mercoledì, 10 Settembre 2025
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Rari Nantes, c’è l’accordo per le demolizioni

Cominceranno entro ottobre i lavori di riqualificazione della riva sinistra d’Arno, sul lungarno Ferrucci: Comune e Provincia hanno messo a punto la convenzione con il cronoprogramma delle demolizione degli edifici “che possono comportare incremento di pericolosità idraulica o contrasto con le norme di polizia idraulica”.

L’ATTIVITA’ SPORTIVA CONTINUA. L’accordo, che sarà ratificato a breve dalle due giunte, prevede l’immediata rimozione di alcune costruzioni e annessi (porzione dell’ex Greppia, ex teatro Lido, palestra Rari Nantes); mentre per le società sportive di Rari Nantes Florentia e Canottieri Comunali, anch’esse interessate dal provvedimento, le demolizioni (piattaforma in cemento armato dell’ex distributore, ristorante/bar, piscina, etc) avverranno  nell’arco di quattro anni. Nel frattempo l’attività sportiva potrà continuare, mentre il Comune si impegna ad  individuare le aree dove ricollocare le due strutture, inserendo le proposte nel nuovo regolamento urbanistico che presto approderà all’esame del consiglio comunale. “Questo accordo scaturisce dal gruppo di lavoro congiunto fra Comune e Provincia, che ha svolto un compito molto difficile e delicato – sottolineano l’assessore comunale alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci e l’assessore provinciale all’Ambiente e Difesa del Suolo Renzo Crescioli – Alla fine abbiamo definito un programma di lavoro con obiettivi chiari ed una tempistica certa che da un lato permette di risanare un’area di grande valore, che sarà messa in sicurezza e restituita ai cittadini; e dall’altro salvaguarda un patrimonio importante della città, permettendo il temporaneo prosieguo dell’attività sportiva, in attesa delle nuove sedi”.

DA OTTOBRE. Molti gli interventi previsti dalla convenzione già entro ottobre. Il Comune dovrà provvedere a demolire la porzione di tettoia in tubi reticolari in zona Canottieri (su area demaniale); a smontare e demolire la copertura della terrazza ex Greppia; a eliminare le vasche di voga per allenamento dei Canottieri Comunali e delle strutture metalliche di copertura; a rimuovere e smaltire i due box container oggi utilizzati per spogliatoi e uffici Canottieri, oltre che a potare gli alberi (intervento finalizzato alla sicurezza in caso di piena e per consentire un migliore accesso per la manutenzione delle sponde); a rimuovere e smaltire la terrazza metallica del centro anziani (in area demaniale); a demolire le strutture ex Lido, attuali palestra Canottieri e palestra Rari Nantes; a realizzare la manutenzione straordinaria delle facciate della palazzina liberty, riconosciuta come unico immobile meritevole di mantenimento al termine della riqualificazione. Una volta terminati questi interventi, la Provincia provvederà alla risistemazione delle sponde oggetto delle demolizioni e al consolidamento delle difese idrauliche.

RARI NANTES. Per quanto riguarda l’area della Rari Nantes, entro due anni saranno demoliti la piattaforma in cemento armato dell’ex distributore, il ristorante/bar e la restante parte delle terrazze pertinenziali; entro quattro anni toccherà alla piscina e al resto dei manufatti “con apertura alla fruizione pubblica dei luoghi”.

CANOTTIERI COMUNALI. Per quanto riguarda invece l’area occupata dai Canottieri Comunali, la demolizione completa dell’edificio dell’ex Greppia/Canottieri sarà effettuata entro quattro anni.

NUOVE AREE. Quanto al futuro delle due società sportive, la convenzione precisa che “il Comune di Firenze si impegna a proporre al Consiglio Comunale, in sede di approvazione del redigendo regolamento urbanistico, nuove aree dove ricollocare le strutture attualmente presenti in riva sinistra”. Inoltre Comune e Provincia “nel riconoscere l’importanza del mantenimento in termini sociali e di avviamento alle pratiche sportive delle attività in essere, stabiliscono che nelle more della ricollocazione delle attività sportive, gli immobili non oggetto di immediata demolizione, per quanto possibile, potranno essere utilizzati esclusivamente per il prosieguo delle attività; tale utilizzo non potrà comunque superare i 4 anni dalla data di sottoscrizione della convenzione. “Per tutto il Lungarno Ferrucci – recita la convenzione – l’assetto finale dovrà essere coerente con quello originario rispetto all’epoca in cui sono state realizzate le opere che interferiscono con la dinamica d’alveo o determinano contrasto con norme di polizia idraulica”.

FINANZIAMENTO. Riguardo il finanziamento delle opere, per i lavori più immediati il Comune ha stanziato 300mila euro e la Provincia 150 mila; mentre per gli interventi successivi Comune e Provincia si impegnano a reperire i fondi necessari nei prossimi rispettivi bilanci. Da parte sua, il Comune ha inoltre stabilito la cessazione definitiva degli affitti per l’ex Greppia e l’ex Lido. Il gruppo di lavoro che ha elaborato il cronoprogramma vigilerà sull’attuazione del provvedimento, anche attraverso il progetto di risistemazione complessiva della riva sinistra d’Arno, che sarà realizzato dai due enti.

Via del Pesciolino, consegnati 52 nuovi alloggi popolari

Consegnati oggi gli alloggi popolari in via del Pesciolino.  

LA CONSEGNA. Questa mattina c’è stata la consegna delle chiavi degli alloggi dell’edificio Erp, con la quale si conclude l’urbanizzazione dell’area di via del Pesciolino. Gli alloggi sono in totale 52 ma stamattina ne sono stati inaugurati quaranta, dei quali ha consegnato le chiavi personalmente il sindaco Matteo Renzi. Le restanti dodici case verranno consegnate nei prossimi giorni. La previsione urbanistica di questi alloggi Erp è degli anni ’90 ma per varie vicende, in gran parte legate alla necessità di bonificare l’area e di mettere in sicurezza idraulica gli alloggi, solo nel 2005 è stato redatto e approvato il progetto esecutivo. All’inaugurazione di stamani erano presenti il sindaco Matteo Renzi, il vicesindaco, Stefania Saccardi, l’assessore all’urbanistica, Elisabetta Meucci, il presidente di Casa Spa, Luca Talluri e il presidente del Quartiere 5, Federico Gianassi.

LE ABITAZIONI. L’edificio per 52 alloggi è a forma di C aperta verso la parte tergale del lotto, mentre su via del Pesciolino l’edificio si sviluppa linearmente fronte strada con tre piani fuori terra. Il mantenimento del dislivello fra il piano stradale e il resede sul retro ha consentito di attestarsi a quota terreno dopo i lavori di bonifica, realizzando la zona dei parcheggi pertinenziali e a verde e di creare una vasca naturale per la raccolta delle acque, garantendo la sicurezza idraulica. Gli alloggi sono di diverse tipologie: dai monolocali di circa 35 metri quadri agli alloggi di superficie di 45, 60 e 70 metri quadri. La qualità edilizia e le dotazioni sono in linea con lo standard abitativo corrente: l’impianto di riscaldamento è centralizzato con rete di distribuzione a pavimento a bassa temperatura e con pannelli solari per l’integrazione del riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. L’intervento è costato complessivamente 4.982.000 euro.

LE ASSEGNAZIONI. Per quanto riguarda le assegnazioni, oggi sono state consegnate le chiavi di 40 dei 52 alloggi; gli altri sono in corso di assegnazione. In dettaglio 22 alloggi sono stati riservati all’emergenza abitativa con 19 assegnatari provenienti dalla riserva sfrattati e 3 famiglie provenienti dalla graduatoria sociale, mentre i restanti alloggi vengono assegnati a famiglie inserite nella graduatoria generale per le case popolari. Tra gli assegnatari ci sono madri sole con bambini, spesso inserite in strutture con una situazione innaturale di convivenza; anziani invalidi e soli ospitati in alloggi non più adeguati alla loro condizione socio-sanitaria (senza ascensore, senza riscaldamento) ed economiche (affitto troppo caro); famiglie con un componente, adulto o minore, invalido e spesso sfrattate per difficoltà socio-economiche.

IL COMMENTO. “Oggi festeggiamo la consegna delle chiavi di 40 alloggi cui seguiranno ulteriori 12 nei prossimi giorni – ha detto il sindaco Renzi –. Abbiamo dato una piccola risposta, ma importante, alla vita quotidiana di chi vive l’emergenza abitativa. Dare risposte concrete è un dovere per tutti. Si tratta di un’emergenza gravissima che a Firenze si risolverebbe se le caserme abbandonate fossero date al Comune che, in accordo con la Regione, potrebbe trovare il modo per dare risposte concrete. Per Firenze quindi la vera sfida è recuperare i questi contenitori inutilizzati – ha concluso il sindaco – e il primo è la caserma dei Lupi di Toscana: piange il cuore vederla sostanzialmente vuota”. “Con la consegna di oggi dall’inizio di questa Amministrazione sono stati assegnati oltre 1.000 alloggi di cui 213 di nuova costruzione – ha sottolineato la vicesindaco Saccardi –. Si tratta di una risposta importante che il territorio ha dato alla vera emergenza di questo periodo: tornando alla consegna di oggi, 22 dei 52 alloggi sono stati assegnati a nuclei familiari provenienti dalla graduatoria sfrattati. Un’azione, quella degli enti locali, che si scontra con la perdurante assenza di un piano nazionale sulla casa oltre che di politiche statali per il recupero e l’utilizzo, da parte dei comuni, delle volumetrie esistenti e inutilizzate come le caserme dismessi a fini abitativi”. “C’è un impegno consistente da parte di Casa Spa a mantenere i tempi, così come richiesto dall’Amministrazione comunale di Firenze, perché l’obiettivo è dare risposte ad un clima sociale in questo momento delicato – ha aggiunto il presidente Talluri – . Molte sono le richieste che arrivano al Comune, perché la crisi è un dato reale che ha portato ad un aumento della richiesta abitativa per far fronte all’emergenza. Saranno oltre mille gli alloggi che saranno consegnati nel corso di questo mandato amministrativo, quindi un numero di grande rilievo non soltanto per l’aspetto edilizio e urbanistico ma anche per quello ambientale: questa città sta cambiando secondo il Piano Strutturale a volumi zero utilizzando un’edilizia sostenibile basata sul risparmio energetico e sulle nuove tecnologie. Anche dal punto di vista sociale 52 alloggi sono un numero molto importante, che sommato agli altri che stiamo per consegnare, penso a Pontignale entro la fine dell’anno, o ai cantieri aperti come l’ex Pegna in viale D’Annunzio, l’ex Longinotti in viale Giannotti, Torre degli Agli a Novoli, permetteranno di dare una risposta a questa esigenza abitativa sempre più presente”.

Bibliopride, un evento ”da leggere”

BiblioPride, comincia la seconda edizione. Un evento per iniziare, o forse riprendere, ad amare i libri.  

L’EVENTO. Sabato 5 ottobre, l’appuntamento è in piazza Santa Croce con la seconda edizione del ”BiblioPride”, la giornata nazionale delle biblioteche. Non solo Firenze quindi: dal 27 settembre al 5 ottobre in tutte le regioni d’Italia, le biblioteche propongono iniziative per ricordare ai cittadini l’importanza e il valore economico, culturale e sociale della lettura. La giornata è stata organizzata dall’Aib, l’Associazione Italiana Biblioteche. All’evento saranno presenti numerosi ospiti, fra cui nomi importanti della cultura italiana del calibro di Luciano Canfora, Marco Malvaldi e Lucrezia Lerro. Accanto al palco, che ospiterà gli interventi di artisti e intellettuali, verranno allestiti una ”bibliotenda” e numerosi stand per ospitare le attività di presentazione  dei servizi di biblioteca e delle realtà associative che si occupano di promozione della lettura e della cultura. Inoltre sono previsti numerosi effetti collaterali, tra laboratori per bambini e adulti, letture ad alta voce, visite guidate all principali biblioteche, musei e archivi cittadini, spettacoli teatrali e concerti di strada. Stamani, in Palazzo Vecchio c’è stata la presentazione dell’evento, alla quale hanno partecipato l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Sergio Givone, l’assessore alla cultura della Regione Toscana, Cristina Scaletti, e la presidente di Aib Toscana, Sandra Di Majo.

IL COMMENTO. ”Se i politici leggessero qualche libro sarebbero molto meno confusi. – ha esordito l’Assessore Givone – Ormai noi che leggiamo libri siamo diventati quasi una setta, un moto carbonaro. Leggere libri non è da elite, non è un’attività marginale ma anzi è il centro della polis, della città. Ciò è possibile grazie alle biblioteche e al nostro sistema bibliotecario comunale. Pur essendo la lettura un atto intimo, ogni lettore non può non voler condividere le proprie letture, per questo ci sono le biblioteche, luogo di incontro”. ”Chi scrive dona sempre qualcosa di sé   -ha continuato l’assessore Scaletti – per cui chi legge eredita un enorme patrimonio, anche in ambito relazionale. Il ‘BiblioPride’ è un orgoglio della Regione Toscana e del Comune per far sì che a tutti quanti sia consentito leggere, esercitando così una vera democrazia attraverso il libro. Sarà una giornata interamente in diretta streaming”. ”Purtroppo è in aumento il numero degli studenti che abbandonano la scuola fermandosi addirittura alla terza media. – ha concluso Di Majo – l’Aib ha creduto fortemente che le biblioteche possano far molto per lo sviluppo civile di ogni persona e lo sviluppo di una mente critica di ognuno di noi”.

Scippo a un’anziana in piazza Giorgini: presi due giovani

Scippo a un’anziana in piazza Giorgini: presi due giovani.

ANZIANA. Nelle prime ore di oggi, nell’ambito di attività investigative dirette dal P.M. dott. La Terza, la Squadra Mobile ha eseguito in Campania le misure cautelari emesse dal G.I.P. di Firenze dott. Bagnai nei confronti di due giovani (23 e 27 anni) di origine partenopea, indagati per concorso nel reato di furto con strappo, aggravato dalle condizioni di maggiore vulnerabilità della vittima, una donna di 82 anni.

LO SCIPPO. L’episodio era avvenuto lo scorso 7 giugno in piazza Giorgini, dove l’anziana era stata avvicinata in strada dal 23enne che, dopo averle strappato dal collo due collane in oro, era fuggito a bordo di un furgone di colore bianco guidato dal complice.

LE INDAGINI. Nel corso delle articolate indagini, svolte anche con il contributo dei sistemi di videosorveglianza posti a presidio degli esercizi commerciali, preziosa si è rivelata la collaborazione delle persone presenti al momento del fatto: conferma ulteriore che l’apporto, in primis informativo, dei cittadini alle attività di sicurezza è utilissimo, contribuendo in modo decisivo sia nella repressione sia nella prevenzione dei reati. Il 23enne, pregiudicato, è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere, mentre al 27enne, incensurato, è stata applicata dal Giudice la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, Afragola (Na).

L’Università di Firenze ricorda Piero Luigi Vigna, un anno dopo

In ricordo di Piero Luigi Vigna.

IL RICORDO. L’Università di Firenze ricorda Piero Luigi Vigna a un anno dalla sua scomparsa. Lunedì 7 ottobre, al Polo Universitario delle Scienze Sociali (ore 9.30, Aula magna, via delle Pandette 9 – Edificio D6), si terrà un incontro di studio promosso dalla Scuola di Giurisprudenza e dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dal titolo “Criminalità organizzata: aspetti criminologici e disciplina legislativa”.

L’INCONTRO. “L’iniziativa – spiegano gli organizzatori – vuole ricordare l’alta figura del magistrato, l’infaticabile impegno per la salvaguardia della legalità e dei valori giuridici fondamentali”. Procuratore della Repubblica a Firenze e poi Procuratore Nazionale Antimafia, Pier Luigi Vigna svolse attività d’insegnamento nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze, tenendovi conferenze, lezioni e corsi integrativi. L’incontro, presieduto dal procuratore presso la Corte di Cassazione Gianfranco Ciani, sarà introdotto dal presidente della Scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo Paolo Cappelli. Seguiranno gli interventi del componente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura (SSM) Beniamino Deidda, del vice presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Firenze Sigfrido Fènyes, del presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida.

TESTIMONIANZE. Francesco Palazzo, docente di Diritto penale presso l’Ateneo fiorentino, Margherita Cassano, consigliere della Corte di Cassazione e Valerio Valignani del Foro di Firenze porteranno una testimonianza dell’eredità lasciata da Pier Luigi Vigna. L’incontro proseguirà poi con le relazioni di Elisabetta Rosi, consigliere Corte di Cassazione, su “Criminalità organizzata e criminalità transnazionale” e Giovannangelo De Francesco, ordinario di Diritto penale dell’Università di Pisa, su “La legislazione italiana contro la criminalità organizzata: evoluzione e prospettive”.

Un corteo per la piccola Sofia

Un corteo per la piccola Sofia, un corteo di sensibilizzazione per il diritto alle cure compassionevoli.

IL CORTEO. E’ l’iniziativa in programma domenica 13 ottobre, alle 15, in piazza San marco a Firenze. A organizzarla sono i genitori della piccola Sofia, Guido De Barros e Caterina Ceccuti, nei giorni in cui il tribunale del Lavoro di Livorno si trova a decidere se permettere o meno il proseguimento delle cure per la loro bambina.

LA TERAPIA. “L’equipe medica che segue nostra figlia – spiega Ceccuti – non ha fino ad ora riscontrato alcun effetto collaterale addebitabile alla terapia a base di cellule staminali mesenchimali con protocollo Stamina. Ad ogni infusione la piccola continua a collezionare piccoli, preziosissimi miglioramenti, assolutamente contrari alla naturale tendenza della patologia che si definisce ‘degenerativa’ proprio per il fatto che le condizioni del paziente possono solo peggiorare, non stabilizzarsi né tanto meno migliorare”.

MALATI. “Il corteo è dedicato a tutti i malati affetti da gravi malattie ad esito infausto – puntulizza Guido De Barros – che attualmente nel nostro paese si vedono negato il diritto di curarsi con la terapia a base di cellule staminali secondo il Protocollo Stamina. Un diritto che invece è garantito dalla Legge Italiana con il Decreto Turco-Fazio del 5/12/2006 che regola l’ “Utilizzazione di medicinali per terapia genica e per terapia cellulare somatica al di fuori di sperimentazioni cliniche”, e considera …”la necessità di consentire l’utilizzo di medicinali per terapia genica e cellulare somatica in caso di pericolo di vita del paziente o di grave danno alla salute o di grave patologia a rapida progressione in mancanza di valide alternative terapeutiche”.

IL PERCORSO. Il corteo si riunirà alle 15 in piazza San Marco e si muoverà alla volta di piazza della Repubblica percorrendo via Cavour, via Martelli, piazza San Giovanni, via dei Calzaiuoli, via Vacchereccia e via Calimala. Il termine del corteo è previsto alle 18.

Ruba la lanterna da un cantiere stradale: denunciato un giovane

Ruba la lanterna da un cantiere stradale: denunciato un giovane.

VIA GHIBELLINA. Nella notte, in via Ghibellina, un equipaggio della Squadra Volante ha denunciato per furto aggravato un giovane di 25 anni, nato in Spagna, sorpreso in possesso di una lanterna di colore rosso, esattamente corrispondente a quelle apposte dal Comune di Firenze come segnaletica stradale in corrispondenza di cantieri.

LANTERNA. Alla vista della polizia, il giovane ha tentato di disfarsi dell’oggetto, lanciandolo nell’androne di uno stabile. Gli agenti, tuttavia, lo hanno fermato. Dopo qualche iniziale riserva, il ragazzo ha ammesso di aver rimosso la lanterna da un cantiere aperto in prossimità di piazza Duomo.

Volotea, voli confermati da Firenze per Palermo, Catania, Nantes e Bordeaux

Volotea, voli confermati da Firenze per Palermo, Catania, Nantes e Bordeaux.

BIGLIETTI. La compagnia aerea che collega città di medie e piccole dimensioni ha già messo in vendita, per i prossimi mesi di aprile e maggio, collegamenti da Firenze alla volta di Palermo, Catania, Nantes e Bordeaux. I biglietti sono disponibili già da oggi, mercoledì 2 ottobre, con tariffe a partire da 19,99 euro a tratta, tasse aeroportuali incluse.

FIRENZE. “Firenze è un aeroporto che ci sta regalando grandissime soddisfazioni – afferma Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Volotea in Italia – e, proprio per questo, abbiamo deciso di pubblicare per tutti i viaggiatori fiorentini un’anteprima del nuovo calendario voli della prossima primavera 2014. In questo modo i passeggeri potranno organizzarsi, prenotando con grande anticipo i propri spostamenti con un notevole risparmio di tempo e denaro”.

VOLI. Dopo il successo registrato nel 2012 con 43.000 passeggeri transitati da Firenze da aprile ad agosto, Volotea ha deciso di continuare a investire sullo scalo toscano, proponendo anche per il prossimo anno un carnet di voli ampio e strutturato. Le rotte verso Nantes e Bordeaux, che il vettore opererà anche durante le festività di Natale e Capodanno 2013, tornano da aprile 2014 e sono già disponibili per tutto il periodo estivo. Sono previsti, verso la Francia, collegamenti sia in andata sia in ritorno ogni giovedì e domenica alla volta di Bordeaux (dal 13 aprile) e Nantes (dal 24 aprile). E si continua a volare anche in Sicilia, con i collegamenti operati dalla low cost da Firenze a Palermo e Catania.

FEEDBACK. “Siamo davvero felici di ciò che siamo riusciti a realizzare finora – continua Rebasti – ma la soddisfazione maggiore per noi è poter ricevere feedback positivi dai nostri passeggeri, che hanno dimostrato grande entusiasmo anche attraverso i social network. Spesso sono proprio i passeggeri che ci danno suggerimenti, scrivendoci quali città vorrebbero vedere collegate. E Volotea cerca di interpretare questi segnali, individuando le esigenze di chi viaggia e cercando, dove possibile, di istituire nuove tratte per facilitare gli spostamenti anche tra i centri più piccoli”.

A Siena è operativo il ”Codice rosa”

E’ scattato il ”Codice Rosa” a tutela delle donne.

CODICE ROSA. Con l’inizio di ottobre, all’Aou senese è diventato operativo il ”Codice Rosa- procedura per l’assistenza alla violenza di genere in età adulta”, una misura di tutela per le donne che consiste in un percorso di accoglienza per coloro che hanno subito violenza.

L’OBIETTIVO. Lo scopo di questa procedura è consentire al personale del Pronto Soccorso, dei reparti e del servizio Acropolis dedicato agli anziani, di riconoscere prontamente i sintomi di una violenza perpetrata e attivare subito la procedura “Codice rosa” di accesso e di assistenza, in collaborazione anche con il territorio, offrendo cure appropriate per attutire le conseguenze dell’aggressione prevedendo, se necessario, un percorso di continuità assistenziale.

IL DIRETTORE SANITARIO. “La violenza è un problema di salute pubblica – spiega Silvia Briani, direttore sanitario – perché le conseguenze sono di natura fisica, psicologica e sessuale. Con questo termine, infatti, si intendono diverse tipologie di maltrattamenti, subìti non solo dalle donne ma da tutte le persone che, a causa di una loro particolare condizione di svantaggio e debolezza, possono diventare più facilmente vittime di abusi come bambini, anziani e portatori di handicap. I nostri professionisti, nella pratica clinica quotidiana, danno prova di utilizzare quella sensibilità umana e competenza professionale che permette di riconoscere il dolore e la sofferenza che prova la persona che subisce violenza. La procedura di assistenza alla violenza è frutto dell’intesa e del lavoro tra diverse Istituzioni, Forze dell’Ordine, medici di medicina generale, associazioni di Volontariato e Tutela e centri antiviolenza che, attraverso un’azione comune, hanno attivato una rete di sostegno per aiutare le vittime di violenza e dare vita a strategie di contrasto e prevenzione di tali comportamenti. Il successo della procedura è determinato anche dall’impegno di diverse figure professionali che, oltre ad avere le giuste competenze, hanno la capacità di relazionarsi e di gestire pazienti particolarmente fragili”.

Il postino? Un mestiere ”pericoloso”

Incidenti, vibrazioni, inquinamento atmosferico. Sotto la lente dei ricercatori del Sistema Sanitario Regionale finisce un mestiere “pericoloso”: quello del postino.

IL POSTINO. Quelli che viaggiano in motorino sono spesso vittime di incidenti stradali, più o meno gravi. E devono fare i conti anche con continue vibrazioni e rischi da sovraccarico biomeccanico legati alla movimentazione manuale dei carichi e ai movimenti ripetitivi, micidiali per la salute della colonna vertebrale. Quello di postino si rivela un mestiere decisamente “pericoloso”. Sono i risultati di uno studio presentati ieri all’Auditorium del Cto nel corso di un convegno dal titolo: “Il piano mirato salute e sicurezza addetti ai recapiti postali: il motomezzo come luogo di lavoro”.

I DATI. I primi a segnalare le difficoltà della categoria sono stati i sindacati. La Regione Toscana ha raccolto l’appello istituendo un gruppo di lavoro che ha coinvolto, oltre agli epidemiologi di Ispo, anche il Dipartimento di prevenzione della Usl di Livorno, di Prato, di Arezzo, di Siena e personale dell’Inail. Lo scopo era quello di monitorare la situazione per attivare procedure idonee alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Il dato più allarmante è quello che riguarda gli infortuni, la cui frequenza è doppia rispetto a quella a cui sono soggette altre categorie del settore terziario. Dal 2007 al 2009, in Toscana, sono accaduti 1.342 infortuni a postini in servizio con il motomezzo con un’assenza da lavoro fino a 3 giorni. L’incidenza è più significativa – circa il doppio – tra i postini più giovani, con meno di 35 anni. E per quanto riguarda la distinzione tra i sessi, sono le femmine ad avere un tasso di infortunio più elevato.

A RISCHIO. I mesi più a rischio? Sono marzo e ottobre, mentre la fascia oraria più critica è quella della seconda metà della mattinata (dalle 10 alle 13) quando è presumibile che i portalettere siano impegnati nell’attività di consegna. Non tutte le città sono uguali: il tasso d’infortunio più basso lo registra la provincia di Siena (13.3); il tasso più alto è quello della provincia di Lucca (26.7), a cui seguono in ordine Pistoia e Massa. Le parti del corpo più colpite sono, nella maggior parte dei casi, gli arti inferiori. Vi è comunque una quota non piccola (23%) di infortuni che sarebbero stati prevenuti o mitigati  se fossero stati utilizzati i “giubbotti di protezione, che sono già stati introdotti nell’operatività giornaliera di lavoratori con motomezzo in altri Paesi europei. Essi potrebbero rappresentare un valido strumento di prevenzione”, suggeriscono i ricercatori.

PROBLEMATICHE. Anche sul fronte delle malattie professionali – soprattutto patologie a carico del rachide lombare – la situazione non è rosea.  A livello regionale le denunce sono più che triplicate negli anni dal 2004 al 2011. Mentre nel 2004 le denunce a livello regionale costituivano l’8% delle denunce nazionali, nel 2011 si è arrivati alla percentuale del 18%. In Toscana i riconoscimenti vanno dal 29% al 47% delle malattie denunciate. Se il momento della consegna è quello più a rischio, non mancano le criticità anche durante le ripetitive e pesanti manovre per lo smistamento dei plichi e durante le procedure per l’incassettamento. L’utilizzo di carrelli e una formazione più adeguata del personale, raccomandano i ricercatori, potrebbero ridurre queste problematiche. “Non dimentichiamo inoltre che questi lavoratori si muovono nel traffico delle nostre città e quindi sono anche esposti professionalmente agli inquinanti emessi dai veicoli circolanti, di cui è nota la tossicità e cancerogenicità”, riferisce Elisabetta Chellini di Ispo. “La ricerca presentata oggi – commenta Gianni Amunni, direttore generale di Ispo – testimonia del lavoro in rete necessario per affrontare tematiche come questa legata al mondo del lavoro e delle loro evidenti implicazioni in altri settori della società civile”.