Una giornata per non dimenticare. Per tenere gli occhi aperti, rivolti verso la targa che recita “Per Mor Diop e per Samb Modou uccisi da mano razzista e fascista”, provvisoria, ma già posizionata nel luogo dove un mese fa i due ragazzi senegalesi sono stati uccisi dalla furia di Gianluca Casseri, nel corso di un blitz nei mercati di piazza Dalmazia e di San Lorenzo, dove l’uomo ferì altre tre persone prima di togliersi la vita.
GUARDA LE FOTO:
{phocagallery view=category|categoryid=331|limitstart=0|limitcount=0}
LA COMMEMORAZIONE. Venerdì mattina, per ricoradare le ultime ore di vita dei due giovani senegalesi, diverse centinaia di persone si sono trovate in piazza Dalmazia per commemorare la tragedia. Tra i moltissimi presenti anche Ornella De Zordo, il presidente del quartiere 5 Federico Gianassi e Aboubakar Soumahoro, del coordinamento nazionale migrant, che ha ricordato che se vogliamo combattere il razzismo occorre anche agire concretamente per cambiare leggi quali la Bossi-Fini, e dire no a delibere “razziste” come quelle anti-lavavetri e anti-vucumprà. Al megafono anche Saverio Tommasi, che ha recitato un brano teatrale raccontando il viaggio dei migranti, soffermandosi sui rischi del viaggio sui barconi, e su coloro che hanno perso la vita nella traversata nella speranza di raggiungere l’Italia.
La strage dei senegalesi, un mese dopo. ”Non facciamo calare il silenzio” – Una statua per Mor e Modou. Disegnata dagli studenti