giovedì, 28 Marzo 2024
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Qual è il quorum per il referendum abrogativo del 12 giugno 2022

Cosa succede se non si raggiunge il quorum: il funzionamento dei referendum abrogativi secondo la Costituzione italiana

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Si avvicina la nuova tornata elettorale e in molti si chiedono se è previsto un quorum per il voto del referendum abrogativo del 12 giugno 2022, che propone ai cittadini 5 quesiti sulla giustizia. Questi in breve i temi al centro della consultazione: legge Severino, custodia cautelare durante le indagini, separazione delle carriere dei magistrati, valutazione dei magistrati, firme per la candidatura al Csm.

Referendum 12 giugno 2022: qual è il quorum e cosa succede se non si raggiunge

Secondo l’articolo 75 della Costituzione italiana, per un referendum abrogativo è necessario raggiungere il quorum. Con questo termine che proviene dal latino (letteralmente significa “dei quali”) si indica la quota minima di votanti necessari perché la consultazione sia valida. Il quorum è fissato al 50% più uno degli elettori: quindi per ognuno dei 5 referendum abrogativi sulla giustizia il 12 giugno 2022 dovrà andare a votare almeno la metà più uno degli italiani che ne hanno diritto, perché il risultato delle urne risulti valido.

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Quali sono i referendum senza quorum?

Discorso diverso invece per i referendum costituzionali, che sono sempre senza quorum, come successo due anni fa per la consultazione sul taglio dei parlamentari. Quest’ultima tipologia di consultazione referendaria è valida in ogni caso, indipendentemente dalla percentuale di persone che vanno a votare. Il referendum può essere richiesto per confermare una riforma costituzionale, se questa è stata approvata dal Parlamento a maggioranza assoluta, ma senza aver ottenuto il voto favorevole di almeno due terzi di ciascuna Camera.

Giustizia: come si vota il 12 giugno?

Ecco quindi come funziona il voto per il referendum del 12 giugno 2022 sulla giustizia: tracciando una X sul “Sì”, l’elettore esprime il proprio consenso a cambiare (e perciò abrogare) le leggi che sono oggetto della consultazione popolare. Qui la spiegazione semplice dei 5 quesiti. Se invece si barrerà la casella del “No”, non saranno apportate modifiche alla legislazione. Come detto, perché il risultato del referendum sia valido, e dunque per far scattare le modifiche alla legislazione chieste dai promotori, sarà necessario che almeno il 50% più uno degli italiani che hanno diritto di voto, vadano alle urne. I seggi sono aperti in una sola giornata, domenica, con orario 7-23.

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Referendum, 12 giugno 2022: cosa succede se non raggiunge il quorum

Cosa succede se un referendum abrogativo non raggiunge il quorum? Se alle urne si presenta meno del 50% più uno degli elettori, indipendentemente che abbia prevalso il sì o il no, la consultazione non è valida e l’esito è nullo, come viene spiegato anche sul sito del Ministero dell’Interno. Dunque – nei fatti – non andare alle urne equivale a votare No. In ogni caso domenica 12 giugno è possibile presentarsi ai seggi e rifiutare una o più schede, per non essere conteggiati nel quorum di quel determinato referendum. Anche nei mille comuni italiani dove il 12 giugno gli elettori sono chiamati alle urne per le elezioni amministrative è possibile rifiutare una o più schede.

I referendum che non hanno raggiunto il quorum

La storia della Repubblica italiana è piena di referendum abrogativi, oltre 60 senza prendere in considerazione i 5 quesiti sulla giustizia del 12 giugno 2022: ecco quelli che dal 1974 non sono risultati validi perché non hanno raggiunto il quorum.

  • Disciplina della caccia, accesso dei cacciatori a fondi privati e uso dei fitofarmaci (1990)
  • Privatizzazione, obiezione di coscienza, accesso dei cacciatori a fondi privati, carriere dei magistrati, Ordine dei giornalisti, incarichi extragiudiziari dei magistrati, Ministero delle risorse agricole (1997)
  • Elezione proporzionale per la Camera dei Deputati (1999)
  • Rimborsi per le spese elettorali; proporzionale per la Camera dei Deputati; Csm e sistema proporzionale; separazione carriere magistrati; incarichi extragiudiziari dei magistrati; reintegro sul posto di lavoro, trattenute associative e previdenziali (2000)
  • Reintegro lavoratori licenziati, servitù coattiva di elettrodotto (2003)
  • 4 referendum sulla procreazione assistita (2005)
  • Premio di maggioranza per elezioni della Camera e del Senato; presentazione stessa candidatura in più di una circoscrizione (2009)
  • Concessione estrazione idrocarburi (2016)
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