“I dati del terzo trimestre ci permettono di cogliere lo stato di salute del commercio al dettaglio toscano alle soglie dello scoppio della crisi dei mercati finanziari internazionali avvenuto nei primi giorni di ottobre. Purtroppo già nel periodo estivo c’è stato un rallentamento marcato dei consumi, non solo per la nostra regione, ma anche a livello nazionale.
Il commercio tradizionale continua ad accumulare risultati negativi, le medie strutture sono in sofferenza da mesi (-4,7% in termini di fatturato), i margini di crescita delle vendite della grande distribuzione si mantengono ben al di sotto della dinamica inflazionistica (+1,6%).
A questo punto non resta che attendere i risultati del periodo più importante dell’anno per il commercio al dettaglio, quello natalizio, per verificare se nella nostra regione abbiano o meno un impatto i riflessi del generalizzato clima di pessimismo che pare diffuso tra i consumatori.
In attesa di conoscere le disposizioni del Regolamento regionale al Testo Unico sul Commercio, che è proprio in questi giorni in via di definizione, come Sistema camerale non possiamo far altro che confermare il nostro impegno perché in una fase così critica sia posta al centro delle politiche e delle strategie di settore la salvaguardia del patrimonio economico e culturale rappresentato dal commercio tradizionale, nella prospettiva di una crescita della rete distributiva regionale equilibrata, che possa portare benefiche ripercussioni agli operatori ed ai consumatori”.
La conferenza di fine anno di Unioncamere Toscana
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