Ha aperto l’incontro Alberto Pecci, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, ringraziando le aziende espositrici che, anche in un periodo difficile, hanno dimostrato di credere nel sistema fieristico fiorentino e di immettervi costantemente nuove energie.
Gaetano Marzotto, presidente dell’ente organizzatore della fiera, ha parlato di “primo Pitti di ripresa, perché i retailer hanno ricominciato a dimostrare fiducia e i consumatori voglia di acquistare”. “In Fortezza ci sono prodotti straordinari pensati per i giovani”, ha quindi aggiunto, sottolineando come sia ora il momento di pensare al futuro delle ultime generazioni, soprattutto alle opportunità di lavoro per loro: giusto quindi tagliare le spese, ma non in maniera indiscriminata, salvaguardando invece gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Un tema, questo, su cui è tornato anche Michele Tronconi, lamentando come spesso le nuove leve abbiano considerato il tessile-abbigliamento un settore al tramonto: “Ma noi per primi dobbiamo scommettere sui giovani e investire su di loro”, ha aggiunto il presidente di Sistema Moda Italia, ricordando altri argomenti che gli stanno a cuore quali l’integrità della filiera italiana, la trasparenza sull’origine dei prodotti, la reciprocità delle regole del commercio mondiale.
Anche Alberto Bombassei, a Firenze nella duplice veste di vicepresidente di Confindustria per le relazioni industriali, affari sociali e previdenza e di espositore (con la sua nuova Brembo Life Jacket), ha ribadito l’importanza delle risorse umane e in particolare l’opportunità di tornare ad attrarre le nuove forze che si affacciano ora al mondo del lavoro verso il manifatturiero, trascurato nel recente passato a causa di una eccessiva fascinazione per la finanza.
Pitti Uomo chiuderà i battenti il 18 giugno.
Aperta la 78° edizione di Pitti Uomo
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