Si continua a cercare di far luce sul caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua casa nel pisano ormai oltre 15 mesi fa, nella notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012.
INDAGINI. E se da una parte indagini e ricerche vanno avanti, dall’altra non si fermano le attività dei cittadini “comuni” che stanno seguendo da vicino la vicenda e che chiedono che la verità venga trovata il prima possibile.
SU FACEBOOK. Continuano infatti a essere “presi d’assalto” i gruppo nati su Facebook nel nome della donna scomparsa: gruppi dove ci si tiene informati, ci si scambiano pareri e opinioni e ci si sfoga.
SPERANZA. Perché per molti l’attesa della verità sta diventando insopportabile: un’attesa che va avanti da mesi, interrotta solo – di volta in volta – dalla speranza di essere arrivati a un punto di svolta nella vicenda.
L’ATTESA. Invece, per il momento, l’attesa continua. Così come appunto continuano domande, pensieri e sfoghi di tutti coloro che – attraverso il web – stanno seguendo il caso di Roberta Ragusa.
IL GRIDO DEL WEB. Amici e conoscenti della donna scomparsa, ma anche persone che si sono avvicinate alla vicenda con il passare dei mesi. E ora, quindici mesi dopo, tutti insieme continuano a chiedere la verità. Un grido, il loro – assicurano – che proseguirà fino a quando sul caso non verrà messa la parola fine.