martedì, 19 Marzo 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaViaggi all'estero e coronavirus: in...

Viaggi all’estero e coronavirus: in quali paesi si può viaggiare nell’estate 2020

I paesi in cui si può andare e quelli che ancora non vogliono gli italiani: dal 3 giugno via libera ai viaggi all'estero nei paesi Schengen

- Pubblicità -

-

- Pubblicità -

Via libera a spostamenti e viaggi all’estero consentiti praticamente ovunque in Europa nell’estate 2020, la prima dopo l’emergenza coronavirus. La riapertura di frontiere e confini interni all’Unione europea e nell’area Schengen è ormai quasi completata: ecco quali sono i paesi in cui si può viaggiare. Per quanto riguarda la riapertura delle frontiere esterne dell’Ue per poter viaggiare anche fuori dall’Europa, l’unica certezza è che il divieto perdurerà fino al 30 giugno e quindi sarà possibile uscire dallo spazio Schengen solo dopo il 1 luglio.

In gran parte dell’Europa i confini hanno riaperto dal 15 giugno e nelle ultime settimane si è assistito alla ripresa dei viaggi all’estero che, pur con le cautele dovute al rischio coronavirus, andranno avanti per tutta l’estate 2020. L’Ue ha anche predisposto una mappa online che contiene tutte le indicazioni per gli spostamenti tra i paesi membri.

- Pubblicità -

Per quanti riguarda i confini esterni, quelli con i paesi al di fuori dell’Unione, di certezze al momento non ce ne sono. La legge italiana, con il Dpcm 11 giugno, vieta ai cittadini di compiere viaggi all’estero al di fuori dell’Unione europea e dello spazio Schengen fino al 30 giugno. Sarà automatico dunque che dal 1 luglio la lista dei paesi in cui si può viaggiare all’estero si amplierà anche a quelli fuori dall’Europa? Non è detto.

Sul tema potrebbe pronunciarsi nuovamente il governo italiano con un decreto specifico. Magari in accordo con quello che verrà deciso in sede europea. Dall’Ue, per ora, si è avuta infatti soltanto un’indicazione di massima, ma niente di ufficiale. “Noi raccomandiamo di iniziare a riaprire ai viaggi a partire dal 1° luglio“, ha detto la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson. Possibile che nei prossimi giorni l’Unione detti una linea comune.

- Pubblicità -

Nell’attesa, ecco il punto della situazione, aggiornato a venerdì 26 giugno.

Viaggi all’estero, dove si può andare nell’estate 2020

  • Austria: dopo i veti iniziali nei confronti del nostro paese, il 16 giugno l’Austria ha riaperto i confini a chi proviene da 31 nazioni europee, compresa l’Italia. Nessuna restrizione, soltanto un invito alla cautela per chi arriva dalla o è diretto in Lombardia. Restano escluse Svezia, Gran Bretagna, Portogallo e Spagna.
  • Belgio: dal 15 giugno, sono riaperte le frontiere per tutti gli spostamenti all’interno dell’Unione Europea, dell’area Schengen e del Regno Unito, Italia compresa.

Spostamenti auto, fase 3: in quanti si può viaggiare in macchina dal 15 giugno?

Ue e Paesi Schengen: dove possono andare gli italiani

  • Bulgaria: tutti i cittadini dell’Unione Europea e dell’area Schengen possono entrare liberamente. Cade l’obbligo di quarantena.
  • Cipro: il governo dell’isola ha classificato i paesi in tre categorie, A, B e C, in ordine decrescente di rischio. Dal 9 giugno il paese è riaperto per i cittadini dei paesi di categoria A. Dal 20 giugno l’ingresso è stato esteso anche a chi arriva dai paesi di categoria B. L’Italia è stata “promossa” dalla categoria C alla categoria B. Ciò significa che si può andare a Cipro, ma in quanto paese di categoria B è necessario mostrare all’ingresso il referto medico di un tampone negativo eseguito non più di 72 ore prima. Condizioni più restrittive sono in vigore per l’ingresso a Cipro Nord, che resta praticamente vietato.
  • Croazia: il turismo è considerato una delle motivazioni a carattere economico che permettono ai cittadini Ue di entrare nel paese. Si può andare in Croazia, ma alla frontiera si dovrà mostrare la prenotazione di un albergo o di un’altra struttura ricettiva.
  • Danimarca: frontiere aperte dal 27 giugno per i Paesi dell’Unione europea e Schengen, compresa l’Italia. Uniche eccezioni: Regno Unito, Portogallo, Romania, Malta, Irlanda e Svezia (a parte la Regione di Västerbotten). Si può entrare per motivi turistici ma c’è l’obbligo di aver prenotato un minimo di 6 notti di pernottamento in Danimarca.

Viaggi all’estero e coronavirus, quando si potrà andare

- Pubblicità -

In quali paesi si può viaggiare nel 2020

  • Estonia: confini aperti a tutti i paesi dell’Europa e dell’area Schengen dal 1° giugno. Nessun obbligo di quarantena per chi proviene da 22 paesi considerati sicuri, tra i quali l’Italia.
  • Finlandia: frontiere aperte all’Italia e ad altri 11 paesi europei dal 13 luglio. A partire da quella data saranno consentiti gli ingressi per motivi turistici senza controlli né obbligo di quarantena. Le frontiere sono già aperte invece per chi arriva da Norvegia, Danimarca, Islanda, Lettonia, Lituania ed Estonia.
  • Francia: dal 15 giugno si può entrare liberamente in Francia dai paesi dell’Unione europea. Solo per chi arriva da Spagna e Regno Unito è richiesta una quarantena volontaria. Nessuna restrizione per gli italiani, cade anche l’obbligo dell’autocertificazione per l’ingresso in Francia.
  • Germania: frontiere aperte senza condizioni: tutti i cittadini dell’Area Schengen possono entrare liberamente in Germania, anche gli italiani.

Viaggi in Grecia e Covid

  • Grecia: fino al 30 giugno prosegue quella che viene definita la “fase ponte”. Ingresso consentito ma test obbligatorio all’arrivo. I turisti dovranno attendere l’esito del test in una struttura alberghiera a scelta ad Atene. Dal 1° luglio invece non ci saranno restrizioni né obbligo di test, anche se continueranno i test a campione.
  • Irlanda: chi arriva dall’estero deve sottoporsi a quarantena per 14 giorni. Un obbligo che, al momento, il governo non intende rimuovere nemmeno dopo l’inizio della fase 3, previsto per il 29 giugno.
  • Islanda: dal 15 giugno chi arriva in Islanda dai paesi Ue e Schengen ha due possibilità: mettersi in quarantena per 14 giorni oppure sottoporsi a un tampone. Per le prime due settimane il tampone sarà gratuito, dal 1° luglio il costo (15.000 corone islandesi, circa 100 euro) sarà a carico del viaggiatore. Il risultato verrà comunicato entro 24 ore. I minori nati dopo il 2005 sono esenti dal test. È quindi possibile fare viaggi in Islanda dall’Italia. Prima di partire per l’Islanda i visitatori devono compilare un modulo con i dati personali, le informazioni sui voli, le date di viaggio e gli indirizzi durante il soggiorno in Islanda. Il viaggiatore dovrà anche anche informare quali siano stato i paesi visitati prima dell’arrivo, se avverte sintomi di Covid-19, se è stato diagnosticato con Covid-19 e se è stato in stretto contatto con persone contagiate. Maggiori informazioni in questa pagina (in inglese).
  • Liechtenstein: l’ingresso nel paese è consentito ai cittadini europei e italiani.
  • Lettonia: ingresso senza restrizioni per chi proviene da diversi paesi europei, compresa l’Italia. Nessun obbligo di quarantena per gli italiani.
  • Lituania: dal 1° giugno l’ingresso senza restrizioni è consentito ai cittadini italiani e di altri 23 paesi. Lithuania Travel, l’ente del turismo lituano, ha comunicato che nel paese non vige più l’obbligo di quarantena per chi arriva dall’estero. Dal 1° luglio saranno ripristinati i voli Ryanair da Bergamo e Roma Ciampino per Vilnius e quelli da Milano Malpensa e Napoli per Kaunas.
  • Lussemburgo: nessuna restrizione. Nei prossimi giorni è atteso il ripristino del collegamento aereo con l’Italia.
  • Malta: i collegamenti internazionale saranno ripristinati dal 1° luglio, quando riaprirà l’aeroporto internazionale di Malta. Tra i paesi di origine ammessi c’è anche l’Italia, ma ad eccezione di chi proviene da Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Tutte le altre restrizioni saranno rimosse il 15 luglio.
  • Norvegia: al momento l’ingresso è consentito solo ai cittadini dei paesi nordici. Dal 15 luglio il governo programma di riaprire anche ai paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.

Coronavirus e viaggi all’estero, in quali paesi si può andare

  • Paesi Bassi: nessuna restrizione.
  • Polonia: confini aperti dal 13 giugno per chi proviene dai paesi Ue. Dal 16 giugno è ripristinato il traffico aereo internazionale.
  • Portogallo: l’ingresso è consentito a tutti i cittadini europei e dell’area Schengen, oltre che ad altri paesi di lingua portoghese ed extra europei.
  • Repubblica Ceca: dal 15 giugno l’ingresso è libero per chi proviene da gran parte dei paesi Ue e dall’Area Schengen. Compresa l’Italia: si può dunque viaggiare verso Praga e tutto il territorio della Repubblica Ceca senza limitazioni.
  • Regno Unito: possono entrare tutti, ma c’è l’obbligo di quarantena per 14 giorni. All’ingresso nel paese si dovrà fornire l’indirizzo del luogo scelto per l’autoisolamento. A chi non ha una sistemazione ne verrà fornita una da parte delle autorità, ma dovrà pagare le spese di pernottamento. L’obbligo di quarantena resterà in vigore fino al 29 giugno.
  • Romania: i cittadini di buona parte dei paesi europei, tra cui l’Italia, non hanno più l’obbligo di quarantena se asintomatici al momento del loro ingresso in Romania. Non ci sono dunque restrizioni per viaggiare nel paese.
  • Slovacchia: dal 10 giugno spostamenti liberi da e verso 16 paesi dell’Unione europea. Tra questi, però, non è compresa l’Italia. Per chi arriva dai paesi esclusi dalla lista c’è l’obbligo di quarantena per 14 giorni.
  • Slovenia: confini riaperti con i paesi europei, compresa l’Italia, dal 15 giugno. Nessun obbligo di quarantena.

Viaggi all’estero e coronavirus: cosa hanno deciso i paesi europei (e Schengen)

  • Spagna: dal 21 giugno l’ingresso è libero da tutti i paesi dell’Unione europea, compresa l’Italia. Unica eccezione il Portogallo, almeno fino al 7 luglio. All’interno del paese ci si può spostare liberamente, nel rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione.
  • Svezia: non ci sono restrizioni all’ingresso in Svezia per i cittadini dell’Ue e dell’Area Schengen, Italia compresa. La situazione epidemiologica nel paese resta però ancora preoccupante.
  • Svizzera: ingresso libero per chi proviene da tutti i paesi Schengen, Italia compresa. Tutte le informazioni.
  • Ungheria: nessuna restrizione e accesso libero in vigore dal 18 giugno per tutti i cittadini dell’area Schengen.

Viaggiare fuori Europa

Quando si potrà tornare a viaggiare fuori Europa, anche per motivi di turismo? I viaggi all’estero al di fuori dei paesi dell’Unione europea e dello Spazio Schengen sono in realtà già consentiti per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza.

Anche nel caso in cui si possa tornare a viaggiare al di fuori dell’Europa, non significa necessariamente che i paesi di destinazione permettano l’ingresso libero agli italiani. Ci si dovrà insomma informare caso per caso sulla normativa vigente nel paese che si è scelto per le vacanze.

Viaggi all’estero: vacanze 2020 fuori dall’Europa?

Ecco la situazione in alcuni dei paesi extra-Schengen scelti di frequente dai turisti italiani per le vacanze.

  • Stati Uniti: l’ingresso è vietato a chiunque nei 14 giorni precedenti sia stato in uno dei paesi Schengen, Regno Unito, Irlanda, Cina o Iran. I viaggi negli Stati Uniti non sono quindi ancora consentiti agli italiani. Lo stop ai viaggi non essenziali (quindi compresi quelli per turismo) verrà prorogato fino a fine luglio.
  • Canada: stesso divieto che vige negli Stati Uniti, ovvero viaggi non essenziali bloccati fino al 21 giugno, ma il blocco verrà esteso fino alla fine di luglio.
  • Russia: le frontiere iniziano a riaprire gradualmente, ma solo per visite alla famiglia, lavoro o motivi di salute. Vietato l’ingresso nel paese per motivi di turismo. Alcune agenzie di stampa russe riferiscono che la possibile data per l’inizio della riapertura delle frontiere è quella del 15 luglio.
  • Giappone: l’ingresso è vietato a tutti i cittadini che provengano dall’Italia e buona parte dei paesi dell’Unione Europea, dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dalla Russia. Gli italiani pertanto non possono viaggiare in Giappone. La validità dei visti d’ingresso eventualmente già rilasciati è sospesa fino al 30 giugno. Nel paese riprenderanno gradualmente i voli interni nella seconda metà di luglio, ma i collegamenti internazionali sono ridotti del 90% fino a fine luglio.
  • Albania: dal 22 giugno sono ripresi i collegamenti aerei tra Italia e Albania. I viaggi per turismo dall’Italia verso l’Albania restano vietati fino al 30 giugno e spetta alle compagnie aeree verificare che chi si imbarca sia esentato dal divieto.
  • Montenegro: è il primo paese in Europa ad aver superato l’emergenza, nessun caso attivo dal 24 maggio. Le frontiere sono aperte per i cittadini di 131 paesi al mondo, anche per turismo. Ma tra questi non c’è ancora l’Italia. La lista viene aggiornata ogni settimana.

Viaggi in Egitto: Covid ancora in fase acuta, sospesi tutti i voli

  • Egitto: non è al momento possibile compiere viaggi in Egitto per i cittadini stranieri, considerata l’emergenza Covid che il paese sta ancora attraversando nella sua fase acuta. I voli internazionali sono sospesi. Il governo sta però discutendo di un piano di incentivi per incoraggiare il turismo quando il paese sarà in condizione di riaprire. Si parla di sconti e incentivi per le compagnie aeree e promozioni per le visite a musei e siti archeologici per i visitatori.
  • Marocco: i viaggi in Marocco sono vietati fino al 10 luglio, tutti i collegamenti con l’estero sono interrotti.
  • Tunisia: considerato uno dei paesi al mondo che ha gestito meglio la crisi coronavirus, la Tunisia è pronta a riaprire le sue frontiere anche al turismo. Con lo slogan “Ready & Safe”, pronta e sicura, ha annunciato la riapertura dei confini dal 27 giugno prossimo. Il 14 giugno termineranno anche le misure di parziale lockdown.
  • Israele: l’ingresso è vietato a tutti i cittadini provenienti dall’estero, tranne che ai cittadini israeliani.
  • Uzbekistan: un caso singolare è quello dell’Uzbekistan, una delle mete turistiche più in crescita degli ultimi anni. Il governo del paese centroasiatico ha deciso, come garanzia, che i turisti che dovessero contrarre il coronavirus durante il loro viaggio nel paese saranno risarciti con tremila dollari ciascuno. Al momento l’ingresso nel paese è sottoposto a obbligo di quarantena per i cittadini italiani.
- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -