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Libero mercato…come il poker!

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Nonostante continui ad affascinare persone di ogni generazione e provenienza, il poker è anche oggetto di stigmatizzazione e condanna da chi disapprova i giochi da casinò. Ma è corretto assimilare il poker ad altri giochi puramente basati sulla fortuna? In realtà le differenze sono piuttosto notevoli e, al contrario di quel che si crede, la componente della sorte sembra avere un ruolo decisamente limitato all’interno del poker: come dimostra l’esperienza dei giocatori professionisti, la vera differenza la fa l’abilità. Per questo motivo, c’è chi paragona le dinamiche del noto gioco di carte a quelle del libero mercato e del mondo imprenditoriale, pur con le inevitabili differenze del caso.

Ordine spontaneo

Se si guarda alla storia del poker, è difficile inquadrarne la nascita con precisione. Si pensa che le sue origini risalgano addirittura al XIV secolo, in un gioco di carte praticato nell’antica Persia e chiamato âs nas; in seguito, questo sarebbe stato appreso dai coloni francesi della vibrante New Orleans, patria del jazz e della vita notturna. Questo è un primo punto a favore della teoria in esame: il poker costituirebbe infatti un esempio di “ordine spontaneo”, un po’ come il linguaggio o, per l’appunto, il libero mercato, dove gli elementi si auto-organizzano come risultato di un’azione, piuttosto che della ragione. E anche se esistono diverse versioni del gioco, soprattutto in quest’epoca in cui i casinò digitali e le app poker hanno raggiunto una popolarità senza precedenti, le regole di ciascuna versione sono generalmente accettate da tutti i partecipanti, e non si prestano a interpretazioni o variazioni legate al contesto socio-economico.

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Le probabilità

Un numero definito di giocatori, seppur variabile in base alle versioni del gioco e alla partita in questione, implica un numero definito di probabilità di vincita. Questa è una prima, sostanziale (e si potrebbe aggiungere vantaggiosa) differenza rispetto al libero mercato, dove i partecipanti sono infinitamente più numerosi e di conseguenza le probabilità di successo decisamente più basse. Poi, naturalmente, entrano in gioco altri fattori, tra cui l’abilità del giocatore e i potenziali imprevisti; ma il numero di partecipanti resta una prima, importante componente da non sottovalutare.

Incertezza e abilità

Qualsiasi imprenditore è consapevole del fatto che i profitti non sono mai garantiti o prevedibili al 100%, e questo è ancor più vero nel poker: un imprenditore, infatti, per avere successo deve offrire un servizio superiore a quello dei suoi concorrenti, così come un giocatore di poker deve essere più abile dei suoi avversari. La differenza con il mondo imprenditoriale è che nel poker è tutto bianco o tutto nero. Non esistono salvagenti o vie d’uscita: non ci sono sussidi statali, reddito emergenza, indennità di disoccupazione, pensione, e così via. Si è completamente soli contro gli altri giocatori, e questo può portare ottimi guadagni così come anche perdite senza possibilità di riscatto.

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L’imprevisto

Nonostante sia possibile calcolare le probabilità di vincita, il poker è un gioco in cui l’imprevedibilità (incarnata, per esempio, dalla capacità di bluffare) resta una componente fondamentale. Per quanto esperto possa essere un giocatore, è sempre possibile che all’interno di una determinata partita ci sia qualcuno più esperto di lui. Del resto, anche nel libero mercato c’è sempre spazio per l’imprevisto, che porta con sé il rischio di essere messi improvvisamente in difficoltà (o addirittura mandati in bancarotta) dall’arrivo di un concorrente migliore.

Somma zero vs. scambio

La differenza probabilmente più sostanziale rispetto al libero mercato è che il poker è un cosiddetto gioco a somma zero, ossia in cui il guadagno di un partecipante è perfettamente bilanciato alla perdita di un altro; in più, nel contesto del casinò bisogna considerare anche la percentuale destinata alla casa di gioco. Nel libero mercato, invece, si attua uno scambio, ossia un’azione da cui sia il compratore che il venditore ricavano un guadagno di qualche tipo.

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Conclusione

Tirando le somme, quando si parla di poker è importante tener presente che, contrariamente a quanto si possa pensare, si tratta di un gioco in cui abilità ed esperienza contano molto più della fortuna. La possibilità di imprevisti esiste ed è sempre dietro l’angolo, ma lo stesso vale per il libero mercato e, in una certa misura, per gran parte degli ambiti della vita.

 

 

 

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