Sono dunque iniziati stamani i lavori di ripristino dei campini di allenamento della Fiorentina. Temperature permettendo, la rigenerazione del manto erboso, grazie alla nuova operazione di semina, sarà completata nel giro di dieci, quindici giorni. E’ quanto emerso stamani durante il sopralluogo compiuto dall’assessore allo sport Barbara Cavandoli, che ha visitato i campini e lo stadio Franchi.
“I campini – ha detto Cavandoli, accompagnata dai tecnici comunali – sono tra le nostre priorità e stiamo anche pensando alla possibilità di rifarli completamente a maggio dell’anno prossimo, a fine campionato, dato che hanno ormai 20 anni: il costo sarebbe di 40 mila euro a campino. Stiamo anche valutando di aumentare il budget per la loro manutenzione”. Secondo quanto spiegato dai tecnici, i campini sono quasi in perfette condizioni: il terreno in sabbia, al contrario di quello in terra, rallenta il raffreddamento della superficie e quindi fa apparire il manto più brullo, mentre in inverno evita la formazione di buche e non trattiene la pioggia. Al momento, assicurano i tecnici, il livellamento è ottimale anche se l’aspetto può essere migliorato.
“La Fiorentina – ha continuato l’assessore – può continuare ad allenarsi al Franchi o a Coverciano. E riguardo allo stadio, aspettiamo che i vertici viola valutino la nostra proposta di colorare il campo con tinte biologiche”. Durante il sopralluogo allo stadio, i tecnici hanno ribadito che la situazione del manto erboso è normale, considerate le alte temperature: il terreno è stato liberato dalle piante infestanti, l’erba è ben radicata e quella nuova da poco seminata sta cominciando a crescere. Non ci sono inoltre problemi di calpestamento. “Se la Fiorentina dà l’assenso – ha concluso Cavandoli – siamo pronti a colorare il campo anche stanotte. All’amministrazione costerebbe solo 1.000 euro”.