I giovani sarebbero stati addestrati per aderire al movimento politico clandestino armato che rivendica la creazione di uno stato indipendente nel Kurdistan. L’organizzazione disponeva di campi di formazione e indottrinamento anche in provincia di Pordenone e Taranto.
L’operazione si è svolta parallelamente in Italia e in Francia con il contributo delle strutture antiterrorismo di Germania, Belgio ed Olanda.