Cantava Mina: “La canzone che mi passa per la testa non so bene cosa sia dove e quando l’ho sentita, di sicuro so soltanto che fa…”. Quante volte ci siamo ritrovati a dire o pensare la stessa cosa? Soprattutto d’estate. Eh sì, perché anno dopo anno la stagione delle ferie per eccellenza ha il suo motivetto ricorrente che viene canticchiato da grandi e piccini, secondo quella legge non scritta per cui – continua Mina: “Stamattina la cantavo io soltanto, ma stasera già mi sembra di sentire chiaramente tanta gente che la canta insieme a me”.
LA FORMULA. Ma come nasce un tormentone estivo? La fortuna sicuramente gioca il suo ruolo: ogni anno sono in molti a competere per chi farà ballare le folle di tutto il globo. Ma quello che non tutti sanno è che esiste un codice, una ”formula magica” per creare la canzone tormentone dell’estate. L’ha elaborata Giuseppe Antonelli, professore di Linguistica all’Università di Cassino.
QUATTRO INGREDIENTI. Gli ingredienti per la ”ricetta” ideale sono quattro: rime facili, avere un ‘tu’ per destinatario, vocalismi al limite del banale e un ritornello che suona già alla prima frase. “Il tormentone vero – avverte il professore – deve sentirsi già dall’inizio della canzone. Sapore di sale sapore di mare, guarda come dondolo, stasera mi butto”.