domenica, 24 Novembre 2024
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Raffaele Palladino è il nuovo allenatore della Fiorentina

Nella prima conferenza stampa dopo la conclusione della stagione le scuse della società per la finale di Conference persa

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Primo appuntamento di un nuovo ciclo alla Fiorentina. Il direttore generale Alessandro Ferrari ed il direttore sportivo Daniele Pradé hanno ufficializzato Raffaele Palladino come nuovo allenatore, prendendo il posto lasciato da Vincenzo Italiano. L’ex tecnico del Monza che ha sottoscritto un contratto fino al giugno 2026, con opzione per il terzo anno.

Il nuovo allenatore

Palladino è tra gli allenatori più giovani e più promettenti e dovrà continuare a tracciare il solco iniziato da Italiano provando ad andare da subito oltre. “Sono onorato e carico di essere in questo club glorioso – ha detto Palladino – e sono rimasto colpito dal grande entusiasmo del presidente Commisso, presidente dall’enorme passione e dall’immensa umanità. E poi i tifosi eccezionali, farò di tutto per questa società”.

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Poi in conferenza stampa il ds Daniele Pradè ha spiegato che Palladino è l’allenatore che serve a Firenze. “Ha il fuoco, ha l’ambizione che abbiamo tutti. Occorreva – ha aggiunto – nuova energia”.

Le scuse alla tifoseria

Il direttore generale Alessandro Ferrari ha letto anche una lettera del presidente Rocco Commisso che si è detto dispiaciuto per come sono andate le cose nella finale di Conference League. Si è scusato con la tifoseria ed ha ribadito che non intende mollare. “La tifoseria – ha ribadito il presidente nella lettera – ci ha seguito e mai ci ha fatto mancare il proprio appoggio, di cui sarò sempre grato e in questi ultimi giorni ha subito, come tutti noi, la grande delusione per la sconfitta in finale di Conference League”. La Fiorentina non è in vendita ed il presidente Commisso ha il desiderio di andare avanti. Le scuse sono state poi ribadite anche dal direttore generale Alessandro Ferrari e dal direttore sportivo Daniele Pradé chiarendo che dopo la finale di Atene tutto lo staff era rimasto sconcertato per il risultato finale.

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Il futuro

C’è la volontà di migliorare la squadra. Di acquistare un centravanti e, nonostante il fair play finanziario, di alzare l’asticella. La Fiorentina vuole tornare ad essere competitiva e dispiace aver ottenuto anche quest’anno l’ottavo posto ad un punto dal settimo e tre dal sesto. Come ha ricordato Pradé alcuni punti persi, contro avversarie abbordabili per i viola come Empoli, Sassuolo e Lecce, hanno influito sulla classifica finale. Difficile un ritorno di Amrabat mentre Nico Gonzalez è incedibile al 99%. Biraghi ha un contratto in corso, Martinez Quarta ha già rinnovato, su Kouamé è già stata esercitata l’opzione per il rinnovo. Altre questioni andranno affrontate, a partire dalle situazioni di Bonaventura e Castrovilli. Pradé ha inoltre annunciato che il nuovo direttore tecnico della società, che prende il posto di Nicolas Burdisso, sarà Roberto Goretti.

Questione stadio Artemio Franchi

Nel corso della conferenza stampa al Viola Park, il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari ha parlato anche della questione stadio Franchi. “Manderemo una comunicazione ufficiale al Comune di Firenze per non far iniziare i lavori al Franchi. È troppo complesso iniziare i lavori senza un’adeguata copertura finanziaria. Oggi la nostra assicurazione sul Franchi è solo di un anno. Faremo il possibile per limitare al massimo per quelli che potrebbero essere solo futuri danni. Non è un discorso politico, ma di struttura. Con un altro sindaco, di un altro partito, altre convinzioni ma una proposta simile non cambieremmo la nostra linea. Pensare di fare il centenario nel 2026 con le gru – ha concluso Ferrari – e i cantieri è qualcosa che vogliamo assolutamente scacciare”.

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Il Comune di Firenze replica che se riceveranno questa nuova lettera, la leggeranno con calma e attenzione, tenuto conto che il Comune è in amministrazione ordinaria in quanto ci sono le elezioni. Si ricorda però che a fine aprile è stata firmata dalla Fiorentina una convenzione che prevede l’avvio dei lavori e la cantierizzazione.

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