venerdì, 22 Novembre 2024
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Smart working 2022: proroga per privati, fragili e genitori di under 14?

Cosa succede dal 1 settembre 2022, senza la proroga dello smart working "emergenziale": le nuove regole per le aziende e i lavoratori privati

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Stop allo smart working emergenziale, dal 1 settembre 2022 è finita l’era del lavoro agile semplificato per i privati, come era già successo per la pubblica amministrazione, ma è in arrivo la proroga per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under 14. Un decreto intanto ha fissato le nuove regole nei confronti delle aziende per la comunicazione del lavoro agile.

Smart working 2022: le nuove regole dal 1 settembre 2022, cosa cambia senza proroga

Dal 1 settembre 2022 è tornato (quasi) tutto come prima per i dipendenti privati: se durante l’emergenza Covid lo smart working poteva essere deciso unilateralmente dall’azienda, senza la proroga delle regole straordinarie introdotte per la pandemia è necessario l’accordo individuale, scritto, tra datore di lavoro e lavoratore. Si farà quindi riferimento alla legge 81 del 2017 secondo cui il lavoro agile non può essere deciso senza il consenso del dipendente. Nell’accordo si devono specificare i diversi aspetti di questa forma di impiego a distanza, come le forme e le modalità di svolgimento del lavoro agile, la gestione degli strumenti informatici e il diritto alla disconnessione.

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Ciò che cambia è la parte burocratica per le aziende. Una porzione della legge 81/2017 (in particolare l’articolo 23) è stata infatti modificata dal Dl Semplificazioni. Il decreto interminitesteriale, firmato dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando il 23 agosto, in particolare ha definito le nuove regole per la comunicazione telematica dello smart working dal 1 settembre 2022, con un procedimento semplificato rispetto al passato. L’azienda deve comunicare solo i nominativi dei dipendenti interessati dal lavoro agile, con la data di inizio e di fine delle prestazioni a distanza, senza inviare la copia degli accordi individuali.

Smart working per lavoratori fragili e genitori con figli under 14: proroga per il 2022

Dopo tanti annunci, è in arrivo anche la proroga dello smart working per i lavoratori fragili, privati e della pubblica amministrazione, oltre a quello previsto per i genitori che hanno figli under 14 fino al 31 dicembre 2022. Per queste categorie le regole emergenziali che permettono il lavoro agile, senza accordi individuali, erano scadute lo scorso 30 giugno. Il Senato ha approvato l’emendamento al decreto aiuti bis che prolunga il lavoro agile per queste categorie, come proposto dal ministro del Lavoro Andrea Orlando.

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La conversione in legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre per entrare in vigore il giorno successivo. Per questa proroga dello smart working, per fragili e genitori di figli fino a 14 anni, sono stati stanziati 18,66 milioni di euro per il 2022: 8 milioni arriveranno dal Fondo sociale per l’occupazione del Ministero del lavoro e 10,66 milioni dal Fondo per le politiche attive del lavoro.

Le regole per il lavoro agile nella pubblica amministrazione

Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, anche nel 2022 la modalità di lavoro ordinaria è quella in presenza e in ufficio, dopo il massiccio impiego dello smart working per i dipendenti della PA durante il lockdown. Il lavoro agile è permesso fino ad un massimo del 49%, secondo le linee guida concordate tra il Ministero della funzione pubblica e i sindacati.

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Queste le condizioni: rotazione del personale occupato da casa (ma il lavoro in presenza deve essere sempre prevalente); piano di smaltimento del lavoro arretrato; strumenti tecnologici, forniti al lavoratore, che garantiscano la riservatezza dei dati. A differenza dei privati, per i lavoratori della pubblica amministrazione è già necessario l’accordo individuale per decidere lo smart working.

Quando finisce lo smart working nel 2022?

Dunque per rispondere alla domanda “quando finisce lo smart working nel 2022?” si devono prendere in considerazione tutti questi elementi. Dal 1 settembre 2022 il lavoro agile non scompare del tutto, ma sarà regolato dalle norme pre-pandemia (intesa individuale), con la novità del procedimento burocratico semplificato per le aziende. Si tratta di un primo passo verso quanto previsto dal protocollo sul lavoro agile, approvato lo scorso dicembre dopo un confronto tra le parti sociali e il Ministero del lavoro.

L’intesa ha definito le line guida entro cui si muoverà una futura legge sullo smart working:

  • lavoro agile su base volontaria solo con un accordo individuale scritto che chiarirà la durata dell’intesa. Se il dipendete rifiuterà il lavoro agile, questo non potrà causare né il licenziamento, né provvedimenti disciplinari;
  • stesso trattamento economico e normativo dei colleghi parigrado che vanno in ufficio e operano in presenza;
  • lavoro agile senza vincoli di orario;
  • devono essere indicati obiettivi prefissati che il dipendete deve raggiungere in smart working;
  • dovrà essere garantita una fascia di disconnessione, durante la quale il personale in smart working non sarà tenuto a lavorare.
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