E’ la fine di un incubo per un professore dell’istituto alberghiero “Enriques” di Castelfiorentino. Alcuni mesi fa, in seguito ad una segnalazione anonima, i carabinieri avevano scovato droga nella sua auto. Immediato l’arresto del docente per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Adesso le accuse cadono, il caso finisce in archivio. E la difesa sospetta che si sia trattato di una ”trappola”.
COS’ERA ACCADUTO. Nel febbraio scorso i carabinieri avevano arrestato il prof davanti a scuola, sotto gli occhi dei suoi stessi alunni: nella sua auto i militari avevano trovato cinque grammi di cocaina e 45 di marijuana, dopo una telefonata anonima che riferiva di un ”prof che spacciava a scuola”. L’insegnante era stato posto ai domiciliari, per tornare libero una ventina di giorni dopo.
L’ARCHIVIAZIONE. Intanto le indagini sono proseguite, ed hanno verificato che il docente non aveva fatto uso di droga nei giorni precedenti all’arresto, come hanno dimostrato le analisi sui capelli. Inoltre, la droga trovata nella sua auto non sarebbe stata di un ”taglio” adatto allo spaccio.
DI CHI ERA LA DROGA? Dopo mesi di indagini, durante le quali da parte della difesa è stata anche ipotizzata una ”trappola” ai danni dell’insegnate, ora arriva l’archiviazione, secondo quanto riferisce il quotidiano la Nazione. Ogni accusa a carico del prof è caduta e il prof potrà continuare la sua attività di insegnante, già ripresa nei mesi scorsi. Ma resta sempre un interrogativo: se non è stato lui, chi e per quale motivo ha collocato la droga nell’auto del prof?