VOGLIA D’IMPRESA – “Domani sera proveremo a entrare nella storia. In un momento così delicato dobbiamo staccare la spina dai vari tipi di problemi e pensare solamente al fatto che abbiamo un’opportunità straordinaria”. Per compierla, la squadra dovrà stare attenta a non subire gol. Cosa che non accade da 17 partite consecutive. “Anche in Europa –ha continuato il tecnico viola- non vedo squadre che non subiscono gol. Il calcio è cambiato. Possiamo mettere in difficoltà i tedeschi se sapremo leggere bene le situazioni come abbiamo fatto a Monaco. Non dobbiamo, però, farci prendere dall’enfasi di dover fare gol. Dovremo decidere quand’è il momento giusto per rischiare, mantenendo sempre equilibrio.”
NIENTE ALIBI – Sarà difficile cancellare dalle menti dei tifosi viola gli orrori di Ovrebo, il tremendo fischietto norvegese dell’andata. “Gli errori arbitrali mettono in imbarazzo per tutto il lavoro che viene svolto. Ma non dobbiamo sentirci vittime, sarebbe sintomo di immaturità”. Il pensiero del tecnico va poi ai tifosi e al comunicato lanciato all’indomani della sconfitta con la rivale di sempre: la Juventus. “In questi anni quello che ha fatto la tifoseria non può che renderci orgogliosi. Ci hanno dimostrato di poter reagire sempre in modo civile ed educato, riuscendo a darci lo stimolo giusto”.
FORMAZIONE – Come all’andata, il tecnico non ha esitato a dichiarare la formazione che domani scenderà in campo. “Giocheranno Frey, De Silvestri, Natali, Kroldrup, Felipe, Zanetti, Montolivo, Marchionni, Vargas, Jovetic e Gilardino”. Con Gobbi assente per squalifica, il difensore brasiliano verrà preferito a Pasqual, sempre più a margine delle scelte di Prandelli. “L’idea di Felipe terzino? È nata in allenamento. Con Vargas esterno alto avevo bisogno di un terzino che dovesse soprattutto difendere”.