Da nord a sud manca ormai poco ai saldi invernali. I primi a partire saranno i lucani e i siciliani, mentre i valdostani dovranno aspettare il 10 gennaio. E in Toscana? Gli sconti di fine stagione batteranno sul tempo la Befana, partendo il 5 gennaio, come nella maggior parte delle città italiane.
FALSI SALDI E VERI SCONTI. Già in questi giorni sono partiti i primi sconti non ufficiali, con la comparsa nelle vetrine di simboli ”ammiccanti” (forbici, simboli percentuali), oppure con promozioni riservate ai clienti dotati di tessera fedeltà. Ma l’inizio ufficiale in Toscana, come in altre tredici regioni, è fissato alla vigilia dell’Epifania. Il periodo dei tagli ai prezzi si concluderà sessanta giorni dopo.
LE DATE. I primi negozi a dare il via ai ribassi saranno quelli della Basilicata e della Sicilia (2 gennaio), seguono la stragrande maggioranza delle regioni (5 gennaio). Il 7 gennaio tocca al Molise e alla provincia di Bolzano. Gli ultimi saranno i valdostani (10 gennaio), mentre in provincia di Trento i commercianti possono decidere autonomamente quanto effettuare i saldi.
LA SPESA MEDIA. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2012, spenderà 403 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di euro pari al 18% del fatturato annuo del settore.
CORSA ALL’AFFARE. “La crisi economica e una stagione autunnale caratterizzata da un clima mite – spiega Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio – non hanno di certo favorito le vendite di capi d’abbigliamento della collezione autunno/inverno. E anche a dicembre abbiamo dovuto fare i conti con un Natale all’insegna del risparmio e di molta prudenza negli acquisti”. La speranza dei negozianti è che una boccata di ossigeno arrivi dai saldi 2012.
IL CALENDARIO COMPLETO.
Abruzzo: 5 gennaio – 4 marzo
Basilicata: 2 gennaio – 2 marzo
Calabria: 5 gennaio – 28 febbraio
Campania: 5 gennaio, per 90 giorni
Emilia Romagna: 5 gennaio, per 60 giorni
Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo
Lazio: 5 gennaio – 15 febbraio
Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio
Lombardia: 5 gennaio, per 60 giorni
Marche: 5 gennaio – 1 marzo
Molise: 7 gennaio, per 60 giorni
Piemonte: 5 gennaio, per 8 settimane
Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio
Sardegna: 5 gennaio, per 60 giorni
Sicilia: 2 gennaio – 15 marzo
Toscana: 5 gennaio, per 60 giorni
Umbria: 5 gennaio, per 60 giorni
Valle d’Aosta: 10 gennaio – 31 marzo
Veneto: 5 gennaio – 28 febbraio