Nei giorni scorsi il quotidiano inglese Telegraph aveva ironizzato sulla scelta del personaggio di Pinocchio come mascotte dei Mondiali di ciclismo che si terranno a Firenze e in Toscana nel 2013. Un’uscita molto poco apprezzata dal vicesindaco Dario Nardella, che oggi risponde (con ironia) al giornale britannico con una lettera inviata al suo direttore, accompagnata da una copia (in inglese) del celeberrimo romanzo di Collodi.
LA LETTERA. Ecco il testo della lettera:
Caro direttore,
ho letto che il suo quotidiano ironizza sul fatto che Firenze e la Toscana abbiano scelto il personaggio di Pinocchio come mascotte per i Mondiali di ciclismo che si terranno nella nostra regione nel 2013.
Mi dispiace che si consideri Pinocchio una figura così negativa, associata alla menzogna e dunque legata al doping, problema che affligge purtroppo da troppi anni il mondo del ciclismo.
Il romanzo che narra le avventure del burattino di legno, scritto da Carlo Lorenzini, detto Collodi, autore nato nella nostra splendida città, in realtà è uno dei romanzi più amati dai bambini di tutto il mondo, compresi i suoi connazionali. Si dice che sia il secondo libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia!
Pinocchio è una figura positiva: è la storia del burattino di legno che, dopo errori e bugie, impara ad apprezzare la vita e impara la lealtà per gli amici e l’amore per il padre. Per questo il burattino diventa bambino. Il valore educativo contenuto nel messaggio di questa storia è universale e richiama proprio la forza dell’essere umano che cambia se stesso.
In ciò sta il messaggio che vogliamo dare al mondo dello sport e al ciclismo in particolare. Per essere campioni sulle due ruote bisogna prima essere campioni nella vita, bisogna dimostrare di avere la forza del burattino che rinuncia alla menzogna per diventare bambino, per diventare uomo!
Per questo, quando ho letto i commenti del suo autorevole giornale, ho pensato che in realtà non avesse mai letto il racconto. Perché se lo conoscesse, sicuramente non avrebbe approvato una ironia così fuori luogo e superficiale.
La prego quindi di accettare il dono di una copia illustrata di ‘Pinocchio’ (naturalmente tradotta in inglese). La potrà leggere ai suoi figli, se ne ha, ma sono certo che sarà una lettura piacevole anche per Lei.
I miei migliori saluti,
Dario Nardella