venerdì, 26 Aprile 2024
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Rifredi, sgomberata la palazzina di via Slataper

Occupata dal 2011, qua avevano trovato rifugio circa 150 migranti tra somali ed eritrei richiedenti asilo

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E’ stata sgomberata ieri la palazzina di via Slataper, a Rifredi, che era occupata dal 2011 e dove avevano trovato rifugio circa 150 migranti tra somali ed eritrei richiedenti asilo. Tra loro anche donne e bambini. All’operazione, decisa lunedì scorso dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza (Cosp) insieme a Prefetto, Questore e Carabinieri, hanno partecipato la Digos, la Polizia, la Polizia municipale, la Protezione civile, gli operatori delle varie cooperative sociali cittadine, gli assistenti sociali e gli operatori della Direzione Servizi sociali del Comune. Questi ultimi – viene spiegato – hanno gestito insieme alla Polizia municipale tutta la fase dell’accoglienza delle persone allestendo alcuni gazebo sul posto: dall’identificazione alla composizione dei nuclei familiari fino all’individuazione della destinazione e all’ascolto delle richieste degli occupanti.

LO SGOMBERO

Lo sgombero, che si è svolto nel corso della giornata, iniziando alle 7 e concludendosi alle 18, è stato finanziato nell’ambito di un progetto della Regione Toscana ed è stato gestito dal Comune in collaborazione con le cooperative cittadine. “Siamo molto soddisfatti per essere riusciti a effettuare la fuoriuscita delle persone dalla palazzina senza l’uso della forza – ha detto l’assessore all’Accoglienza e all’integrazione Sara Funaro – e a concordare con ognuna percorsi di accoglienza. Non c’è stata nessuna forma di resistenza da parte degli occupanti, i quali sono tutti usciti dalla palazzina volontariamente”. “Quando le operazioni si concordano e si decidono per tempo e c’è la collaborazione tra tutte le Istituzioni e i soggetti coinvolti i risultati sono buoni – ha aggiunto l’assessore -. In questo caso, poi, siamo facilitati dal contributo della Regione”.

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ACCOGLIENZA

Alla fine delle operazioni di fuoriuscita delle persone dalla palazzina di quattro piani, di proprietà di una società privata, il Comune ha dato accoglienza a 192 persone, che sono state trasferite in autobus nelle varie strutture di accoglienza cittadine: 100 alla foresteria Pertini, 37 all’Albergo popolare, 15 in accoglienze ordinarie e 40 in percorsi di inclusione concordati precedentemente. Sia la foresteria Pertini che l’Albergo popolare – viene sottolineato – sono due soluzioni temporanee. “Siamo molto contenti perché siamo riusciti ad accogliere tutti e nessuno è rimasto per strada – ha aggiunto l’assessore Funaro -. Le persone rimarranno nelle due strutture per il tempo necessario a individuare dei percorsi individuali di inclusione”.

VIA SLATAPER

Una volta terminato il lavoro degli operatori della Direzione Servizi sociale, è iniziato il lavoro della Digos, che ha verificato che la struttura fosse vuota, e della ditta incaricata di chiudere e mettere in sicurezza l’immobile. Quando tutte le persone hanno lasciato la palazzina, l’assessore Funaro si è recata prima in via Slataper e poi alla foresteria Pertini (nella foto) per incontrare le persone accolte e ringraziare gli operatori.

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