Fa quello che ha fatto ieri la squadra sul campo: non molla. Sinisa Mihajlovic non intende proprio lasciare a metà la sua avventura in viola, e non lo manda certo a dire.
LA PARTITA. “Nei primi 20′ abbiamo fatto abbastanza bene, anche se eravamo un po’ piatti. Poi al primo tiro in porta abbiamo preso un gol e si è fatta dura. Nell’intervallo ho detto loro di continuare a crederci perché basta un gol per riaprire la gara. Sono stati bravissimi, abbiamo fatto tre gol in 18′. Abbiamo cambiato giocatori e modulo per cercare la vittoria e alla fine questo ha pagato”: così il tecnico viola ha riassunto la partita vinta in extremis col Brescia.
MODULI. “Il 4-3-1-2? Abbiamo provato diverse volte questo tipo di soluzione, ma solo quando dovevamo recuperare. In questo modo sei più offensivo, ma rischi anche di più. Cambiando modulo ho provato a recuperare questa partita”.
IL SUO FUTURO. Poi il tecnico ha parlato di sè. “Non mi sono mai sentito lontano dalla Fiorentina. Non sono abituato a mollare. Ho sempre fiducia in me e nei ragazzi. Mi dispiace per la contestazione al presidente. Per il resto la contestazione è giusta. Meglio contestare dopo e anche ai ragazzi nell’intervallo ho detto di non pensare ai fischi e di lottare in campo. Io non darò mai le dimissioni e me ne andrò solo se la società mi manderà via”.
MERCATO. Pensa a qualche riforzo? “Io non parlo di mercato, ma se arrivasse qualche giocatore certo non arriverebbe senza che io non sapessi nulla. Io comunque alleno quelli che mi vengono messi a disposizione”. Ultima battuta per Ljajic… “E’ da un po’ di mesi che gli rompo le scatole dicendogli che se avesse segnato tutte le occasioni che ha avuto sarebbe già a sei o sette gol. Gli ho detto che se avesse segnato oggi avrei pagato la cena a tutti”.