mercoledì, 30 Aprile 2025
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Lavori alla rete idrica, mercoledì rubinetti a secco in città

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Lavori alla rete idrica, domani rubinetti a secco nella zona di Castello-via Reginaldo Giuliani.

DOVE. Per alcuni lavori alla rete idrica, infatti, mercoledì 3 luglio a partire dalle 8.30 sarà sospesa l’erogazione dell’acqua in via di Castello (numeri civici 62-102 e 53-63), via di Bellagio, via Giovanni da San Giovanni, via Reginaldo Giuliani (numeri civici 601-603, 554-564) e via Sestese (numeri civici 124-192).

L’INTERVENTO. La situazione – viene spiegato – tornerà a normalizzarsi con gradualità nel corso del pomeriggio. In caso di condizioni meteo avverse, l’intervento sarà effettuato il primo giorno utile successivo.

DISAGI. Publiacqua si scusa con la cittadinanza per i disagi che questo lavoro potrà provocare.

Il legame tra l’Arno e la città in un libro

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Il legame tra l’Arno e la città in un romanzo sui grandi avvenimenti e cambiamenti naturali, paesaggistici, sociali e storici di Firenze, dalla preistoria ad oggi, con una chiave di lettura inedita: l’acqua e il fiume.

IL LIBRO. E’ il nuovo libro di Erasmo D’Angelis (la prefazione è di Matteo Renzi), “La Signoria dell’Acqua” (Polistampa Editore), presentato oggi a Palazzo Vecchio dall’autore, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti con delega alle infrastrutture idriche, dall’onorevole Maria Elena Boschi, dal presidente del consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani e dal presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. Quasi 500 pagine di un inedito affresco di Firenze che fanno scoprire vicende e storie, i mutamenti straordinari delle forme dell’acqua, dai grandi laghi preistorici che coprivano la piana occupata oggi da Firenze, Prato e Pistoia alle prime canalizzazioni etrusche, dal reticolo della centurazione e dal gustoso racconto della costruzione del primo acquedotto romano di Florentia lungo 16 chilometri ai ponti sull’Arno, dall’industria dei mulini e delle gualchiere medievali all’invenzione dei giardini medicei con giochi d’acqua meravigliosi. Ma anche le trasformazioni urbanistiche, culturali e sociali viste attraverso la chiave di lettura della difficile conquista dell’acqua potabile raggiunta solo due decenni fa, dopo tragedie idriche, periodi drammatici di grande sete, esplosioni delle epidemie sociali. E quindi la vita e la potenza distruttiva dell’Arno.

ALLUVIONI. “Un bellissimo omaggio al nostro fiume – ha detto Giani – dal quale dipende la storia di Firenze, da sempre citato come artefice delle vicissitudini della città, tanto che anche il Vasari nel Salone dei Cinquecento scrive che ‘Il fiume è la nostra tradizione’, per dirci quanto fondamentale sia il ruolo dell’Arno”. L’onorevole Boschi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di “maggiori risorse per la messa in sicurezza dei fiumi”, ricordando  la tragedie appena accaduta in Sardegna. Boschi ha poi sottolineato  “l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e il rapporto di interdipendenza vitale fra l’Arno e Firenze che il libro mette molto ben in luce”. La storia di Firenze è sempre stata complicata dal fiume. Dalla prima grande alluvione descritta del 1177 fino all’ultima del 1966, se ne contano 180 che hanno duramente colpito la città. Di queste, 56 sono state veri e propri diluvi che hanno allagato e devastato sempre l’area urbana, 8 volte distruggendola quasi completamente. Ma il fiume è sempre stato fonte di vita e di cibo, via d’acqua e di conoscenza, teatro e palcoscenico di scambi, storia e cultura, di feroci assedi, battaglie e tradimenti, di invenzioni e amori, grandi feste e gare. E’ stato il fiume del mito e delle prime civiltà, degli Etruschi e dei Romani, di Leonardo e di Ser Brunelleschi, dei secoli d’oro del Rinascimento. Per secoli, durante le estenuanti siccità, diventava sabbia e polvere oppure si gonfiava minaccioso con le piogge dilagando da devastatore.

L’INAUGURAZIONE. Oggi il suo carattere torrentizio è finalmente regolato dalla grande diga di Bilancino, che simboleggia dall’alto la tutela del bene comune per eccellenza nella Toscana centrale, anche se ancora fa paura e ogni minuto di ritardo nella sicurezza idraulica lo rende più rischioso. E’ il fiume che ha lasciato il segno, tracce e colorazioni in alto sugli edifici di vie e piazze, e che mosse da ogni angolo del mondo gli Angeli del Fango. Il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni ha annunciato per il prossimo maggio l’inaugurazione dell’emissario “di riva sinistra che coletterà tutti gli scarichi lungo la riva sinistra di Firenze. In questo modo anche questi scarichi, che coinvolgono circa 120mila fiorentini confluiranno nel depuratore di San Colombano dove già arrivano i reflui della riva destra”. “Il libro – spiega Erasmo D’Angelis – è un omaggio all’Arno e a Firenze, a quanti testardamente si sono battuti per secoli per la conquista dell’acqua e per misure di sicurezza idraulica. E’ la grande storia del nostro territorio in gran parte sconosciuta che meritava di essere raccontata anche perché tra pochi mesi, dopo due millenni, cambia la storia del rapporto tra il nostro fiume e i fiorentini che ormai lo amano come uno di famiglia, anche se dal carattere bizzoso e spesso difficile da gestire. Maggio 2014 sarà la data storica che tutti aspettavamo, Publiacqua concluderà la sua opera strategica e faremo di Firenze la prima area metropolitana depurata al 100%. Persino il sogno del tuffo in Arno diventerà possibile. Si concluderà una storia medievale di scarichi e inquinamenti, e inizierà il futuro. La storia delle alluvioni ci impegna a fronteggiare un catalogo di fenomeni estremi contemporanei sempre più violenti e ripetuti: bombe dal cielo, improvvisi flash flood sempre più concentrate nel tempo e nello spazio. Dalla Sardegna arriva l’ultimo appello con il terribile corredo di vittime e danni. Il ritmo dei cambiamenti climatici è stato più veloce delle loro previsioni, con una accelerazione anche di vittime e danni economici impressionante direttamente proporzionali ai livelli di dissesto idrogeologico e all’assenza di azioni di difesa e prevenzione. L’obiettivo da raggiungere – conclude D’Angelis – è la massima sicurezza possibile per il bacino dell’Arno concludendo le opere previste nel 2016, a 50 anni dalla piena più grande”.

In via dei Serragli l’ironia di Ron Gilad

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Un vassoio-tavolino e una libreria fatta di vassoi-tavolini “al cubo”. L’ironica firma del designer-artista israeliano Ron Gilad si riconosce nei progetti che saranno esposti in via de’ Serragli 56r/58r dal 27 novembre.

LA COLLABORAZIONE. Dopo i cicli di Lezioni di Design organizzati al caffè letterario Le Murate, dopo la mostra di fotografia “Sguardi Riflessi” allestita nei locali di viale De Amicis (con scatti realizzati da fotografi professionisti che si sono confrontati con il tema dello specchio), ecco che Selfhabitat affronta una nuova avventura iniziando una collaborazione con Adele-C, azienda fondata da Adele Cassina per proporre oggetti di design portatori di un’identità discreta, lontani dalle mode, realizzati attraverso la ricerca imparata nell’azienda di famiglia.

IN MOSTRA. E grazie ad Adele-C+Selfhabitat approdano in città idee uscite da una delle menti più apprezzate nel regno del design contemporaneo. Saranno in mostra da mercoledì gli oggetti “ibridi” di Ron Gilad che uniscono l’ingegno al gioco estetico. I suoi progetti fuori dagli schemi fanno parte di una “ricerca attraverso l’ironia”, spiega lo stesso designer, che non disdice materiali tradizionali da affiancare a tecnologie innovative. Un elemento che si ritrova spesso negli oggetti di arredo a firma Gilad per la collezione Adele-C sono, ad esempio, le sedie in miniatura, fuori contesto, incastonate nei suoi mobili in vario modo, anche a supporto della struttura. Nella veste di artista Gilad ha in corso una mostra personale al Tel Aviv Museum of Art ed espone, fino al 28 dicembre, un centinaio delle sue opere. La sua filosofia è riassunta dal titolo della mostra “The Logical, the Ironic, and the Absurd”. Il progetto Tray Table della collezione Adele-C, che viene presentato a Firenze, è uno dei pezzi icona di Ron Gilad. I nuovi arrivati sono il tavolino TT con vassoio ovale e la libreria TT3. L’idea della libreria, come a volte accade, nasce per caso durante il Salone del Mobile di Milano quando i tavolini TT erano stati impilati uno sull’altro dallo stesso Gilad per creare un particolare effetto scenico, ma le persone che si avvicinavano all’installazione chiedevano invece “la libreria”, un prodotto in realtà tutto da realizzare e che è arrivato in tempi record nel catalogo di Adele_C. I ripiani della TT3 mantengono la stessa leggerezza dei tavolini, sono in noce nazionale, inseriti in un’esile gabbia metallica con un semplice sistema magnetico.

VIA DEI SERRAGLI. I nuovi oggetti, insieme ad altri dello stesso designer/artista ed una ricca selezione dei migliori pezzi della storia del design, sono visibili sia da Adele-C in via de’ Serragli che da Selfhabitat in viale De Amicis 169/175. La serata di presentazione è in programma mercoledì 27 novembre in via de’ Serragli e sarà allietata da una degustazione di cantuccini e specialità del Biscottificio Mattei di Prato, che festeggia i 155 anni presentando nuovi prodotti dolci e salati.

Dai marciapiedi ai semafori: lavori e divieti della settimana

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La manutenzione dei marciapiedi di via di Pontignale, l’asfaltatura in via Nullo e via Ruffoli. Ma anche gli interventi ai semafori in viale Ariosto e via Rocca Tedalda e quelli agli impianti di illuminazione pubblica in via Danimarca e via Belgio. Senza dimenticare i lavori alla rete di distribuzione del gas in via Perfetti Ricasoli e il reimpianto degli alberi in viale Gramsci. Sono questi alcuni degli interventi in programma questa settimana sulle strade cittadine, che comporteranno l’istituzione di provvedimenti di circolazione.

RISANAMENTI. Per quanto riguarda gli interventi di risanamento delle strade, si inizia lunedì 25 novembre con l’asfaltatura di via Nullo. I lavori, predisposti a seguito di un precedente intervento sui sottoservizi, andranno avanti fino a mercoledì 27 novembre con l’istituzione di un restringimento di carreggiata tra piazza Fardella di Torrearsa e via Agostino Bertani. Sempre per rifacimenti a seguito di interventi sui sottoservizi, lunedì 25 novembre in via Ruffoli scatterà un restringimento di carreggiata da via di Villamagna a via Niccolò da Uzzano. I lavori termineranno giovedì 28 novembre. Inizierà invece martedì 26 novembre la manutenzione dei marciapiedi in via di Pontignale: in orario 9-18 saranno istituiti un restringimento di carreggiata e un senso unico alternato con movieri. L’intervento si concluderà il 18 gennaio.

Ecco gli altri lavori:

Viale Gramsci: da lunedì 25 novembre sarà effettuato il reimpianto di nuovi alberi. Fino a metà dicembre sono previsti restringimenti di carreggiata a tratti nelle fasce orarie 9.30-12.30 e 14-16.

Via Danimarca: inizieranno lunedì 25 novembre i lavori di sostituzione degli impianti dell’illuminazione pubblica. Nella fascia oraria 8-17 sono previsti restringimenti di carreggiata con eventuale disassamento della linea di mezzeria nel tratto via di Ripoli-viale Europa. Termine previsto giovedì 28 novembre.

Via Belgio-via San Marino: anche in questo caso si tratta della sostituzione degli impianti dell’illuminazione pubblica. Da lunedì 25 novembre scatteranno restringimenti di carreggiata in via Belgio (tratto via San Marino-piazza Francia) e in via San Marino (tratto viale Europa-via Unione Sovietica). L’intervento si concluderà il 15 dicembre.

Viale Ariosto: inizieranno lunedì 25 novembre i lavori per il ripristino di una canalizzazione semaforica con l’istituzione di restringimento di carreggiata all’altezza di via Aleardi. L’intervento si concluderà venerdì 29 novembre.

Via Rocca Tedalda: per lavori di scavo relativi a un impianto semaforico da lunedì 25 a venerdì 29 novembre è previsto un restringimento di carreggiata dal numero civico 130 allo Stradone di Rovezzano.

Via Lungo l’Affrico: lunedì 25 novembre prenderanno il via i lavori per un nuovo allaccio alla rete fognaria. Fino al 29 novembre saranno istituiti restringimenti di carreggiata nel tratto compreso fra i numeri civici 122 e 132.

Via San Marcellino: per lavori relativi a un nuovo allaccio alla rete idrica all’altezza dei numeri civici 3-5 da lunedì 25 novembre scatterà un divieto di transito da via Parlatore a via Chiantigiana. Termine previsto venerdì 29 novembre.

Corso Tintori: inizieranno lunedì 25 novembre le operazioni di sostituzione delle lanterne artistiche. In orario 8-17 sono previsti restringimenti di carreggiata a tratti. L’intervento si concluderà sabato 30 novembre.

Piazza Santa Trinita: a partire da lunedì 25 novembre è in programma la posa di alcuni cavidotti. Fino a sabato 30 novembre saranno istituiti restringimenti di carreggiata.

Via XX Settembre: inizieranno lunedì 25 novembre i lavori di ripristino dei pozzetti dell’acqua piovana. Nel tratto compreso fra i numeri civici 116 e 122 scatteranno restringimenti di carreggiata. L’intervento si concluderà sabato 30 novembre.

Via Bolognese: ancora lavori di ripristino dei pozzetti dell’acqua piovana. Da lunedì 25 novembre è previsto un restringimento di carreggiata nel tratto compreso fra i numeri civici 275 e 287. Termine previsto sabato 30 novembre.

Via del Ponte di Mezzo-via Mariti-via Da Empoli: inizieranno lunedì 25 novembre i lavori per installare i nuovi rilevatori di traffico. In via del Ponte di Mezzo scatterà un restringimento di carreggiata con disassamento delle corsie dall’incrocio con via Giovanni dei Marignolli al numero civico 7. Nella stessa via è prevista la chiusura della corsia preferenziale con transito in promiscuo nella direttrice verso via Odorico da Pordenone. Restringimenti di carreggiata anche in via Mariti e in via Da Empoli. L’intervento si concluderà il 3 dicembre.

Via Mattioli: per lavori di scavo per la posa di cavi elettrici da lunedì 25 novembre scatterà un restringimento di carreggiata dall’incrocio con via Galeno al numero civico 64. Termine previsto 3 dicembre.

Via Cairoli: inizieranno lunedì 25 novembre i lavori per un nuovo allaccio alla rete di distribuzione del gas. Previsto un restringimento di carreggia al’altezza del numero civico 7/R. Il provvedimento andrà avanti fino al 4 dicembre.

Via del Filarete: ancora un allaccio alla rete di distribuzione del gas con l’istituzione, a partire da lunedì 25 novembre, di un restringimento di carreggiata dall’incrocio con via di Scandicci al numero civico 19. L’intervento terminerà il 4 dicembre.

Via Fontana: per la posa di cavi telefonici da lunedì 25 novembre, in orario 8-17, sarà in vigore un restringimento di carreggiata. Termine previsto 6 dicembre.

Via Perfetti Ricasoli: inizieranno lunedì 25 novembre i lavori di sostituzione delle vecchie tubature della rete di distribuzione del gas. Fino al 9 dicembre saranno in vigore restringimenti di carreggiata sul lato dei numeri civici dispari.

Via di Maffia: per effettuare il carico e scarico di materiali per il restauro di un edificio da lunedì 25 novembre la strada sarà chiusa nel tratto via Sant’Agostino-via Santo Spirito, in orario 14-16, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Il provvedimento sarà in vigore fino al 10 gennaio.

Piazzale degli Uffizi: per lavori edili con autogru lunedì 25 novembre scatterà la chiusura al transito pedonale del tratto da via Lambertesca e via lungarno dei Medici (orario 5-21).

Via della Querciola: lunedì 25 novembre sarà istituito un senso unico alternato all’altezza del numero civico 9 per consentire l’esecuzione di alcuni lavori con un carrello elevatore (orario 7-18).

Via Albania: lunedì 25 e martedì 26 novembre è prevista l’istituzione di un divieto di transito per l’allestimento di un cantiere all’altezza del numero civico 16.

Viale Milton: per lavori con piattaforma aerea all’altezza del numero civico 15 in orario 8-20 sarà istituito un restringimento di carreggiata. Il provvedimento sarà in vigore fino a giovedì 28 novembre.

Via dei Cimatori: per lavori di restauro della facciate di un edificio da lunedì 25 a venerdì 29 novembre la strada sarà chiusa dal numero civico 14 a vicolo dei Cerchi.

Via di Mantignano: da martedì 26 a venerdì 29 novembre saranno effettuati i lavori per un nuovo allaccio alla rete idrica all’altezza del numero civico 9/G. Previsto un divieto di transito nel tratto Ugnano (incrocio con i vivai di Sollicciano)- via dei Cadolingi.

Via Rucellai: per lavori con piattaforma aerea in corrispondenza dei numeri civici 4-6 mercoledì 27 novembre, dalle 9 alle 17, sarà istituito un senso unico alternato con movieri dal numero civico 6 a via Il Prato.

Via Giano della Bella: da mercoledì 27 novembre è previsto un restringimento di carreggiata all’altezza del numero civico 7/r per lavori relativi a un nuovo allaccio idrico. L’intervento si concluderà il 3 dicembre.

Viale Calatafimi: per un nuovo allaccio alla fognatura da mercoledì 27 novembre sarà istituito un restringimento di carreggiata nel tratto compreso tra il numero civico 56 e viale Righi.

Via dei Serragli: giovedì 28 novembre, dalle 1 alle 5.30, la strada sarà chiusa per alcuni lavori edili al numero civico 6. Il tratto interessato è quello compreso tra Borgo San Frediano e via Santa Monaca.

Borgo Allegri: per lavori con piattaforma aerea la strada sarà chiusa giovedì 28 novembre (dalle 8 alle 20) nel tratto via Ghibellina-via San Giuseppe.

Via del Moro: nella notte di giovedì 28 novembre scatterà un divieto di transito per un trasloco. La chiusura riguarderà il tratto da via della Spada a via del Sole ed è in programma da mezzanotte alle 7.

Via Panciatichi: per lavori edili con piattaforma aerea giovedì 28 novembre, dalle 21 alle 24, è prevista l’istituzione di un senso unico alternato con movieri a cavallo del numero civico 74 (tratto piazza Mattei-via Fanfani).

Via dell’Agnolo: sarà effettuata nelle ore notturne (1.30-5.30) l’apertura dei chiusini della rete di telefonia inizieranno con chiusura, per una sola notte (giovedì 28 o venerdì 29 novembre) del tratto da viale Giovine Italia a via della Mattonaia (eccetto mezzi di soccorso e frontisti). Prevista inoltre l’inversione del senso in via Santa Verdiana da piazza Ghiberti a via dell’Agnolo.

Borgo degli Albizi: ancora per l’apertura dei chiusini della rete di telefonia. Dalle 22 di giovedì 28 alle 5 di venerdì 29 novembre scatterà un divieto di transito nel tratto da via del Proconsolo a via Giraldi (itinerario alternativo da via Pandolfini-via Ghibellina).

Via della Condotta: sarà effettuata di notte la sostituzione di alcuni infissi con l’istituzione di un divieto di transito nel tratto compreso fra il numero civico 16 e via Calzaiuoli. Il provvedimento sarà in vigore dalle 21 di giovedì 28 alle 7 di venerdì 29 novembre.

Via Guicciardini: inizieranno giovedì 28 novembre i lavori alla rete fognaria. Il tratto interessato, quello da piazzetta Santa Felicita a via dello Sprone, sarà chiuso fino al 7 dicembre.

Via delle Due Case: per lavori alla rete di distribuzione del gas da giovedì 28 novembre sarà istituito un restringimento di carreggiata dopo l’incrocio con viale XI Agosto. L’intervento si concluderà il 12 dicembre.

Via Nuova dei Caccini: venerdì 29 dicembre è in programma un trasloco. Dalle 7 alle 18 scatterà la chiusura del tratto via della Pergola-Borgo Pinti.

Via dell’Oriuolo: saranno effettuati in orario notturno alcuni lavori edili con piattaforma aerea. Dalle 21 di venerdì 29 alle 6 di sabato 30 novembre è previsto un divieto di transito nel tratto via Sant’Egidio-via Portinari.

Via delle Panche: per lavori relativi a un nuovo allaccio alla rete di distribuzione del gas a partire da venerdì 29 novembre sarà istituito un divieto di transito (eccetto mezzi di soccorso e titolari di passi carrabili). Il tratto interessato è quello da via Caldieri a via Spinucci. Termine previsto 8 dicembre.

Il Bisonte San Casciano vince e vola in testa alla serie A2

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Ci vuole un Bisonte San Casciano spettacolare in tutti i fondamentali per avere la meglio di una orgogliosissima Corpora Gricignano, e i tre punti conquistati hanno una doppia valenza: per la prima volta da quando sono in A2, le azzurrine vincono tre partite di fila, ma soprattutto, grazie alla Savino Del Bene Scandicci (che ha strappato un punto al Monza) volano in testa alla classifica del campionato dopo quattro giornate, insieme alle lombarde. Una soddisfazione meritata per il grande volley mostrato contro le campane, nonostante l’assenza dell’infortunata Lotti, sostituita alla grande da Villani: nel primo set Il Bisonte ha sprecato qualche punto di vantaggio subendo la veemenza delle ospiti, dal secondo però Francesca Vannini ha registrato ulteriormente il gioco delle azzurrine, già buono comunque anche nel primo, e ciò che ne è venuto fuori è stato uno spettacolo vero, con una Villani scatenata, una Koleva che si è dimostrata la solita cecchina, una Bertone efficacissima sia in attacco (75%) che in battuta (tre ace) e in generale tutta una squadra grintossissima e mai doma, capace di difendere palloni impossibili e di andare a prendersi punti lunghissimi. 
Francesca Vannini deve fare a meno di Lotti, che in settimana si è procurata la frattura composta del pollice sinistro, e la sostituisce con Villani in banda insieme a Pietrelli, con Vingaretti in palleggio, Koleva opposto, Bertone e Mastrodicasa centrali e Parrocchiale libero. Della Volpe risponde con Drozina in regia, Karalyus opposto, Pascucci e Gabbiadini bande, Russo e Repice centrali e Carrara libero. 
Dopo un inizio equilibrato tre attacchi di Villani servono a Il Bisonte per allungare 10-6, ma Gricignano non ci sta e con una prestazione mostruosa a muro (sei nel primo set) recupera fino al 15-14. E’ sempre Villani (sette punti e il 67% in attacco nel primo set) a ricreare il gap (21-18), ma la Corpora impatta di nuovo (21-21) e poi sale 23-24 con un’invasione dubbia. Koleva annulla il set point, ma dopo un punto di Repice è la stessa bulgara ad attaccare out per il 24-26. 
Anche il secondo set comincia in equilibrio, poi due punti di Bertone valgono il 9-7. Sul 10-9 Vannini inserisce Giovannelli per Mastrodicasa, ma Gricignano gioca meglio e sale 10-12. Dopo il time out tecnico si svegliano le azzurrine con un bel 5-0 (15-12), ma le ospiti ci credono ancora (15-15): è qui che arriva la svolta con una super Villani (18-15), poi sono due ace di Bertone a fissare il 25-19. 
A sbloccare il terzo set, in cui rimane in campo Giovannelli, è ancora una volta una Villani in trance agonistica (9-6), poi un doppio punto di Bertone vale il 14-9: Il Bisonte controlla, sul 22-15 Della Volpe inserisce Vanni per Russo, ma la pipe di Koleva sancisce un eloquente 25-15. 
L’inerzia rimane in mano locale anche nel quarto, con una partenza devastante (5-0). Nella Corpora entra Di Cecca per Karalyus, ma è Pascucci a tenere in vita le campane (10-6). Il Bisonte comunque continua a giocare e difendere alla grande, con un paio di muri di Pietrelli, uno di Vingaretti e gli attacchi di Villani e Koleva, e alla fine è Bertone a chiudere 25-16. 
IL BISONTE SAN CASCIANO 3 
CORPORA GRICIGNANO 1 
IL BISONTE SAN CASCIANO: Mastrodicasa 1, Focosi ne, Giovannelli 5, Villani 19, Parrocchiale (L), Savelli ne, Pietrelli 9, Koleva 28, Bertone 15, Vingaretti 3. All. Vannini. 
CORPORA GRICIGNANO: Russo 2, Carrara (L), Drozina 1, Gabbiadini 5, Sannino ne, Karalyus 13, Vanni, Pascucci 14, Di Cecca 2, Faraone ne, Repice 11. All. Della Volpe. 
Arbitri: Piperata – Lolli. 
Parziali: 24-26, 25-19, 25-15, 25-16. 
Note – durata set: 30’, 26’, 25’, 26’; muri punto: Il Bisonte 7, Gricignano 9; ace: Il Bisonte 8, Gricignano 3.

La Savino Del Bene Scandicci volley sfiora il colpo a Monza

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Inizio in salita per le nostre ragazze, la Saugella Monza trascinata da una grande Viganò ha messo in grave difficoltà le fiorentine che sembravano intimorite dalla corazzata lombarda. La Savino Del Bene ha faticato a passare nei primi scambi. E come sempre nei momenti difficile viene fuori la grinta delle squadre allenate da Botti. Taborelli trova una grande diagonale: 14 – 9, il set non è finito. Purtroppo non riusciamo a fare gioco, altro break firmato Viganò, 19 a 11. Monza si dimostra la miglior squadra del campionato ma il motto di questo inizio di stagione è “Crederci fino alla all’ultima goccia di sudore”. Botti chiama un time-out e inizia con un valzer di cambi e la Savino Del Bene con tutte le sue “armi” torna in partita, Strobbe 21 a 18. Pallavolo show e noi siamo protagoniste! Il calore del pubblico di casa ha fatto purtroppo la differenza nel finale (25 a 20). Per la Savino Del Bene ci vorrebbe la partita perfetta e non è così, anche se Taborelli è in super-giornata. Monza non fa paura al centro con Bruno molto in difficoltà nonostante i centimetri ma che mette giù le ‘palle medicinali’ con Viganò. Stesso copione nel secondo set, lombarde sicure, fiorentine più timorose. E quando il muro di Monza diventa anche ‘alto’ ed efficacie la missione sembra diventare impossibile (14 -6). Col passare dei minuti Monza diventa padrona del parquet. Non c’è più partita: 25 a 14. Quasi mille persone ad applaudire i servizi di Bonetti e i 34 anni della Viganò, la regina della pallavolo di Serie A2. Orgoglio Savino Del Bene che mette il cuore oltre le differenze tecniche e parte col piede sull’acceleratore: 5 a 1. Che carattere. Ora è partita vera. Con una Fiore formato finale di Coppa Italia. Ed è lei la protagonista del 25 a 20 insieme al cuore di queste ragazze! Gran quarto parziale giocato punto a punto, poi la Savino Del Bene s’innervosisce per una chiamata molto dubbia sul 6 a 6 dell’arbitro che assegna un punto ‘discusso’ a Monza. La Savino Del Bene ruggisce e dopo tanto nervosismo, trascinata ancora da Fiore e Taborelli, recupera 5 punti sul 20 – 15, e va a vincere il set 25 a 23. Autentico show. Monza arriva al tie-break con 41 vittorie consecutive, la Savino Del Bene con voglia di stupire. I primi punti sono portate a casa dalle fiorentine che si portano sul 8 a 2, poi c’e’ da stringere i denti, Monza si riporta sul 11 a 11 e vince 16 a 14 (dopo aver interrotto il gioco per quattro minuti con tanta esperienza per far perdere la concentrazione alle fiorentine richiamando l’arbitro per la formazione ecc ecc), ma Scandicci ha dipinto una delle pagine più belle del volley fiorentino: grazie ragazze. Monza veniva da 41 vittorie consecutive siamo stati ad un passo dalla storia! E pensare che mancava la Rania in ricezione che per un problema influenzale non ce l’ha fatta ad essere della partita…chapeau Savino Del Bene. 
4° partita di Campionato di Serie A2 di volley femminile 
Saugella Monza – Savino Del Bene 3 a 2 
Parziali: (25-20, 25-14, 16–25, 23-25, 16 -14) 
Saugella Monza: Viganò 33, Garavaglia 8, Bonetti 8, Bruno 10, Facchinetti 12, Balboni 2, Saveriano, Ravetta. All. Mazzola. Assistente: Keller 
Savino Del Bene Scandicci: Strobbe 10, Bacciottini 1, Rania ne, De Fonzo 1, Fanzini 2, Mazzini 0, Lussana (l), Agresti 1, Chojnacka 14, Fiore 14, Taborelli 22, Lapi 17. All. Botti. Assistente: Kotytova 
1° Arbitro PARAVANO LUCIA 
2° Arbitro SESSOLO MAURINA

Dieci minuti perfetti e l’Enic Firenze vince a Padova

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Vittoria entusiasmante (56-67) per l’Enic Firenze che strappa i due punti in palio alla Virtus Padova con una prestazione superlativa nell’ultimo quarto segnata da un parziale di 19-0 che ha consentito alla formazione di Salvetti di vincere una gara molto importante per morale e classifica, la prima in trasferta di questa stagione. Dieci minuti perfetti che il quintetto biancorosso ha interpretato in maniera esemplare alternando soluzioni difensive che hanno mandato in tilt l’attacco padovano aprendo il campo ai contropiedi gigliati. Dopo 30′ che hanno visto sempre avanti la formazione di Friso, Salvetti scuote i suoi che rientrano sul parquet con 9 punti da recuperare (51-42) ma con la faccia di chi ha la voglia di vincere e in neanche 2′ le giocate di Colombini, Puccioni e Mariani riportano Firenze a -2 (51-49). Ancora Colombini e Mariani costruiscono il primo sorpasso fiorentino (51-53 al 33′) con un parziale che rimarrà aperto fino al 19-0 grazie al contributo di Marchini e Santomieri (51-61 con 3’50” da giocare) fermato soltanto da due liberi di Schiavon. Da Padova niente più di una fiammata di Busca dai 6,75 che riporta i veneti a -5 (56-61) con due minuti da giocare, ma la formazione di coach Friso non segnerà più al contrario di quella di Salvetti che nella processione dei tiri liberi punisce oltremodo la Virtus concludendo, nel migliore dei modi, dieci minuti perfetti che hanno regalato la vittoria alla squadra gigliata. 
“Bella prova, un 4/4 perfetto interpretato nella maniera migliore dal nostro quintetto titolare – ha dichiarato Salvetti a fine gara – siamo stati bravi a cambiare continuamente soluzioni difensive ad azioni in corso e credo questa sia stata la chiave che ci ha fatto vincere una partita importante contro un avversario blasonato che ci consente di guardare con orgoglio a questa prestazione”. “Sono contento per i miei ragazzi – ha detto Salvetti – adesso manteniamo alta la concentrazione e da martedì pensiamo alla gara di sabato prossimo contro Arzignano”. 
Virtus Padova-Pino Dragons Firenze 56-67 
VIRTUS BASKET PADOVA: Schiavon 18, Di Fonzo 1, Busca 6, Roin 3, Contin 4, Gasparello 8, Mancini, Sabbiadin1, Visentin 3. Salvato 12. Allenatore: Friso. 
ENIC PINO DRAGONS FIRENZE: Marotta, Boschi, Colombini 12, Bucarelli 3, Marchini 13, Mariani 9, Santomieri 13, Zanussi, Dionisi, Puccioni 17. Allenatore: Salvetti. 
ARBITRI: Fasoli e Biondi. 
PARZIALI: 17-12, 37-27, 51-42

A Firenze risorge il Premio Cupolone di trotto

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Pochi anni fa, circa a metà degli anni 2000, nel Parco delle Cascine di Firenze, la vista spettacolare di un gioiello dell’arte mondiale, quale il Cupolone era stata clamorosamente oscurata dalla costruzione di un colosso mastodontico, denominato Maggio, che impediva letteralmente la visuale prospettica del Cupolone. Un fatto quasi analogo era avvenuto dopo il 1995, allorché fra la società di corse fiorentina e l’Unire fu stabilito un infelice, ma preciso accordo, che sanciva in maniera quantomeno improvvida di cancellare il tradizionale Premio Cupolone, uno dei Criteria più prestigiosi d’Italia, allineato tecnicamente al Gran Criterium di Milano, all’Allevatori di Roma ed al felsineo Arcoveggio come tappa fondamentale per un trottatore di valore nel circuito tricolore dei 2 anni indigeni. In cambio Firenze Trotto raccoglieva le briciole, cioè 2 poules per i 3 anni, denominate dal Vate fiorentino Antonio Berti, rispettivamente Dante per i maschi e Beatrice per le femmine. Due selezioni semiclassiche sostituivano così inadeguatamente una corsa basilare dai contenuti storici, da cui erano emersi alcuni fra i più qualitativi cavalli del trotto italiano, protagonisti anche nelle successive annate di corse, quali Ledro, Steno, Sion, Top Hanover, Scellino, Gentile, Esotico Prad, Fenech OM e Lemon Dra, nomi solidi e ridondanti, frutto di autentica qualità e di severa selezione tecnica. Il Cupolone fu istituito nel dopoguerra, nell’anno 1948, grazie ad una brillante intuizione di Giuseppe Camarrone, il più valente fra i tanti dirigenti ippici operanti in terra toscana. Vinse un buon puledro, Sagunto, imitato l’anno successivo dalla veloce Bambaia. Era nato il Criterium fiorentino per 2 anni, un riferimento assoluto per tutti i trainer e i guidatori della Toscana. Nel 2001 chi scrive fece un appassionato tentativo a favore del ritorno del Premio Cupolone, risultato purtroppo fallimentare a causa della forte opposizione interna ed esterna, sorda a qualunque richiesta a favore delle Mulina. Il patto sottoscritto doveva essere tassativamente rispettato ed il Sesana di Montecatini, con il suo Criterium, doveva restare pienamente egemone. Con la San Felice di Carlo e Cesare Meli, la nuova società di gestione dell’ippodromo Visarno di Firenze, le cose sono davvero molto cambiate, chiaramente in meglio per chi ha a cuore il destino gigliato, ed una delle priorità più evidenti da essa formulata è rappresentata dal recupero delle tradizioni sportive, storiche e culturali fiorentine, pertanto il Premio Cupolone rientra a pieno titolo nei progetti aziendali. Attualmente il Visarno dispone di un gran premio per i tre anni, l’Etruria con 67 edizioni, uno per i 4 anni, il Firenze con 72 e due prove classiche per gli anziani, il Duomo ed il Ponte Vecchio, entrambi sessantasettenni, da cui si palesa nitidamente l’assenza di una corsa classica di selezione dei giovanissimi di 2 anni. Mercoledì 27 Novembre 2013, infatti, a Firenze ritornerà il Premio Cupolone come condizionata per i 2 anni, che detengano un primato di 1.16.5 o meno, oppure che vincano da 3.000 a 30.000 euro in carriera. La corsa sarà dotata di un montepremi di 16.500 euro che, anno dopo anno, potrà essere progressivamente rimpinguato a rispetto di un albo d’oro prezioso, nella cui pagina centrale sono stampati i nomi dei più importanti campioni del trotto nazionale. Bentornato a casa, Premio Cupolone!

L’Isolotto calcio a 5 femminile perde nel finale lo scontro al vertice

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Senza Leticia Martin, per la controversa squalifica, e ancora senza Giulia Teggi, in un PalaIsolotto gremito con incasso devoluto in beneficenza alle popolazioni della Sardegna alluvionate, l’Isolotto Firenze perde nel rush finale, 4-5, il confronto diretto e l’imbattibilità stagionale nella 9° gara del campionato di serie A donne contro le sarde del Sinnai, vincitrici della Coppa Italia lo scorso anno e della Supercoppa quest’anno, e viene di nuovo scavalcato in classifica dalla stessa squadra sarda. Una sconfitta che non ridimensiona le ambizioni del team biancoviola, che ora è due punti dietro le rivali, in una gara che alla fine si è rivelata una lotteria, con l’esito che poteva quasi indifferentemente arridere all’una o all’altra squadra. 
L’Isolotto era passato in vantaggio con Roberta Maione già al terzo minuto sembrava legittimare una superiorità che si evidenziava con il pallonetto di Gasparini salvato da un’avversaria a portiere battuto. Poi saliva in cattedra il Sinnai che andava a segno per tre volte, complici anche alcuni errori, come al momento del pari quando Debora Iaquinandi, da poco entrata, tardava a contrastare un’avversaria: 1-3. Firenze non ci stava e al 15’ Paula Ulloa riceveva un pallone spalle alla porta, si girava e in mezza rovesciata firmava un gol capolavoro. Fiorentine che andavano vicine al pari, ma dopo una ripartenza era Ferreira Mendes che da posizione defilata fissava la prima frazione su 2-4, nonostante una traversa scheggiata dalla squadra viola. 
Nel secondo tempo Isolotto all’arrembaggio, nonostante Carla Duco fosse in condizioni menomate per una botta presa nel primo tempo: ma è proprio lei che firmava un altro gol capolavoro, dopo essersi lavorata un pallone spalle alla porta e giratasi all’altezza del dischetto del tiro libero: 3-4. Poi L’Isolotto raggiungeva il pari con un altro gol impossibile: Roberta Maione servita da Ulloa faceva partire una staffilata quasi dalla linea di fondo, defilata sulla sinistra. L’Isolotto tenta di vincerla, clamorosi e sfortunati errori sottoporta di Duco e Gasparini, poi a 1’20” dalla fine una ripartenza delle sarde portava al gol del 4-5. Il tiro di poco fuori a 20” dalla fine di Milena Gasperini Ribeiro sanciva la giornata sfortunata delle fiorentine. 
“Una partita che poteva anche finire in parità e forse sarebbe stato più giusto – ha commentato con sincerità il tecnico delle sarde Pitzalis – anche se noi abbiamo giocato meglio nel primo tempo”. “Purtroppo abbiamo fatto tanti errori sottoporta – ha commentato il tecnico dell’Isolotto Colella – e questa partita ci ha dimostrato che dobbiamo ancora lavorare tanto per meritare la leadership del girone. Ma i margini di miglioramento ci sono”.

Torna in Europa lo scettro della Maratona di Firenze

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L’ucraino classe 1978 Oleksandr Sitkoskiy ha vinto, sovvertendo i pronostici, la trentesima edizione della Firenze Marathon che si è conclusa in una piazza Santa Croce baciata dal sole chiudendo col tempo di 2 ore 09’14”, stabilendo il proprio primato personale (il precedente risaliva al 2011) e facendo meglio anche del suo dodicesimo posto alla maratona delle Olimpiadi di Londra dello scorso anno. Si tratta del secondo miglior risultato cronometrico di sempre nella maratona fiorentina, secondo solo al record della gara datato 2006. Stikoskiy è anche il primo atleta non africano a vincere la gara di Firenze dal 2003, quando il successo, che valeva anche come campionato italiano, arrise ad Angelo Carosi. “Siamo felicissimi che abbia vinto un europeo – ha detto Giancarlo Romiti, presidente del Comitato organizzatore, proprio nell’edizione del trentennale, così come nella prima edizione vinse un inglese. 
Stikoskiv faceva parte del gruppo di testa di cinque unità fino al 25esimo chilometro. Al 30esimo chilometro sono rimasti al comando in due, l’ucraino e il keniano Sikuku, che aveva il compito di fare la “lepre” fino al 32esimo chilometro. Al 35esimo l’ucraino aveva già un minuto di vantaggio sul debuttante in maratona keniano Kiprop Limo che nel frattempo aveva riguadagnato la seconda posizione. 
Sul podio, secondo alla fine, è stato il keniano Geoffrey Gikuni Ndungu, favorito principe alla vigilia, che ha concluso in 2:12’18”. Terzo il connazionale Kiprop Limo, in 2:12’55”. 
Primo italiano come lo scorso anno Massimo Leonardi che ha chiuso al dodicesimo posto in 2:21’39”(anche lo scorso anno era stato il miglior azzurro, sesto in 2:19’56”). 
Tra le donne successo per l’etiope Abeba Tekulu Gebremeskel in 2 ore 30’37”, 19 secondi più alto del suo primato personale fatto lo scorso settembre a Varsavia. E’ il quarto anno consecutivo che a Firenze vince un’etiope in campo femminile. Dietro di lei, seconda per il terzo anno consecutivo a Firenze, la marocchina Hanane Janat, col tempo di 2:36’01” (nel 2011 chiuse seconda in 2:34’20” e lo scorso anno seconda in 2:34”21). 
Primo dei toscani ancora una volta Alessandro Calzolari del Versilia Sport 29esimo in 2:35’58”, poi Lorenzo Checcacci del Parco Alpi Apuane, 30essimo in 2:37’59”. Prima italiana al traguardo Claudia Gelsomina in 2’46”13 del’Atletica Palzola 81esima assoluta e quinta fra le donne. 
Tra i diversamente abili in handy bike Trofeo Vignozzi messo in piedi col contributo del Gruppo Sportivo Unità Spinale di Firenze ha vinto Mauro Cratassa del Circolo Canottieri Aniene in 1:15’09”, secondo il fiorentino Fabrizio Caselli de La Strana Officina, in 1:16’14”. terzo Luca Mazzone, anche lui del circolo Aniene, già tre volte medaglia d’oro agli ultimi Mondiali in Canada e due medaglie d’argento nel nuoto alle Paralimpiadi di Sydney 2000 in 1:20’07”.
LA GIORNATA 
La gara è partita alle 9.15 dal Lungarno della Zecca Vecchia in una Firenze illuminata dal sole, il colpo di pistola dato dal vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Firenze Stefania Saccardi; con lei anche il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani. Prima sono partiti 9.827 atleti. Osservato un minuto di silenzio prima del colpo di pistola in onore delle vittime della Sardegna. A precedere la partenza i Maratonabili con le loro carrozzine di ragazzi disabili; a spingere anche la medaglia d’argento mondiale di maratona Valeria Straneo che ha corso con loro gli ultimi dieci chilometri. 
“Un’organizzazione perfettamente oliata, un grazie alla struttura messa in piedi da Giancarlo Romiti che ha messo in piedi tutto questo e che da trent’anni lo porta avanti, e grazie alla passione degli oltre 1700 volontari”, ha detto il vicesindaco subito dopo il via. “Pensiamoci bene – ha sottolineato Giani – qui ci sono diecimila atleti che prendono il via non a una corsa sulla media distsanza, ma a una maratona. Questo è testimonianza del livello organizzativo raggiunto dalla Firenze Marathon che ormai è entrata a far parte del tessuto della città”. 
2000 RAGAZZI E GENITORI AL VIA 
Poco dopo il via, quasi contemporaneamente in piazza Santa Croce è partita la manifestazione ludico motoria di circa due chilometri Ginky Family Run, che ha allineato al via quasi duemila tra ragazzi e genitori, con incasso devoluto in beneficenza. Il primo ragazzo è stato Davide Affortunati, 13 anni, della scuola Pestalozzi. Prima ragazza Alesssia Gambone, 13 anni anche lei, della scuola Verga. 
 
LE DICHIARAZIONI 
Massimo Leonardi: “Ho trovato tanto vento sul percorso che mi impediva di correre bene come volevo. Anche il ritmo è stato altalenante quando eravamo tutti in gruppo, con qualche chilometro addirittura oltre i 3’30”. Sono comunque soddisfatto, l’obiettivo di essere il primo italiano alla 30esima Firenze Marathon è stato raggiunto”. 
Claudia Gelsomino: “Certo che sono felice di essere la prima italiana al traguardo. Ancora di più essere la quarta assoluta è soddisfacente. Avrei voluto fare il mio primato personale e battere il 2h45’ fatto a Treviso ma anche a causa del vento non è stato possibile. Ci saranno altre occasioni”. 
MARATHONABILI CON VALERIA STRANEO ALL’ARRIVO 
Arrivato al traguardo dopo 5 ore e 30” in Piazza Santa Croce il gruppo dell’Asd Marathonabili di Prato, i volontari che spingevano le carrozzine dei ragazzi che non potrebbero altrimenti vivere l’emozione della Firenze Marathon. Con loro anche Valeria Straneo, la vicempionessa Mondiale di Mosca lo scorso agosto, felice e sorridente come sempre al traguardo. 
E’ RECORD ASSOLUTO DI ARRIVATI AL TRAGUARDO 
Al termine delle sei ore limite di gara gli arrivi della trentesima edizione della Firenze Marathon hanno conteggiato 9307 podisti al traguardo proseguono, è già stato superato il record assoluto di atleti arrivati al traguardo nella Firenze Marathon che risaliva all’edizione 2009 quando oltrepassarono la linea d’arrivo 8206 podisti. 
RECORD DI SEMPRE DI CLASSIFICATI ITALIANI IN UNA MARATONA IN ITALIA 
Un altro prestigioso record è stato stabilito dall’edizione numero 30 di Firenze Marathon, quello assoluto di atleti di nazionalità italiana arrivati al traguardo in una maratona. Si sono infatti classificati al traguardo a Firenze 7112 maratoneti nati in Italia. Il precedente record apparteneva alla maratona di Roma con 6199 italiani arrivati al traguardo.