mercoledì, 11 Dicembre 2024
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Ovrebo scandaloso: viola battuti a Monaco

Ovrebo, Bayern Monaco, Fiorentina, Chelsea, Bracellona, Gobbi, Robben.

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Un rigore alquanto discutibile, anche se Gomez avrebbe segnato nel proseguimento dell’azione. Un rosso a Gobbi che sembrava più un giallo, e un giallo a Klose per un entrata a piedi uniti. Da espulsione quindi. Ma soprattutto il gol del 2-1 in netto fuorigioco. Il tutto sotto la presenza del presidente della Uefa, Michael Platini. Errori (gravissimi) che potrebbero costare caro alla Fiorentina. Ma per gli appassionati di Champions League il fischietto norvegese non è nuovo a erroracci del genere. A qualcuno sarà tornata in mente la semifinale di Champions League Chelsea-Barcellona del 6 maggio scorso, e quel rigore (nettissimo) non concesso ai Blues. Il fischietto che fece imbestialire Ballack e Drogba (che si prese pure una bella squalifica) era proprio lo stesso Ovrebo, forse con qualche chilo in meno.

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E vallo a spiegare ai 7.000 tifosi viola giunti sino a Monaco con la speranza di veder rinascere la squadra del cuore contro una delle squadre più in forma (e quindi forti) d’Europa. Contenti a metà. Perché la Fiorentina, nonostante il furto e il risultato, ha finalmente ingranato la marcia giusta. A sprazzi abbiamo visto un buon collettivo, capace di bloccare (per quanto sia stato possibile) Robben e Ribery, i due extraterrestri del calcio. Sul finire del primo tempo, appunto, il primo errore di Ovrebo: Gomez arriva per primo sulla respinta di Frey e mette la sfera alle spalle del numero uno francese. Ma per il fischietto il gioco era già fermo, complice l’intervento (dubbio) di Kroldrup su Ribery. Dal dischetto Robben non fallisce e porta in vantaggio i suoi. Nella ripresa la Fiorentina entra carica in campo, tant’è che al 5′ ristabilisce la parità grazie a Kroldrup, che da distanza ravvicinata batte Butt, fresco fresco di rinnovo.

Al 28′, invece, la Fiorentina rimane in 10 per una gomitata di Gobbi su Robben. Ovrebo non ha dubbi: è rosso diretto. In inferiorità numerica i viola provano a stringere i denti sotto l’assalto dei tedeschi. Poi, al 44′, l’assistente Nebben confeziona l’ultimo regalo a Van Gaal non vedendo il netto (saranno stati due metri) fuorigioco di Klose, che raccoglie l’assist di Olic e batte Frey. Lo stesso Klose che al 33′ era entrato con i piedi a martello su Felipe, meritando la stessa fine di Gobbi.

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Il 9 marzo, in un Franchi carico di rabbia e vendetta, si giocherà la gara di ritorno. L’imperativo è quello di crederci ancora. La carica emotiva accresciuta per le ingiustizie subite in Germania, ma anche il fattore Franchi conteranno molto sull’andamento della gara. Intanto, domenica arriva il Livorno: la giusta preda per tornare a vincere e dimenticare i fattacci di Monaco.

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