La sua presenza al Franchi è servita per ricucire in parte i rappporti tra società, ambiente e tifosi. Rapporti che non si erano strappati, ma nel giorno delle dimissioni di Andrea Della Valle, ma raffreddati. “Sono venuto -ha esordito Diego Della Valle ai giornalisti- a trovare i giocatori e la squadra. Andrea si è dimesso, ha le sue ragioni condivisibili. Non serve un segnale alla squadra, noi siamo vicini a loro. Andrea non parlava ai tifosi, ha fatto bene a dimettersi, voleva dare un segnale al partito “dei rosicatori”, quelli che fanno finta di amare la società ma che la mettono contro i tifosi, quando l’abbiamo comprata c’eravamo noi ed i tifosi. Ha fatto bene a dimettersi. I rosicatori parlano sotto banco, quando c’è da farsi vedere spariscono”.
Diego ha poi commentato le voci che volevano la famiglia Della Valle prossima alla cessione della Fiorentina: “Neanche querelo chi ha detto certe cose. Sull’area di Castello leggo cose strane, farà grande la Fiorentina. Solo con la Cittadella potremo raggiungere i traguardi degli altri club, ci vuole un progetto importante come questo, anche se per noi è un rischio, ma vogliamo correrlo. Il mio rapporto con la Fiorentina? Sono qui da sette anni, abbiamo investito 200 milioni di euro circa, parla chiaro. I rosicatori non impediranno il progetto, Andrea ha fatto bene a scrivere quella lettera a questo gruppo trasversale“.