giovedì, 8 Maggio 2025
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Pitti, al via l’edizione dei record

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La cerimonia di inaugurazione in Palazzo Vecchio ha ufficialmente dato il via all'edizione numero 87 di Pitti Immagine Uomo, in programma da oggi al 16 gennaio alla Fortezza da Basso. Quattro giorni per guardare in anteprima il futuro della moda maschile.

Numeri da record

Quella del 2015 sarà un'edizione speciale: 1.119 i marchi presenti, mai così tanti. 487 quelli esteri. Trentamila i visitatori attesi. Ieri sera i primi eventi, con Giancarlo Giannini e Peppe Servillo ospiti di Ferragamo e il raduno dei fashion blogger riuniti da Luisa via Roma alla Manifattura Tabacchi.

Gli eventi della prima giornata

Oggi si entra nel vivo. Alle 15.30 si comincia con Alternative Set, il programma di temporary events e installazioni realizzate da designer selezionati all’interno della Fortezza. Poi tocca ad “Afffair”. Alle 16 la presentazione delle maglie per il Giro d'Italia 2015 nel GazzaLook Loung, lo spazio della Gazzetta dello sport.

Dalle 16 il cocktail di presentazione di The latest fashion buzz, progetto di Pitti Immagine con L’Uomo Vogue e Gq per promuovere i più talentuosi e promettenti fashion designer internazionali di moda maschile esponendo le loro collezioni di prêt-à-porter e accessori nel Padiglione centrale.

Tra gli appuntamenti più attesi anche “Arrivo”, la collezione a quattro mani firmata da Matteo Gioli e Stefano Ughetti. Per il suo lancio è in programma una performance alle 18 negli spazi della Dogana.

Il Pegaso d’oro ai fratelli Taviani

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Un premio al loro ultimo lavoro , quel “Maraviglioso Boccaccio” in uscita nei prossimi mesi, un premio alla carriera, un premio al loro modo di onorare la Toscana. I fratelli Paolo e Vittorio Taviani sono i vincitori del Pegaso d'Oro, la massima onorificenza della Regione Toscana consegnata ieri dal governatore Enrico Rossi.

“Tornati a casa grazie a Boccaccio”

“Un premio che ci commuove, un premio che ci onora e ci fa tornare a casa, quella casa lasciata tanti anni fa e a cui abbiamo sempre saputo che saremmo tornati. E oggi questo accade grazie alla Regione”. Così i fratelli Taviani hanno commentato la vittoria del Pegaso d'Oro.

“Un grazie che rendiamo tangibile col nostro ultimo film dedicato al Boccaccio, girato nella nostra terra – hanno aggiunto –, nelle nostre bellissime città e campagne che ci ha riportato a lavorare qui dopo vent'anni. Si dice che l'ultimo realizzato è quello che ogni autore ama di più, e c'è qualcosa di vero in questo. Ma noi sappiamo che c'è un film per cui i toscani, ma anche noi, nutrono un'affezione particolare, cioè La notte di San Lorenzo. Noi speriamo che Maraviglioso Boccaccio entri in concorrenza per l'affetto che susciterà nell'animo dei toscani, a partire dalla speranza di organizzare qui a Firenze la sua prima nazionale”.

Un Decameron nel nuovo millennio

Il nuovo film di Paolo e Vittorio Taviani, “Maraviglioso Boccaccio”, è ispirato alle novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio ed è stato girato nel centro storico di Pistoia, a Villa La Sfacciata di Scandicci, nel centro storico fiorentino e a Pienza dal marzo al novembre 2014 in collaborazione con Toscana Film Commission.

“Due grandi autori che meritano in pieno questo riconoscimento per tutta la loro opera, segnata dalla voglia di libertà e dall'impegno civile così legato alle loro radici in questa terra, l'Itaca verso cui non hanno mai abbandonato il loro pensiero e a cui oggi sono tornati”, ha detto il presidente Rossi. “Un segno che oggi risulta particolarmente importante e attuale in tempi bui e segnati da tante forme di peste, come quella raccontata dal Boccaccio, che oggi richiedono la rinascita di un nuovo umanesimo contro ogni fondamentalismo: e da dove se non da questa Toscana può trovare un punto di partenza che ridia fiducia e un senso del futuro a tutti noi? Grazie ai Taviani per la loro opera, e mi si lasci dire dell'onore che è in primis per me, da sempre loro grande ammiratore, consegnare loro un Pegaso d'Oro più che meritato”.

Diamanti: ”Mai in una grande? Ora ci sono”

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Prime parole viola per il neoacquisto Alessandro “Alino” Diamanti, che è stato presentato ufficialmente all’indomani della vittoria contro il Palermo. “Quando ho saputo dell’interesse della Fiorentina non ho esitato ad accettare l’offerta. Ho molto entusiasmo, Firenze è una sfida che mi affascina”, ha detto l’attaccante.

lui e mario gomez

Che, secondo molti, avrà soprattutto il compito di “riaccendere” Mario Gomez. “Io dovrò aiutare la squadra, non un singolo giocatore. Con Mario non ci saranno grossi problemi”.

il “ritorno”

Per Diamanti si tratta di un ritorno in viola. “Nel 2002 – ricorda – arrivavo dal settore giovanile. Non ho praticamente mai giocato. Tornare adesso è un onore per me, significa che in questi anni sono cresciuto”.

Ma perché un giocatore del suo valore non ha mai indossato la maglia di una grande squadra? “Alla fine ci sono arrivato – risponde Diamanti – potevo andarci, ma ho preferito Bologna. Montella? L’ho sentito prima di venire a Firenze. Sono a sua disposizione”.

innamorato di robbiati

Infine un aneddoto: chi era il suo idolo da piccolo? “Castelletti mi portò al Franchi a vedere Fiorentina-Milan: quel giorno – ricorda Diamanti – mi innamorai classicisticamente di Robbiati”.

Arriva Pitti, cambia la viabilità. Ecco come

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Iniziano domani le due settimane dell'alta moda a Firenze: Pitti Uomo fino al 16 gennaio, Pitti Bimbo dal 22 al 24 e infine Pitti Filati dal 28 al 30. E, come di consueto, cambia la viabilità. Ecco il piano della mobilità messo a punto dagli uffici di coordinamento di concerto con la polizia municipale e i soggetti interessati.

Come negli anni scorsi, tranne la tramvia

I provvedimenti restano sostanzialmente quelli degli ultimi anni, salvo alcune modifiche dovute alla presenza dei cantieri per della tramvia. Pertanto resterà chiusa la rampa lato Spadolini (ma la sosta sarà consentita il 16 gennaio ai mezzi impegnati nel disallestimento della manifestazione) e dopo il 19 la revoca del parcheggio per scooter su viale Strozzi (per chiusura della pista ciclabile).

Alcuni divieti sono già scattati come, per esempio, il divieto di transito e sosta in piazza Bambine e Bambini di Beslam con deroga per i mezzi interessati alle operazioni di allestimento/disallestimento e per i taxi. È invece consentito il transito degli autorizzati sul controviale di viale Strozzi, lato Fortezza, da Porta Faenza in direzione di viale Lavagnini. Transito consentito agli autorizzati anche sul controviale interno (lato Fortezza nuova biglietteria) nel tratto tra piazzale Montelungo e l’ingresso principale della Fortezza (Porta Santa Maria Novella). Nello stesso tratto sarà revocata la pista ciclabile e istituita una pista pedo/ciclabile.

Come cambia la viabilità

Ancora in viale Strozzi è stato istituito (e sarà in vigore fino al 18 gennaio) un restringimento di carreggiata, tra il semaforo all’altezza di via dello Statuto e viale Caduti dell’Egeo. I veicoli a due ruote a motore possono parcheggiare, nei giorni delle manifestazioni, anche sul controviale di viale Strozzi tra la vasca e la carreggiata (escluse) e nel tratto compreso tra il chiosco posto all’uscita della corsia proveniente da piazza Bambine e Bambini di Belsam e il semaforo posto all’altezza di via dello Statuto (con revoca della pista ciclabile). Dal 19 quest’area sarà interessata dai cantieri della tramvia e quindi sarà eliminato il parcheggio per i motorini. In piazzale Montelungo (fino al 30 gennaio) è revocata la normale area di sosta: i posti sono infatti riservati ai mezzi interessati alle manifestazioni. Fino al 18 gennaio sono previsti divieti di transito e sosta anche in piazzale Caduti Egeo, con l'eccezione dei mezzi interessati alle mostre. Divieti di sosta anche in piazza Adua (12-30 gennaio) su tutto il fronte compreso tra via Valfonda e l’ingresso del Palazzo dei Congressi. Inoltre nei giorni del 12, 16, 24 e 30 gennaio, dalle 6 alle 24, saranno in vigore divieti di sosta e transito in viale Strozzi (lato piazzale Montelungo dal sottopasso Belfiore al sottopasso Fratelli Rosselli) con deroga per i mezzi interessati alla manifestazione; previsti anche divieti di sosta in via Michelucci (tratto compreso tra la rotatoria svincolo tra via Bausi e via Gabbuggiani dal lato della ferrovia per un tratto di circa 150 metri in direzione Cascine) con deroga per i mezzi del trasporto pubblico delle linee nazionali e internazionali; e dalle 6 divieti di transito anche in via Caduti di Nassirya.

Per quanto riguarda invece la mobilità nei giorni di svolgimento delle manifestazioni, in piazza Bambine e bambini di Beslan (su tutta l’area compresa la rampa di accesso lato Fortezza) potranno transitare in deroga al divieto anche i bus navetta a servizio della mostra oltre ai taxi. In via Fausto Dionisi (dal lato Palazzo dei Congressi nel tratto compreso tra viale Strozzi in direzione di piazza del Crocifisso) sarà istituito un divieto di sosta con deroga per i mezzi NCC. Divieti di sosta in viale Strozzi e viale Guidoni (lato San Donato nel controviale per sosta dei bus navetta). Inoltre i mezzi pubblici che transitano in viale Strozzi, nella corsia di marcia con direzione verso viale Lavagnini posta sul fronte di via Ridolfi, potranno svoltare a sinistra per immettersi nella corsia riservata in direzione di via Valfonda.

Sempre nei giorni di svolgimento delle manifestazioni sarà revocata l’area pedonale di tipo B in via Faenza (tratto via Nazionale-via Cennini) con istituzione di divieto di sosta su ambo i lati (che prosegue fino a piazza del Crocifisso): il transito sarà consento ai taxi e ai frontisti con senso unico verso via Cennini. Nel tratto di via Faenza tra piazza Madonna degli Aldobrandini e via Nazionale sarà revocato il divieto di transito ma soltanto per i mezzi del trasporto pubblico. Inoltre per consentire la sosta dei bus navetta a servizio della manifestazioni, sono previsti divieti in via Mannelli (dal 13 al 16 e dal 22 al 24 gennaio).

Per quanto riguarda invece il disallestimento della mostra, dalle 6 del 16 alle 7 del 17 gennaio e dalle 6 del 24 alle 7 del 25 gennaio sono previsti divieti di sosta in piazza della Costituzione (lato Mugnone nel tratto compreso tra via dello Statuto e via XXIV Maggio). Il 16 gennaio sulla vecchia Rampa Spadolini scatteranno divieti di sosta (fino al Ponte dello Statuto) e divieti di transito (dalle 10) con deroga per i mezzi interessati alle operazioni di disallestimento.

Chiude il cinema Astra 2 di piazza Beccaria

Un altro cinema vittima della crisi: chiude il Cinema Astra 2 di piazza Beccaria, che da mercoledì scorso ha cessato la sua attività. Una decisione dolorosa ma necessaria dopo un crollo di presenze di circa il 50% dal 2012 a oggi.

Troppa crisi, la sala resta analogica

Troppe per consentire alla sala del gruppo Cinehall di sopravvivere. Anche perché, mentre le presenze diminuivano, il gestore non si era potuto permettere la conversione al digitale del sistema di proiezione, ormai necessaria con la scomparsa dell'analogico dai circuiti di distribuzione.

La sala, informano inoltre i gestori, necessita di importanti interventi di manutenzione strutturale non più rinviabili. Resta un barlume di speranza: la proprietà si è detta disponibile a valutare tutte le possibili opzioni future che verranno avanzate.

Pitti, lo stile che cammina. Al via l’edizione numero 87

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Lo stile cammina a Firenze. I riflettori tornano ad illuminare la città per il ritorno di Pitti Immagine Uomo 87, la manifestazione internazionale di riferimento per la moda maschile in programma da domani al 16 gennaio alla Fortezza da Basso. Tema di quest'anno: “Walkabout Pitti”, viaggiare a piedi come stile di vita. Grande attesa per l'arrivo di Tilda Swinton, ospite della rassegna giovedì prossimo per la performance “Cloackroom”.

Quasi 500 marchi in arrivo dall'estero

L'edizione di quest'anno ha registrato un numero record di richieste di partecipazioni internazionali. Il 43% delle aziende presenti arriva infatti da oltre confine e sono più di 30 i paesi rappresentati. In totale saranno 1.119 i marchi di Pitti Uomo, nuovo record assoluto di partecipazione al quale vanno aggiunte le 66 collezioni donna di Pitti W. Un anno fa furono più di 30mila i visitatori. È lecito aspettarne altrettanti anche quest'anno.

Lungo i 59mila metri quadrati della superficie espositiva il percorso sarà articolato in 12 sezioni: Pitti Uomo, Make, Pop Up Stores, Pop-Eye, I Play, Urban Panorama, My Factory, Futuro Maschile, Touch!, l’Altro Uomo, The Latest Fashion Buzz e Unconventional.

La moda si muove a piedi

Walkabout Pitti sarà il tema-guida di quest'anno: l'idea antica e sempre attuale del viaggiare a piedi. “Camminare per il piacere di farlo – dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine – per vedere, pensare e assaporare il mondo, da soli o in compagnia. Per sport o perché camminare – o parlarne – è di moda. Oggi più che mai espressione di lifestyle, camminare evoca anche i suoi outfit: è un inno alla multiformità tecnica, di uso e di stile dell’abbigliamento e alla centralità dei suoi accessori. Con un set design di Oliviero Baldini, la Fortezza da Basso si trasformerà in un mixed terrain di esperienze e percorsi diversi, tra i padiglioni illustrati da guide, piante geografiche, application e altri device”.

Una madrina d'eccezione: Tilda Swinton

Tilda Swinton è l'atteso ospite internazionale di questa edizione. L'attrice britannica sarà al Saloncino del Teatro della Pergola giovedì 15 per “Cloackroom”, la nuova performance ideata e interpretata insieme a Olivier Saillard, direttore del Museo della moda di Parigi, storico e critico di moda internazionale.

Tanti gli eventi in programmazione, con la sfilata in esclusiva per Pitti della maison Marni, Guest designer 2015, le nuove collezioni di T.Lipop e Alberto Premi, i due giovani designer vincitori del concorso “Who is on next?”, il focus sulla moda in arrivo dalla Svezia e il Korean Spot dedicato alla nuova generazione di designer della Corea del Sud.

Una mostra-evento presenterà in anteprima Archivio Store, il concept store on-line di gioielli in edizione limitata che punta a creare un ecosistema di eccellenze e promuovere la scoperta di prodotti raffinati. L'appuntamento è per giovedì 15 Gennaio alle 18 presso la prestigiosa sede dello Ied di Firenze in via Bufalini.

L’antica numerazione civica (Piazza dei Pitti 7 già 1702 e via dei Cerretani 10 già 4659)

L’attuale numerazione civica dei fabbricati, com’è oggi applicata, risalente al 1865 (primo anno di Firenze capitale d’Italia), è cosa molto diversa da quella anticamente usata. Ai nostri giorni la numerazione è applicata per ogni strada procedendo con il numero uno dal lato sinistro e il numero due da quello destro, contrassegnando così progressivamente tutti gli ingressi di accesso ai fabbricati.

I numeri rossi riguardano le attività commerciali. Per un rapido e sicuro riconoscimento, l’inizio della numerazione viene “affidato” al corso del nostro fiume: l’Arno. Infatti, dalla direzione di scorrimento deriva tale convenzione, per cui si distinguono sia per le strade cittadine che per quelle periferiche e dei sobborghi, i numeri dispari a sinistra e quelli pari a destra. Tale applicazione è peraltro precisata dall’art. 12 del vigente Regolamento Comunale per la Toponomastica. La numerazione delle strade più o meno parallele all’Arno che vanno da monte a valle secondo il deflusso della corrente, iniziando ovviamente a monte, mentre quelle più o meno trasversali al fiume (come se si dirigessero fuori rispetto al suo corso), verso Nord quelle poste sulla riva destra, e verso Sud quelle poste in Oltrarno sulla riva sinistra.

Nelle piazze, invece, la numerazione ha inizio dalla prima casa all’angolo di sinistra facendo ingresso dalla via considerata principale, procedendo con la numerazione progressiva per tutte le case circostanti, per finire all’angolo opposto. In antico non esisteva una denominazione delle strade e, tanto meno, la numerazione. L’individuazione del luogo avveniva attraverso i “canti”, cioè le cantonate dei palazzi e delle case di note famiglie, da attività svolte o ancora da personaggi tipici, oppure da insegne pubblicitarie esistenti in quel luogo. Il nome dei “canti” rappresentò la toponomastica più antica, ancor prima che le strade assumessero una specifica denominazione e, quindi, la numerazione. Va detto che fino all’anno 1826, la maggior parte delle targhe stradali, fatta di semplice intonaco, era soggetta ad inevitabili deterioramenti e, quindi, a continui ripristini. Soltanto alla fine di quell’anno, la municipalità decise di rimediare all’inconveniente, stabilendo che l’apposizione dei nuovi cartelli stradali, dovesse essere eseguita con lastre di marmo e non più ad intonaco.

Sino al XVII secolo, le case ebbero una “numerazione parrocchiale”, e cioè il numero dello stabile corrispondeva a quello del “Registro degli Stati d’Anime” che ogni parroco aveva il compito di tenere, secondo quanto disposto nel Concilio di Trento. Questo sistema restò in vigore fino al 1808, ma sul finire di quell’anno, sotto la dominazione francese, il 24 ottobre, “per facilitare il servizio della Posta delle Lettere, della Polizia e degli alloggi militari” venne imposta per tutti gli edifici la “numerazione generale progressiva”. L’innovativo sistema iniziò nel gennaio 1809 e terminò nel novembre dello stesso anno. La spesa di tre soldi per ciascun numero, necessaria per l’apposizione dei nuovi numeri civici, fu a carico dei proprietari degli immobili. Palazzo Vecchio, ritenuta la “prima casa” della città, ebbe naturalmente il numero 1, dall’accesso da Via dei Leoni e da qui, continuando a girare in modo quasi avvolgente intorno alle strade comprese entro le mura trecentesche, la numerazione giunse al Ponte Vecchio con il numero 1288. In Oltrarno, nel Quartiere di Santo Spirito, iniziava con il numero 1289 e terminava alla fine del Lungarno Soderini con il 3345. Ritornando sulla destra del fiume, dal Ponte alla Carraia in Borgo Ognissanti, nel Quartiere di Santa Maria Novella, poi in quello di San Giovanni dove al Palazzo Medici Riccardi fu assegnato il numero 6038, oggi n. 1, per poi finire in Santa Croce, precisamente in Via Mozza con l’ultimo numero, 8025, che corrispondeva all’attuale n. 2 di questa breve strada che, proprio per la sua esigua estensione era detta comunemente Via Mozzina.

Particolare curioso è dato da Palazzo Pitti, che fu dichiarato esente dalla numerazione in quanto “reggia” quindi conosciuta e superiore a tutti gli altri immobili. Nella piazza, però, la numerazione “a chiocciola” scorreva regolare come dimostra ancora, nella sua vetusta presenza, il n. 1702 sopra l’ingresso dell’edificio contrassegnato con il numero civico 7. Ma in Oltrarno non c’è rimasta questa sola attestazione: in Via dei Serragli 99 all’angolo con Via Santa Maria, sull’immobile di quello che fu lo studio dello scultore Pio Fedi è ancora ben visibile il numero 2538. Ma vi sono in città anche altre testimonianze di questa numerazione progressiva francese: al lato del portone contrassegnato dal n. 12 in Via Porta Rossa, dove esiste ancora il 1026, un’altra in Piazza Strozzi al n. 5 già 1012, nonché quella di marmo in Via dei Cerretani n. 10 già 4659, numero scolpito fra graziosi riferimenti floreali.

Sicurezza, controlli sugli obiettivi sensibili. Il prefetto: ”Nessun allarme”

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Nessun allarme, ma le misure di protezione degli obiettivi sensibili saranno comunque intensificate. È quanto deciso durante il briefing che si è svolto ieri in prefettura dopo che il capo della polizia aveva raccomandato di innalzare i livelli di sicurezza su tutto il territorio nazionale a seguito degli attentati terroristici in Francia.

Luoghi di culto e redazioni, gli obiettivi sensibili

Anche a Firenze sarà innalzato il livello di attenzione nei confronti degli “obiettivi sensibili”: i luoghi di culto cristiani, islamici ed ebraici, le redazioni degli organi di stampa, le sedi diplomatiche.

“Più controlli ma nessun allarme”

Anche se, ricorda il prefetto Luigi Varratta, “Non ci sono ulteriori elementi tali da giustificare una situazione allarmistica rispetto ai giorni scorsi, ma ho voluto incontrare i vertici delle forze ordine per fare il punto riguardo ai dispositivi di vigilanza che sono già in corso e che abbiamo rafforzato”.

La direttiva del capo della polizia parla anche di scuole e centri culturali ebraici e islamici, ai quali, ha detto Varratta, “dedicheremo la massima attenzione con le risorse che abbiamo attualmente a disposizione”.

Carmine pedonale, festa in Oltrarno

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È una piazza tutta nuova anche se sta lì da quasi 700 anni: i fiorentini ormai la ricordavano solo come un parcheggio, da ieri invece piazza del Carmine è diventata area pedonale. Via le macchine, si è fatto festa con trampolieri, mangiafuoco, musica e visite guidate alla (ri)scoperta di uno dei cuori pulsanti dell'Oltrarno. Stasera la giunta sarà alla Sala Vanni per un approfondimento sul piano di pedonalizzazione.

In piazza si fa festa

Tanti i cittadini che hanno affollato la piazza fin dal mattino, quando le visite guidate al camminamento sulle mura di Porta Romana hanno aperto il programma dei festeggiamenti proseguiti fino a sera. Giocolieri, trampolieri, esibizioni con il fuoco. Un circo a cielo aperto al quale anche i più piccoli hanno preso parte con i laboratori a loro dedicati.

Un piano per l'Oltrarno

La pedonalizzazione della piazza rappresenta il primo tassello di un piano per l’Oltrarno che prevede la riorganizzazione della viabilità, la riqualificazione di spazi verdi, interventi per la promozione del turismo, della cultura e la valorizzazione delle attività artigianali.

La giunta in Sala Vanni

All'incontro di stasera in Sala Vanni saranno presenti gli assessori all’ambiente e alla partecipazione Alessia Bettini, all’urbanistica Elisabetta Meucci, alla mobilità Stefano Giorgetti e allo sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini. Insieme ai tecnici del Comune illustreranno il piano per l'Oltrarno e saranno a disposizione per discutere i problemi del quartiere. Inizio alle 21.

 

È festa per la pedonalizzazione di Piazza del Carmine

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Tante persone fin dal mattino per salutare la "liberazione" di piazza del Carmine dalle auto. È il primo di una serie di provvedimenti che riscriveranno la viabilità dell'Oltrarno. Stasera la giunta incontra i cittadini per illustrare le novità