Via il degrado, arriva il teatro. L’ex ristorante Kontiki, o meglio ciò che ne rimane dopo l’incendio, sarà spazzato via da un nuovo manto di verde. E sopra, a partire da questa primavera-estate, ci sbarcheranno gli eventi del Saschall. Ma non è tutto qui, perché l’area è edificabile e il progetto c’è già: quello di farci una succursale dell’ex Teatro Tenda, un nuovo teatro.
DOPO L’INCENDIO. L’area che ospitava la pizzeria con annesso minigolf, infatti, è stata acquistata dalla proprietà del Saschall, dopo anni di incuria. Sono passati quattro anni da quando il ristorante ha chiuso i battenti. La sua seconda vita non è stata molto felice: prima è stato utilizzato come dimora da alcuni senza tetto, poi ricoperto di piante e infine bruciato in un incendio, a maggio dell’anno scorso, di cui ancora non si sono scoperte le cause. Risale a circa un anno fa, invece, l’opera di pulizia generale che aveva portato all’abbattimento pressoché totale dello scheletro annerito della pizzeria. Senza però un sostanziale miglioramento nelle condizioni dell’area.
SPAZIO VERDE. Il nuovo capitolo si apre come spazio verde. Ed è già un bel progresso per residenti e frequentatori del parco. “Innanzitutto saranno abbattuti tre alberi pericolanti – spiega il direttore del Saschall Massimo Orrigo – e livellato il terreno. L’intera area sarà bonificata dai resti della vecchia struttura e sarà steso un nuovo prato”. Lo spazio diventerà una sorta di dependance all’aperto del teatro. Già a partire dalla prossima stagione potrebbe ospitare concerti, spettacoli e banchetti, come in parte è stato fatto con la zona a verde già recuperata questa estate, attigua al Saschall, che ha fatto spazio a migliaia di persone e di piatti tipici nella bella stagione. Non sarà dunque un giardino pubblico, come sperava qualcuno in zona, per entrare sarà necessario pagare il biglietto (o la cena).
RADDOPPIO. Ma in futuro la “corte” del Saschall potrebbe diventare ben altro. “Al momento non abbiamo le risorse necessarie per un investimento simile – dichiara il direttore – ma tra due o tre anni potremmo pensare a un nuovo teatro da affiancare al Saschall”. Dal punto di vista delle carte burocratiche non ci dovrebbero essere grossi ostacoli, visto che l’area è già registrata come edificabile. Molto dipende dalla congiuntura economica, come fa intendere Orrigo, perciò è possibile che dalle ceneri dell’ex Kontiki la fenice-teatro risorga anche prima del previsto.