venerdì, 26 Aprile 2024
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Salgono frutta, abbigliamento e alberghi: cresce l’inflazione a Firenze

Ad agosto era stato possibile tirare un sospiro di sollievo, ma nel mese di Settembre in città i prezzi sono tornati a salire.

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Sale l’inflazione in città: ad aumentare sono l’abbigliamento da uomo, il cibo e servizi di ristorazione. Bene invece i prezzi per trasporti e pacchetti vacanza.

IL CAMPIONE. L’ufficio comunale di statistica ha svolto la ricerca dal 1° al 21 di settembre su oltre novecento punti vendita appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, analizzando undicimila prezzi di oltre novecento prodotti.

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L’AUMENTANO. Secondo questa ricerca si è registrata una variazione mensile del +0,3% (mentre ad agosto era -0,1%). A contribuire a questo dato sono stati, rispetto al mese precedente, gli aumenti dei prezzi registrati nei comparti dei prodotti alimentari, di bevande analcoliche (+0,8%), di abbigliamento e calzature (+0,9%) e nei servizi di ristorazione (+1,9%).

LE CAUSE. L’aumento mensile dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche è causato principalmente dagli incrementi della frutta (+3,3% rispetto ad agosto e +10,1% rispetto a settembre 2011) e dei vegetali (+3,8% rispetto ad agosto). Nel settore dell’abbigliamento sono in aumento, invece, soprattutto gli indumenti per uomo (+2,7%) e i servizi di lavanderia (+1,1% rispetto al mese precedente e +4,3% rispetto a settembre 2011). Nello specifico salgono i prezzi di cappotti e giacche (+2,3%), camicie, t-shirt e polo (+4,7%) e il pullover (+11,7%), tutto questo nel comparto maschile. Nei servizi ricettivi e di ristorazione sono in aumento +7,8% i servizi di alloggio (alberghi, motel, pensioni e simili, campeggi ecc) .

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CHI SCENDE. In diminuzione invece i prezzi che riguardano i settori dei trasporti (-0,5%) e quello di spettacoli e cultura (-0,8%).  In calo soprattutto il trasporto aereo di -26,4% e del trasporto marittimo di -33,6%, solo in parte compensato dall’aumento di +4,0% dei carburanti e lubrificanti. Per quanto riguarda invece l’aspetto ricreativo, ci sono stati vistosi cali registrati dai pacchetti vacanza nazionali (-31,7%) e dai pacchetti vacanza internazionali (-15,7%).

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