venerdì, 22 Agosto 2025
Home Blog Pagina 1188

Un bando per la riqualificazione dell’ippodromo Le Mulina

L’ippodromo Le Mulina verso una nuova vita: il complesso, grande quasi 100mila metri quadrati, immerso nel verde delle Cascine, sarà riqualificato tramite concessione a un privato e valorizzato, così da tornare a essere usufruibile per i cittadini.

BANDO. Il bando per ottenere la concessione è visibile da oggi in rete civica: le domande dovranno pervenire entro il 13 maggio prossimo. Nel testo del bando di gara, che recepisce le prescrizioni della sovrintendenza dato che il bene è di notevole interesse artistico e storico, viene specificato che “oggetto della concessione è la valorizzazione del complesso immobiliare mediante riqualificazione tramite gli interventi edilizi ammissibili, che dovrà essere finalizzata a svolgervi attività compatibili con la natura di complesso polivalente e polifunzionale a vocazione sportiva, ‘preferibilmente legate al cavallo’. Sono ammesse, comunque, attività sportive, equestri ed ambientali (ad esclusione di quelle attività che riportino all’ippica agonistica di trotto e galoppo), attività di ristorazione, d’intrattenimento, culturali e formative, d’organizzazione di eventi e spettacoli all’aperto, attività commerciali ed artigiane, attività ricettive, attività di valorizzazione del parco, attività di mobilità sostenibile”. E’ strettamente proibito, tuttavia trasformare anche solo parte del complesso in discoteca o luna park. Il rapporto contrattuale sarà disciplinato con un atto di concessione che durerà 25 anni. Il Comune di Firenze si riserva l’utilizzo gratuito dell’ex ippodromo per 15 giorni all’anno. Il canone di base annuale è stabilito in 82.056 euro, con adeguamento Istat.

MEUCCI. L’assessore comunale all’urbanistica e al patrimonio, Elisabetta Meucci, commenta la futura riqualificazione con soddisfazione, dal momento che sono anni che le Cascine aspettano di essere valorizzate: “Finalmente questo grande spazio, chiuso da anni, potrà tornare nella piena disponibilità dei cittadini. Questo bando è un tassello fondamentale per la valorizzazione dell’area e anche per la riqualificazione complessiva del Parco delle Cascine: pezzo dopo pezzo, l’amministrazione ha dimostrato che un nuovo parco, più verde, più sostenibile, più sicuro e con più servizi per famiglie, sportivi e turisti, è possibile”.

Juventus-Fiorentina, verso il secondo atto. Sul palcoscenico europeo

0

E’ ormai scattato il conto alla rovescia per l’atto secondo di Juventus-Fiorentina, il primo sul palcoscenico internazionale, dopo la sconfitta di misura rimediata dai viola nella sfida di campionato di domenica scorsa.

IN EUROPA. Ora dal campionato si passa all’Europa League, ma per il resto cambia poco o niente: stesse protagoniste – Fiorentina e Juventus -, stesso stadio, quello di Torino, in attesa del ritorno del 20 marzo al Franchi di Firenze.

180 MINUTI. In campionato hanno avuto la meglio i bianconeri, ma il finale di partita ha lasciato indicazioni positive a Montella in vista della doppia sfida di Europa League. Una doppia sfida importantissima: chi vince passa ai quarti di finale. Una sfida – ha ripetuto più volte l’allenatore viola – da considerare nell’arco dei 180 minuti.

A FIRENZE. Perché dopo l’atto secondo ci sarà anche il terzo, questa volta sul terreno amico del Franchi. Dunque possono cominciare calcoli e strategie, perché al ritorno – giovedì 20 marzo – i viola potranno contare sull’appoggio di uno stadio che si preannuncia strapieno.

TIFOSI. Intanto, come strascico della partita di campionato, sono finiti sotto osservazione alcuni cori e striscioni dei tifosi relativi proprio alla partita di domenica allo Juventus Stadium.

FORMAZIONE. Tornando alla coppa, la Fiorentina è subito tornata ad allenarsi in vista dell’incontro di giovedì: da capire quale formazione Montella manderà in campo, e quali saranno le differenze rispetto alla gara di campionato.

In campionato: La Fiorentina perde la prima delle tre sfide con la Juventus

Minime vicine a 0, massime fino a 20°: meteo, cosa ci aspetta in Toscana

Aumenta l’escursione termica in Toscana. Succederà da mercoledì, quando – spiega il Lamma – al mattino nelle pianure dell’interno sono previste temperature vicine a 0 gradi, con le massime che arriveranno invece fino a 20 gradi.

BEL TEMPO. Oggi – continua il Lamma – attese ancora nubi in mattinata sulla Toscana, ma dal pomeriggio spazio ad ampie schiarite. “Questa è la premessa per un periodo di bel tempo”, viene spiegato.

MERCOLEDI’. Quanto alle previsioni per i prossimi giorni, mercoledì 12 marzo è previsto sulla nostra regione un tempo “sereno o poco nuvoloso. Temperature: in calo le minime, sui 3-5 gradi in pianura (localmente meno), in aumento le massime sino a 18-20 gradi”.

GIOVEDI’. Giovedì 13 cielo sempre “sereno o poco nuvoloso”, con le temperature “in lieve aumento sia nei valori minimi sia nei massimi”.

DA VENERDI’. Venerdì 14 tempo “sereno o poco nuvoloso. Temperature: senza variazioni di rilievo”. Sabato 15 marzo, conclude il Lamma, atteso in Toscana un cielo “parzialmente nuvoloso. Temperature: minime in aumento, massime in lieve calo”.

Il carcere di Sollicciano apre le porte al rugby

”Rugby in carcere: la meta è oltre” è un progetto volto ad avviare i detenuti del carcere di Sollicciano di Firenze alla pratica del rugby. Al progetto (nato da una collaborazione tra CSI, Opera Madonnina del Grappa, Società Firenze Rugby 1931 e Fir) hanno dato il proprio patrocinio sia la Regione Toscana che il Comune di Firenze.

”RUGBY IN CARCERE”. L’iniziativa serve a promuovere l’antitesi di una vita sedentaria per i denuti, che da anni sono sempre più coinvolti nelle attività sportive (come è successo negli anni passati con il calcio e le corse podistiche), ma non solo. Infatti l’obiettivo di fondo è quello di agevolare, proprio attraverso la pratica di uno sport di squadra, il percorso di reinserimento sociale che i detenuti affrontano una volta finita di scontare la pena. L’aggiunta delle parole “la meta è oltre” non è, a questo proposito, una scelta casuale: “oltre” le mura del carcere, “oltre” gli sbagli, “oltre” i propri limiti. La società Firenze Rugby 1931 seguirà gli aspetti pratici dell’iniziativa, mentre la parte progettuale sarà affidata a Laboratorio Sportivo.

TAPPE. L’attuazione di “Rugby in carcere” a Sollicciano avverrà secondo alcune tappe. La prima prevede l’organizzazione di una partita di rugby, tra due squadre di alto livello, all’interno della struttura penitenziaria, con l’obiettivo di presentare il progetto e suscitare curiosità e interesse nei detenuti. Una volta raccolte le adesioni, poi, prenderanno il via gli allenamenti. Quando i detenuti avranno appreso le basi saranno organizzate partite esterne, con realtà toscane e fiorentine. Una costante attività di monitoraggio permetterà agli organizzatori di valutare l’efficacia del piano e di trovare degli eventuali correttivi da apportare.

saccardiSACCARDI. Tra i “portavoce” dell’iniziativa c’è anche Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana ed ex vicesindaco di Firenze. “Ho seguito passo dopo passo questa bellissima esperienza – spiega – fin dal suo concepimento, quando ero ancora al Comune di Firenze. Adesso siamo quasi in direttura d’arrivo e sono davvero orgogliosa di aver contribuito a introdurre anche a Sollicciano la pratica di una disciplina come il rugby, una sorta di scuola di vita. L’importanza di questo sport, infatti, va ben oltre gli aspetti tipici legati all’attività sportiva, come benessere e forma fisica. Oltre a consolidare altri principi dello sport, come condivisione e integrazione, insegna soprattutto a privilegiare il valore del gruppo rispetto al singolo, sviluppa il senso di sacrificio in favore del risultato di squadra”.

”Ammazziamo il Gattopardo”, la presentazione in Palazzo Vecchio

Alan Friedman sarà domani, mercoledì 12 marzo, in Palazzo Vecchio, per presentare il suo ultimo libro “Ammazziamo il Gattopardo” (edito da Rizzoli), che da quando è uscito è stabilmente ai primi posti delle classifiche di libri più venduti.

LA PRESENTAZIONE. Alla presentazione, che si terrà alle 18 in Sala d’Arme, interverrà anche il vicesindaco Dario Nardella. Modererà il direttore di Rtv38 Francesco Selvi. Perché l’Italia è precipitata nella crisi peggiore degli ultimi trent’anni? La colpa è della Germania, dell’austerity imposta dall’Europa, della moneta unica? O della mediocrità della classe dirigente? Esiste una via d’uscita, una ricetta per rifare il Paese? Per rispondere a queste domande, Friedman parte da quegli anni Ottanta in cui l’Italia era la “quinta potenza economica del mondo” e pareva avviata verso una vera modernizzazione, per arrivare fino alle drammatiche vicende degli ultimi anni.

CONVERSAZIONI. Attraverso conversazioni con i protagonisti dell’economia e della politica, da cinque ex presidenti del Consiglio (Giuliano Amato, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema, Mario Monti) a Matteo Renzi, Friedman fa luce su retroscena che nessuno ha finora raccontato.

Tre serate di musica, danze e sapori: l’Irlanda torna a far festa in città

Tre serate di musica, danze e sapori d’Irlanda, insieme a Whisky Trail, Beoga, Daniele Ronda, Diarmaid & Donncha Moynihan, Christy Leahy, Mario Lipparini & Seamus O’kane, Med Kelt Band, Hidden Note, Quasi Folk, Accademia Gens d’Ys e tanti altri ospiti.

GIOVEDI’. Torna “Irlanda in Festa”, la rassegna che da 19 anni porta in riva all’Arno echi della tradizione celtica e delle culture d’Oltremanica. L’appuntamento è all’Obihall di Firenze, da giovedì 13 a sabato 15 marzo. Tutte le sere, dalle 19,30, cinque ore di live, danze popolari, giochi, piatti tipici, esposizioni, performance e tantissimi ospiti. A cominciare ovviamente dai Whisky Trail, formazione che da quasi quarant’anni naviga tra le eteree atmosfere della musica celtica e, più in generale, della musica di tradizione popolare. Per l’evento inaugurale di Irlanda in Festa proporranno un concerto che ripercorre la loro carriera. Ad aprire la serata saranno l’arpa bardica di Mario Lipparini e il bodhrán di Seamus O’kane (tra i massimi cultori del tamburo a cornice irlandese, di cui ha brevettato anche una nuova versione). Intorno a mezzanotte musica e danze insieme all’ensemble Hidden Note e all’Accademia Gens d’Ys.

VENERDI’. Dalle valli delle Contee di Antry e Derry ecco venerdì 14 i Beoga, con il loro bagaglio di gighe e reel rivisitato con approccio contemporaneo, mentre da Cork arrivano in fratelli Diarmaid & Donncha Moynihan, per lasciarsi andare alla grazia e alla poesia delle uilleann pipes. Con loro la fisarmonica di Christy Leahy. La pinta della buonanotte viaggia sulle note della Med Kelt Band.

SABATO. E ancora, una vera Irish Session quella che vede protagonista il folk singer Daniele Ronda, sabato 15, per il gran finale. “Premio Lunezia Etno Music 2013”, il cantautore piacentino attinge quel folk d’Oltremanica che ritroviamo in ogni sua produzione. E confeziona uno spettacolo ad hoc, insieme a un’altra autorità del genere, il vocalist, giornalista e scrittore Marcello De Dominicis. Sul palco della lunga notte di Irlanda in Festa anche Med Kelt Band, Diarmand & Donncha Moynihan e Quasi Folk.

INIZIATIVE. Venerdì e sabato, nel ridotto ObiHall, stage di danze irlandesi (dalle 19 alle 20,30 – prenotazioni tel 055.6504112 o alla biglietteria del Teatro) a cura dell’Accademia  Gens d’Ys. Molto particolare anche la cornice che per tre giorni trasformerà l’Obihall in un verde angolo d’Irlanda. Per tutta la durata della manifestazione, sono in programma mostra/mercato di artigianato celtico, abbigliamento, monili, dischi, libri e laboratori di maestri artigiani. E non mancheranno nemmeno gli stand gastronomici, dove gustare “Culcannon”, “Turrip and bacon soup”, “Dublin coddle”, ”Irish stew” e tante altre golosità. Dimenticato qualcosa? Ma certo, la birra, rigorosamente Guinness e rigorosamente alla spina. Irlanda in Festa è organizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata d’Irlanda.

Ferrovie, venerdì 14 marzo sciopero del personale

Treni, possibili disagi in vista per chi viaggia.

LO SCIOPERO. Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane annuncia che il sindacato Orsa e alcuni sindacati autonomi hanno indetto uno sciopero del personale ferroviario per venerdì prossimo, 14 marzo.

ORARIO. Lo sciopero – viene spiegato – è stato proclamato nella fascia oraria dalle 9 alle 17.

Neolaureati, a Firenze dopo un anno ne lavora uno su due

Laureati e lavoro, sono stati resi noti i risultati del Rapporto 2014 sulla condizione occupazionale dei laureati, che è stato presentato all’Università di Bologna nel convegno “Imprenditorialità e innovazione: il ruolo dei laureati” da AlmaLaurea, consorzio interuniversitario cui aderiscono 64 atenei italiani.

NEOLAUREATI TRIENNALI. L’indagine ha riguardato a livello nazionale 450mila laureati, distinti fra laureati triennali e laureati magistrali biennali (usciti nel 2012) intervistati dopo un anno, e laureati magistrali biennali (usciti nel 2008) intervistati dopo cinque anni. Nella rilevazione sono stati coinvolti complessivamente 14.553 laureati dell’Università di Firenze. Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Firenze, dopo un anno dalla laurea, è pari al 49%, a fronte del 41% della media nazionale.  Infatti, tra i neolaureati triennali il 34% è dedito esclusivamente al lavoro, il 15% coniuga la laurea magistrale con il lavoro, il 35% è impegnato esclusivamente nella laurea magistrale, mentre il 13%, non lavorando e non essendo iscritto alla laurea magistrale, si dichiara alla ricerca di lavoro. Complessivamente, il 50% dei laureati triennali fiorentini continua gli studi con la laurea magistrale (rispetto al 55% del dato nazionale). Considerando gli occupati di primo livello di Firenze, 38 su cento hanno un impiego stabile (contratti a tempo indeterminato, lavoratori autonomi): la media nazionale è del 34,5%. Il guadagno medio degli occupati usciti dall’Ateneo fiorentino è di 1.023 euro mensili (a livello nazionale è di 997 euro). 

LAUREATI MAGISTRALI. Tra i laureati magistrali, a dodici mesi dalla conclusione degli studi, la percentuale degli occupati (54,5%) è in linea con la media nazionale del 55%, come anche per la percentuale di lavoro stabile (33% per Firenze a fronte del 35% a livello nazionale). Il 15% dei laureati magistrali continua la formazione (a livello nazionale è il 13,5%), mentre chi cerca lavoro è il 30% dei laureati magistrali di Firenze, in linea con il 31% del totale dei laureati italiani.

DOPO CINQUE ANNI. Con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali dei laureati magistrali fiorentini migliorano notevolmente e superano la media nazionale. Dopo cinque anni dalla laurea, l’86% dei laureati biennali magistrali di Firenze è occupato, mentre a livello nazionale la media si ferma all’82%. Il 6% risulta ancora impegnato nella formazione, come a livello nazionale; chi cerca lavoro è l’8%, contro l’11,5% del complesso dei laureati nazionali. La quota di occupati stabili di Firenze (72%)  e la loro retribuzione media (1.348 euro mensili netti) sono in linea col dato nazionale (rispettivamente, il 73% di occupati stabili, e 1.383 euro come retribuzione media).

IL RETTORE. “I dati AlmaLaurea – commenta il rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi – confermano, pur in un contesto occupazionale gravemente condizionato dalla crisi economica, la qualità dell’offerta formativa dell’Ateneo, a cui si affiancano da anni azioni qualificate di avviamento al lavoro. Parlando di laureati, gli ultimi dati definitivi – relativi all’anno 2011-12 – mostrano come sia stata superata per la prima volta la soglia dei 9.000 laureati fra primo e secondo livello” .

Nuovo brand di Firenze: ecco il vincitore

Sono stati 5.000 i progetti arrivati per il contest volto a trovare un nuovo logo per la città di Firenze. Il logo vincitore non sarà “messo in campo” al posto dell’amato giglio rosso, ma lo affiancherà, per promuovere la città a livello di turismo e merchandising. Dopo la presentazione di oggi, si avvierà una campagna di diffusione per farlo conoscere, utilizzando tutte le declinazioni in cui sarà possibile sfruttarlo (volantini, mappe, gadget, ecc…).

I PARTECIPANTI. Designer, grafici, creativi, artisti, singoli o società, hanno avuto la possibilità di farsi avanti, provando a proporre la loro idea di Firenze. Dal 30 luglio, data d’inizio del contest, l’iniziativa ha avuto un gran successo: sono stati oltre 5.000 i progetti arrivati tra le mani della giuria, di cui la maggior parte proveniva dall’Italia, anche se non sono mancate idee da posti quasi impensabili (come l’isola di Tonga, l’Islanda e Hong Kong). La giuria era composta da Maurizio Boldrini, giornalista professionista; Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza; Stefano Rolando, professore di Politiche Pubbliche per le Comunicazioni e Teoria e Tecniche della Comunicazione Pubblica alla IULM di Milano; Luca Verzichelli, preside della facoltà di Scienze Politiche di Siena; Francesca Tosi, professore ordinario di Disegno Industriale presso la facoltà fiorentina di Architettura; Walter Sardonini, responsabile di progettazione grafica e comunicazione visiva per Social Design; Carlo Ceccarelli, esperto di Comunicazione; Riccardo Ventrella, responsabile Comunicazione e Innovazione della Fondazione Teatro Pergola; Giovanni Carta, giornalista professionista.

VINCITORE. Dei 30 finalisti, i cui lavori saranno inseriti in un albo ufficiale, vincitore è stato scelto il logo di Fabio Chiantini, un professionista già affermato nel settore che ha presentato un’idea diversa da tutte le altre. Chiantini, infatti, ha lasciato perdere i simboli “stereotipati” di Firenze, uscendo dagli schemi e ponendo al centro del suo lavoro la semplicità. Il suo logo non si distacca dalla tradizione culturale fiorentina, con la quale anzi mantiene uno stretto legame, ma lo scrivere il nome della città in 4 delle lingue più parlate al mondo richiama una visione mondiale di Firenze, che la rende quella “città aperta” che tanto era amata dall’ex sindaco La Pira. Chiantini ha lasciato ad altri simboli e icone, che già il capoluogo fiorentino esporta in tutto al mondo (basti pensare al David di Michelangelo, scelto anche per l’Expo 2015), e si è concentrato sulla semplicità ed efficacia della parola. L’iniziativa del brand ben si sposa con i prodotti di artigianato artistico che, a breve, avranno impressa l’idea di Chiantini.

”Codice Rosa”, ora il progetto è attivo in tutta la Toscana

Il “Codice Rosa” è ora attivo in tutta la Toscana. Con la delibera approvata questa mattina dalla giunta, il progetto regionale si estende alle aziende 1 di Massa e Carrara, 3 di Pistoia, 7 di Siena, 10 di Firenze e alle aziende ospedaliero universitarie pisana e senese, coprendo di fatto l’intero territorio toscano, essendo presente nelle 12 aziende sanitarie e nelle 4 aziende ospedaliero-universitarie della regione.

CODICE ROSA. Si tratta di un percorso di accoglienza al pronto soccorso dedicato a chi subisce violenza, che opera in piena armonia con le altre associazioni di volontariato e solidarietà. Nasce con una stanza creata “ad hoc” all’interno del pronto soccorso, nella quale accedono tutti gli specialisti che dovranno visitare la/il paziente. Protagonista una task force interistituzionale, una squadra formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, ufficiali di polizia giudiziaria impegnati in un’attività di tutela delle fasce deboli della popolazione, maggiormente esposte a episodi di abuso e violenza: donne in particolar modo, ma anche minori, anziani, disabili, omosessuali, immigrati, ecc. L’intervento congiunto di questi specialisti permette di prestare contemporaneamente cure mediche e sostegno psicologico a chi subisce violenza, nel fondamentale rispetto della privacy del paziente. Il principale compito del gruppo è l’assistenza socio-sanitaria e giudiziaria alle vittime di violenza, e una particolare attenzione viene data a far emergere quegli episodi in cui le vittime hanno difficoltà a raccontare di essere state oggetto di violenza: questa reticenza è dovuta spesso alla paura di ritorsioni.

BILANCI. Il progetto nasce nel 2010 a Grosseto, ma già nel 2013 erano 10 le aziende ad averlo adottato sul territorio toscano. In queste, lo scorso anno sono stati registrati 2.998 casi di richiesta d’aiuto, di cui 2.646 provenienti da adulti (2.536 maltrattamenti, 85 abusi, 25 stalking) e 352 da minori (293 maltrattamenti e 59 abusi). Dal 2012 fino ad oggi, la Regione ha investito nel progetto del Codice Rosa una cifra complessiva pari a 595mila euro. Questi sono stati utilizzati per l’allestimento della “stanza rosa” nei pronto soccorso, per la dotazione di tutto il materiale necessario, per le spese aggiuntive per il personale (reperibilità/straordinari), per l’organizzazione delle iniziative formative rivolte al personale e per le attività informative/comunicative rivolte alla cittadinanza.