa al comandante Schettino. Ma nonostante questo non crede che ci sia un pericolo di fuga. “I reati contestati sono molto gravi e considerata la sua personalità non credo stia a casa ad aspettare che lo andiamo a prendere”, ha polemizzato il procuratore capo Francesco Verusio che ha aggiunto “stiamo preparando un ricorso al tribunale del riesame, lo presenteremo oggi o domani”. Intanto Schettino, è libero, ai domiciliare casa di Meta di Sorrento. Intanto la Costa Crociere ha sospeso il comandante dalla compagnia. ci sono stati i primi contatti tra la compagnia e i passeggeri della Concordia per determinare gli indennizzi relativi ai disagi sostenuti a causa del naufragio della scorsa settimana. Costa Crociere riferisce che li sta contattando, così come le associazioni dei consumatori.
LE IMMAGINI DELLE RICERCHE (Foto dei Vigili del Fuoco):
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LA CASSAFORTE. I sommozzatori dei carabinieri, appena riprenderanno le ricerche, cercheranno anche di entrare nella cabina del comandante Schettino per recuperare la cassaforte dove potrebbero essere custoditi documenti utili all’inchiesta. La cabina è situata a prua della nave, sulla murata di dritta e quindi nella parte sommersa. Una volta che verrà individuata, i carabinieri dovranno prelevare la cassaforte ma anche ogni altro eventuale documento o materiale all’interno della cabina che potrebbe essere utile per la ricostruzione di quanto avvenuto venerdì notte. Inoltre dovranno recuperare gli hard disk e i supporti informatici di bordo, situati nella sala comando, che insieme alla scatola nera hanno registrato ogni momento della tragica notte