Con il decreto ristori viene prolungato il blocco delle procedure esecutive immobiliari che riguardano le abitazioni principali: il dl, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha stabilito la proroga della sospensione del pignoramento immobiliare sulla prima casa, vista l’emergenza Covid, fino al termine del 2020.
Debiti: il blocco dei pignoramenti immobiliari per Covid
A seguito della crisi legata al coronavirus, lo stop dei pignoramenti immobiliari sulla prima casa era stato introdotto inizialmente dal decreto Cura Italia a marzo e poi confermato dal Parlamento in sede di conversione di legge a fine aprile: la durata del blocco delle cosiddette procedure immobiliari per l’abitazione principale era stata stabilita in 6 mesi dall’entrata in vigore della legge n° 27 del 24 aprile e quindi il provvedimento era scaduto proprio pochi giorni fa, lo scorso 25 ottobre.
Con “abitazione principale“, è stato chiarito proprio durante la conversione in legge del Cura Italia, si intende la casa (di proprietà o su cui si gode di un diritto reale, come l’usufrutto) nella quale la persona o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Cosa dice il decreto ristori sul pignoramento della prima casa: sospensione fino a quando
Secondo l’articolo 4 del decreto legge ristori (n° 137 del 28 ottobre 2020, entrato in vigore il giorno dopo) la sospensione del pignoramento della prima casa è prorogata fino al 31 dicembre 2020, ma il provvedimento è anche retroattivo e stabilisce una sorta di “sanatoria” dei 4 giorni rimasti fuori da questo blocco. Nel testo definitivo del decreto ristori, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si legge che:
È inefficace ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore, effettuata dal 25 ottobre 2020 alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Correttivi e modifiche potranno quindi essere introdotti da Camera e Senato nel processo di conversione in legge del dl: l’approvazione dovrà avvenire entro il 28 dicembre 2020, quando scadono i 60 giorni di efficacia del decreto legge.