venerdì, 19 Aprile 2024
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Meningite, nuovo caso: un 24ennne. Ha preso aereo da Pisa

Il ragazzo è ricoverato in terapia intensiva. L’appello dell'Azienda Usl: "Se avete viaggiato con lui rivolgetevi al vostro medico"

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L’ultimo caso di meningite è stato registrato a Pistoia. Si tratta di un giovane di 24 anni, ha riferito l’assessore regionale al Diritto alla Salute Stefania Saccardi, che ha aperto il Consiglio regionale di mercoledì 17 febbraio con una comunicazione sul tema.

Il ragazzo è “affetto da meningite batterica invasiva”, ha precisato in seguito l’Asl Toscana Centro, che ha confermato il nuovo caso di meningococco di tipo C. Il giovane, che non risulta vaccinato, è ricoverato in terapia intensiva nel presidio ospedaliero San Jacopo di Pistoia.

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L'appello

L'azienda Usl Toscana Centro lancia intanto un appello: consiglia a chi abbia avuto contatti con il giovane di rivolgersi al proprio medico curante, alla guardia medica e ai servizi di sanità pubblica. Il 24enne, fa sapere la Usl,  “lo scorso 6 febbraio 2016 ha preso l’aereo da Pisa, Alitalia n.518 in partenza alle ore 18,15 con arrivo a Tirana alle ore 19,55 circa. E lo scorso 9 febbraio 2016 ha preso l’aereo da Tirana Alitalia n. AZ 517 in partenza alle ore 20,40 con arrivo a Pisa alle ore 22,20″.

Meningite: “Numeri non sono da epidemia”

Per quanto riguarda la situazione Toscana, “i numeri non sono da epidemia – ha rassicurato Stefania Saccardi durante la comunicazione in Consiglio regionale – ma abbiamo deciso di partire con una campagna vaccinale a protezione della popolazione.” L’obiettivo è di “raggiungere il milione e mezzo di vaccinati contro il meningococco”. Martedì 16 febbraio è stata firmata la delibera che estende la vaccinazione gratuita contro la meningite: quindi anche gli over 45 possono vaccinarsi senza pagare il ticket a Firenze, Prato e Pistoia. Tariffa ridotta invece per chi ha più di 45 anni e vive in un'altra zona della regione.

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“La particolarità della Toscana – ha aggiunto l'assessore Saccardi  – sta anche nella capacità di diagnosi di questo batterio. Il Meyer ha uno dei laboratori più raffinati in assoluto, forse l’unico in Italia che con questo sistema riesce ad identificare il batterio, in altre parti forse c’è anche la difficoltà nell’identificarlo”.

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