sabato, 27 Aprile 2024
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Trenitalia, ”appalti truccati”: ventisette arresti

L'operazione è stata portata avanti in tredici province italiane, compresa quella di Firenze, e gli arresti sono stati ventisette: imprenditori e funzionari sono accusati di aver truccato il sistema degli appalti di Trenitalia.

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Funzionari di Trenitalia arrestati: sono accusati di aver truccato appalti. In ventisette sono finiti ai domiciliari.

L’OPERAZIONE. La seconda parte dell’inchiesta “Espresso 2”, che si occupa degli appalti truccati di Trenitalia, ha portato all’esecuzione di ventisette misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari da parte della squadra mobile fiorentina e del compartimento della Polfer della Toscana. Queste misure però non riguardano solo Firenze, ma anche altre dodici province: Prato, Ascoli Piceno, Vicenza, Monza, Pavia, Milano, Torino, Bari, Pordenone, Verona, Genova e Napoli.

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GLI ARRESTI. Ventisette tra imprenditori e funzionari sono ritenuti responsabili di aver truccato e inquinato il sistema degli appalti di Trenitalia. Adesso ognuno di loro è accusato di corruzione, turbata libertà degli incanti, abuso di ufficio e accesso abusivo alle banche-dati riservate di Trenitalia.

GLI ACCORDI. Le indagini della polizia giudiziaria hanno consentito di accertare l’esistenza di accordi di corruzione tra pubblici ufficiali addetti alla gestione delle gare di appalto e quattordici aziende attive nel settore dei trasporti ed operanti in tutta Italia, accordi in base ai quali le varie aziende  ottenevano comunicazioni riservate dai funzionari Trenitalia infedeli che così li avvantaggiavano nei riguardi delle altre imprese concorrenti. In alcuni casi si è scoperto che alcune aziende venivano,  grazie alla complicità dei funzionari Trenitalia, messe in condizioni di accedere direttamente – attraverso l’ utilizzo di password segrete – alle banche date di Trenitalia.

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LA PRIMA TRANCHE. La prima parte dell’inchiesta portò, nell’ottobre del 2011, all’arresto di quindici persone e quarantadue indagati con l’accusa di aver pilotato alcune gare per la fornitura di strumenti per la manutenzione dei treni. Le indagini della procura di Firenze stanno infatti andando avanti da tempo e con questi arresti sale a cinquanta il numero delle persone complessivamente raggiunte dai provvedimenti cautelari della magistratura fiorentina.

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