venerdì, 26 Aprile 2024
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Il Conte furioso: ”Carobbio pappa e ciccia con la Procura Federale”

La Juventus ricorrerà al Tnas contro la squalifica inflitta all'ex tecnico del Siena. Che dopo l'ultima sentenza ha preso la parola e non le ha certo mandate a dire. ''Perché tutto questo?'', si domanda.

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Un fiume di parole. Un fiume di rabbia. Dopo un lungo silenzio, dopo la conferma della squalifica di 10 mesi al processo d’appello (a proposito, “la Juventus ricorrerà al Tnas contro la squalifiche inflitte ad Antonio Conte e Angelo Alessio dalla Corte di Giustizia Federale, richiedendo la sospensiva della pena e la procedura d’urgenza. Lo hanno confermato gli avvocati Chiappero, Bongiorno e De Rensis durante la conferenza stampa tenuta al Media Center di Vinovo”, annuncia lo stesso club sul suo sito internet), Conte torna a parlare.

CAROBBIO. Il primo “pensiero” è per Filippo Carobbio: “Pippo, in realtà – attacca il tecnico – perché ormai è diventato ‘pappa e ciccia’ con la Procura Federale”. La partita che è costata la squalifica a Conte è quella tra Albinoleffe e Siena: il tecnico, infatti, secondo l’accusa non avrebbe “potuto non sapere”. “Ho chiesto agli avvocati di spiegarmi cosa significa questa frase e ancora non l’ho capito. E’ caduta un’omessa denuncia eppure sono stati confermati dieci mesi di squalifica. Tutto questo è assurdo!”, continua l’allenatore.

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“PERCHE’ TUTTO QUESTO?”. “Perché tutto questo? – si chiede Conte – L’unica cosa che è cambiata per me è essere arrivato in una squadra amata o odiata e aver vinto, dopo due settimi posti. Sono accusato di omessa denuncia. Ma se non ho visto nulla, cosa avrei dovuto denunciare? Dopo questa vicenda io inizio ad avere il timore di andare in spogliatoio. Lì devo essere un leader, ma inizio a temere di dover litigare con un calciatore o di doverlo mandare in tribuna. E se tra qualche anno inizia a accusarmi? E’ accaduto questo! Si è creduto a un personaggio che ha venduto partite, tradendo i suoi stessi compagni, e non a me. Dico solo una cosa ai miei colleghi: oggi è successo a me, ma domani può accadere a loro. Aprite gli occhi!”.

LE PAROLE DI PETRUCCI. Poi, dopo le parole di fuoco dell’ex tecnico del Siena, è arrivata anche la presa di posizione del presidente del Coni Gianni Petrucci. “Basta con questi attacchi ai giudici e alla giustizia sportiva – ha detto all’Ansa – in queste settimane assisto a esibizioni muscolari che mostrano il lato peggiore di uno sport che non merita mortificazioni”.

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