Un inseguimento di oltre un’ora, durante il quale non sono mancate le manovre spericolate da parte dei “fuggitivi” a bordo di uno scooter.
LO SCOOTER. E’ quello che è accaduto ieri sera. Tutto è cominciato intorno alle 23,30, quando gli uomini della squadra volante, durante l’attività di controllo del territorio, hanno intercettato in via Canova uno scooter con a bordo due persone. I due, appena notata la presenza degli agenti alle loro spalle, dopo un breve attimo di esitazione, a tutto gas hanno percorso via Canova sino all’incrocio con le rampe di accesso per il Viadotto all’Indiano, in prossimità delle quali, a forte velocità e con il passeggero che copriva con il piede la targa dello scooter, hanno imboccato la rampa pronti a prendere il Viadotto in direzione aeroporto.
L’INSEGUIMENTO. Azionati i dispositivi di emergenza, gli agenti si sono posti all’inseguimento dei due fuggitivi, che hanno cominciato a compiere manovre spericolate e, per di più, a lanciare oggetti contro il parabrezza della volante. Giunti all’altezza del ponte sull’Arno, i due si sono trovati davanti un tir in manovra di sorpasso. Così, quando lo scooter è entrato nello spazio tra il tir e l’auto che stava sorpassando, il passeggero dello scooter non ha esitato a colpire l’autovettura che si trovava alla sua destra, la quale frenando bruscamente ha creato problemi alle auto immediatamente dietro, mentre il tir a sua volta ha cominciato a sbandare pur senza perdere il controllo.
FINE DELLA CORSA. Imboccata via Pistoiese verso il centro città, lo scooter all’altezza di via Baracca, all’angolo con via Delagrange, ha provato a passare tra i paletti di ferro posti a protezione del passaggio pedonale. Qui gli uomini della volante, immediatamente scesi dall’auto, sono riusciti a bloccare lo scooter e a fermare il passeggero. Quest’ultimo, un marocchino di 28 anni, dopo aver colpito in volto un agente e dopo avergli sferrato calci e pugni, è stato condotto negli uffici di via Zara e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale aggravata, oltre a essere denunciato per ricettazione e per essere irregolare sul Territorio Nazionale.