venerdì, 27 Dicembre 2024
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5 domande da farsi prima di scattare una foto

Gli smartphone fanno tutto il lavoro tecnico per noi, ma dobbiamo metterci un po' di cervello prima dello scatto. Parola al fotografo Paolo Matteoni, firma della nuova rubrica de il Reporter

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La scorsa estate i nostri social network sono stati invasi da foto che hanno documentato le nostre
attività vacanziere. Abbiamo sentito il bisogno di farlo sapere all’orbe terracqueo del web. I nostri scatti hanno sovrappopolato Instagram, Twitter, Facebook di bambini che fanno i castelli di sabbia, tramonti sui laghi, verdeggianti brughiere britanniche, assolati deserti di continenti stranieri e via mostrando. Finendo per creare un unico rumore di fondo. Come mai?

È colpa nostra, abbiamo dimenticato che il mondo dell’immagine ha un suo linguaggio narrativo. Pochi di noi in realtà amano la fotografia; per lo più usiamo gli smartphone che ci esimono da qualsiasi conoscenza tecnica. Ma proprio per questo, spendiamo qualche attimo a riflettere cosa stiamo facendo prima di sfiorare il pulsante rosso della nostra camera.

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Come fare una buona foto in 5 step

Le domande da farsi sono poche:

1. C’è qualcosa che non c’entra nulla con ciò che vogliamo fotografare? Riusciamo ad escluderla dalla nostra inquadratura spostandosi un po’?

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2. Riusciamo a rendere chiaro nella nostra fotografia qual è il soggetto protagonista (una persona, una porta, un lampione, un piede o qualsiasi cosa) e come interagisce con ciò che ha intorno?

3. Siamo sicuri che il nostro soggetto principale debba stare esattamente al centro oppure collocandolo un po’ spostato riusciamo a rendere tutto più interessante?

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4. L’orizzonte della nostra fotografia è dritto?

5. Infine – vale la pena provarci – riusciamo a dare alla nostra foto la nostra impronta personale, in modo che sia diversa (anche solo un po’) dai miliardi che abbiamo già visto?

Le “istruzioni per l'uso”

Un “pentalogo” facile da comprendere, non tanto difficile da mettere in atto, per fare delle foto migliori. Gli smartphone hanno il grande pregio di fare tutto il lavoro tecnico per conto nostro. Ciò che non possono fare è metterci cervello e cuore necessari per scegliere soggetto, inquadratura e momento giusto perché  la foto racconti qualcosa. Questa fatica è il nostro compito.

Paolo Matteoni, fotografo professionista dal 1985. Si occupa principalmente di food & wine photography, danza e teatro, strutture turistiche e ricettive, eventi. Realizza servizi fotografi ci aziendali, industriali e per cerimonie. Ricerca personale: la memoria dei luoghi. Sito web: www.paolomatteonifotografo.com

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