Tutti con il nasò all’insù per esprimere un desiderio durante la Notte di San Lorenzo, ma quand’è il picco delle stelle cadenti in questo 2024, in che direzione guardare e a che ora è meglio scrutare il cielo per scorgere le “lacrime” del Santo? Stavolta non ci sarà la luna guastare la festa con la sua luce, assicurano gli astronomi che danno qualche dritta su come non perdere questo “spettacolo celeste”. Il fenomeno è generato dal passaggio delle Perseidi, uno sciame meteorico che proprio durante l’estate impatta con l’atmosfera terrestre. Il momento in cui sono più visibili le stelle cadenti convenzionalmente è fissato per la notte di San Lorenzo (quella compresa tra il 10 e l’11 agosto), ma in realtà l’apice varia leggermente di anno in anno e sono proprio gli esperti a indicare quando scrutare il cielo per vederlo solcato da centinaia di meteore l’ora.
Quand’è il picco 2024 delle stelle cadenti e a che ora guardare il cielo di notte
A dare una mano a chi non è molto pratico di astronomia, sono gli esperti dell’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica, che chiariscono quand’è previsto il picco di stelle cadenti: non esattamente per la notte di San Lorenzo, bensì lunedì 12 agosto 2024. Quindi le serate migliori per ammirare le meteore saranno quelle tra domenica 11 e lunedì 12 e poi tra lunedì 12 e martedì 13 agosto, momenti in cui potrà passare anche un centinaio di stelle cadenti l’ora. In ogni caso, con un po’ di fortuna si potranno scorgere pure nei giorni precedenti o successivi.
Non sono necessari grandi strumenti, perché sono visibili anche a occhio nudo, l’importante è trovare il posto giusto, lontano dalle luci della città (in campagna o perfino in barca, se si è al mare), e una posizione comoda per guardare la volta celeste senza stancarsi dopo poco. La Luna nel periodo di San Lorenzo è vicina al primo quarto e tramonta intorno alle 22, dunque il suo chiarore non disturberà più di tanto i sognatori pronti a esprimere un desiderio. Ma a che ora “cadono” più stelle la notte di San Lorenzo e durante le altre serate? L’orario per l’osservazione della volta celeste va appunto dal tramonto della luna (quindi dopo le 22 circa) fino alle 4 del mattino, poco prima che inizi ad albeggiare. La frequenza maggiore è probabile che avvenga nelle ore finali della notte, ma è sempre difficile prevedere a priori la concentrazione delle meteore.
In che direzione guardare per scorgere le stelle cadenti?
Per essere un po’ più fortunati durante la Notte di San Lorenzo 2024 e nelle serate successive, un trucco può essere quello di guardare nella direzione del “radiante”, ossia il punto da cui provengono le stelle cadenti. Bisogna dare la caccia alla costellazione di Perseo (non a caso queste meteore sono chiamate “Perseidi”), nella parte Nord-Est a partire da mezzanotte, proprio sotto la W rovesciata di Cassiopea.
Se non si è molto pratici basterà scaricare sul proprio smartphone una delle tante app con la funzione della mappa stellare. Comunque, dicono gli esperti, le scie luminose delle Perseidi possono provenire anche da qualsiasi altra direzione del cielo, quindi occhi puntati in alto!
Perché la notte di San Lorenzo cadono le stelle?
Nella tradizione cristiana il fenomeno delle stelle cadenti è legato al martirio di San Lorenzo, che viene celebrato appunto il 10 agosto, per questo le meteore sono soprannominate “lacrime di San Lorenzo”. In molte località vengono organizzati eventi per l’occasione, tra queste anche Firenze visto che il Santo è il compatrono della città. In realtà in cielo vediamo i detriti della cometa chiamata Swift-Tuttle. Ogni 133,28 anni passa “vicino” al sole e il suo nucleo di roccia ricoperto di ghiaccio si riscalda rilasciando gas altamente ionizzato che crea così la tipica “coda luminosa” ma anche particelle. Queste “schegge” possono arrivare ad avere la dimensione di un sasso e rimangono in orbita sotto forma di filamenti.
Ogni anno la Terra, percorrendo la sua orbita intorno al sole, incontra questi detriti, nel periodo che va dal 17 luglio al 27 agosto. Entrando in contatto con l’atmosfera alla velocità di oltre 200mila chilometri orari si surriscaldano e vengono distrutti. Così lo sciame meteorico genera scie luminose, le stelle cadenti di San Lorenzo.
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