venerdì, 13 Dicembre 2024
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Al Teatro della Pergola il “Peer Gynt”

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Uno spettacolo entusiasmante, vetrina per molti giovani artisti ed esordienti che si cimentano nello studio delle discipline dello spettacolo: dal canto alla recitazione, dalla danza alla musica.
Queste istituzioni, le quali si occupano da molti anni di formazione e di produzione di spettacoli, attraverso manifestazioni ed eventi culturali di alta qualità, si sono incontrate nel segno di Ibsen/Grieg con la produzione di questo spettacolo per dare vita ad una unica accademia di teatro musicale per la preparazione di artisti di palcoscenico a tutto campo, in cui tutte le arti rappresentative convergano. Per i giovani studenti e gli appassionati che hanno lavorato sul testo del Peer Gynt, questo non è che l’inizio di una evoluzione delle tecniche interpretative nel solco tracciato dal maestro Orazio Costa con il progetto Arsuna che per tanti anni ha formato i migliori attori e registi italiani. Grazie al maestro Johanna Knauf, alla coreografa Beatrice Paoleschi, al regista Pietro Bartolini,al loro entusiasmo e passione nel preparare giovani artisti e alla collaborazione del Quartiere 2 del Comune di Firenze, del Teatro della Pergola e dell’Assessorato alla Cultura è stato prodotto dal Centro Culturale di Teatro uno spettacolo che vede coinvolti ben 270 interpreti, tra attori, ballerini, orchestrali e cantanti.
Peer Gynt, capolavoro della letteratura norvegese del grande drammaturgo H. Ibsen, in cui convergono racconti di ninfe e leggende popolari della Norvegia, Il Faust di Goethe, il Don Chisciotte di Cervantes, rappresenta tutta l’anima europea della seconda metà dell’ottocento. Ognuno di noi oggi può, come allora, ripercorrere con il protagonista Peer i momenti cruciali della propria esistenza e percepire tutta la forza e lo spessore di quegli elementi drammatici che consegnano questa opera ad una fama eterna. Il dramma del Peer rappresenta il percorso dell’uomo attraverso le molteplice esperienze della vita, il suo perdersi nei sogni che lo allontanano dalla realtà per sfuggirgli e l’importanza dell’ amore unico rimedio e vero valore dell’esistenza umana.
Ibsen chiese a Edvard Grieg di comporre le musiche di scena per il suo dramma. Ebbero un tale successo che dieci anni più tardi, dalla partitura teatrale, egli decise di ricavare due suite sinfoniche che diventarono le sue composizioni più popolari. In particolari, Il mattino, Nell’antro del re della montagna (ben descritto come il can-can dei troll) e l’elegia per archi La morte di Åse, contano fra i pezzi di Grieg più noti e più ripresi, anche come musica da cinema.

Attori, cantanti, ballerini protagonisti:
Peer: Filippo Magazzini
Solveig: Ilary Corsiani – Katia De Sarlo soprano
Ingrid: Matilde Tomasi
Anitra: Simona Haag danzatrice e attrice – Patrizia Scivoletto mezzosoprano
Donna Verde: Amita Barbieri
Aase: Giulia Lino
violini solisti: Teresa Pupo, Lorenzo Vicari
danzatrice solista Kaori Shinmura

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