sabato, 17 Maggio 2025
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Allarme bomba a Prato. Trovato ordigno davanti alla sede di un’azienda

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Allarme bomba a Prato, nella sede dell’azienda partecipata che gestisce la raccolta dei rifiuti, la Asm in via Paronese.

Davanti all’azienda, dove sono intervenuti gli artificieri dei carabinieri, è stato ritrovato un ordigno rudimentale composto da quattro candelotti uniti con dei fili e poi collegati ad un timer con display.

A notare lo strano oggetto sarebbe stato uno dei dipendenti, che ha subito dato l’allarme.

Ragusa, spunta nuovo teste: “Il marito in macchina la notte della scomparsa”

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Ad un anno dalla scomparsa di Roberta Ragusa, spunta un nuovo testimone. L’uomo, interrogato e giudicato attendibile, ha spiegato agli inquirenti di aver visto, nella notte della scomparsa della quarantacinquenne di Gello (in provincia di Pisa), suo marito, che è al momento è l’unico indagato per omicidio volontario, in macchina insieme ad un altro uomo.

Secondo gli investigatori, sarebbero anche altre le persone ad aver visto il marito in macchina che si aggirava nei dintorni della casa a tarda notte per poi allontanarsi, in direzione di Pisa.

Un secondo testimone sostiene di aver visto una coppia, sempre intorno all’una di notte, litigare per la strada, senza riuscire a dare informazioni ulteriori ma non escludendo che si trattasse di Ragusa e del marito.

La versione data dal marito è completamente diversa, visto che l’uomo ha sempre dichiarato di essere andato a letto intorno alla mezzanotte del 13 gennaio 2012 e di essersi accorto dell’assenza di Roberta l’indomani mattina intorno alle 6, orario in cui avrebbe dato immediatamente l’allarme.

Gli investigatori, che sono arrivati al testimone grazie ad alcune voci raccolte in paese, torneranno all’attacco nei prossimi giorni con una battuta di ricerca nei boschi dei dintorni e sul lago di Massaciuccoli, che verrà scandagliato attentamente.

Visco ad Unifi: collettivo interrompe la lezione del governatore di Bankitalia

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“Contro la crisi e l’austerità, fuori Bankitalia dall’università”.  Così un gruppo di studenti dei collettivi universitari ha accolto Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, che oggi pomeriggio ha tenuto una lectio magistralis nell’aula magna dell’Università di Firenze.

Nel corso della contestazione i giovani hanno diffuso volantini contro Bankitalia, la Bce e contro il Governo Monti. Erano una trentina i contestatori che sono entrati nell’aula interrompendo la lezione. C’è voluta circa mezz’ora prima che tornasse l’ordine e Visco potesse riprendere a parlare.

Durante la contestazione è scattato anche un allarme antincendio che i tecnici hanno provveduto a disattivare per poter far proseguire il governatore di Bankitalia.

Tav: stop al cantiere. 31 indagati in tutta Italia. Tunnel a rischio “collasso”

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Sembra essere destinata a diventare un’altra delle storie infinite delle infrastrutture fiorentine quella del sottoattraversamento fiorentino dell’alta velocità ferroviaria, che dovrebbe rendere più veloce l’entrata e l’uscita dei treni in città.

Ma niente, è arrivato lo stop ufficiale ai lavori dopo la notizia di un’inchiesta aperta dalla Procura di Firenze, che vede nell’occhio 31 persone e la “talpa” Monnalisa, sequestrata dai carabinieri del Ros.

Le accuse? Associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici, frode in pubbliche forniture, corruzione e traffico di rifiuti oltre ad essere in corso accertamenti su possibili infiltrazioni mafiose.

Una delle accuse più importanti a carico dei 31 indagati riguarda proprio lo smaltimento dei rifiuti: secondo gli investigatori i fanghi prodotti dagli scavi sarebbero stati scaricati nelle falde acquifere facendoli passare per materiale poco inquinante oppure stoccati in maniera non corretta. E non è tutto. A rischio è anche il tunnel stesso, che secondo gli investigatori sarebbe a rischio collasso per colpa dei materiali inadeguati utilizzati nella costruzione. I carabinieri ritengono inoltre che i rivestimenti acquistati per la galleria non rispetterebbero le norme antincendio. 

IL CANTIERE: GUARDA LE FOTO E IL VIDEO DELL’ULTIMO SOPRALLUOGO

Ginori: 800 manifestanti per le strade di Sesto

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In ottocento hanno sfilato con in mano una candela accesa per le strade di Sesto Fiorentino.

Tante erano le persone che oggi pomeriggio si sono riunite per esprimere solidarietà ai dipendenti della Richard Ginori, storica fabbrica di porcellane dichiarata fallita.

La manifestazione, indetta dai sindacati confederali, è partita da piazza Vittorio Veneto ed ha raggiunto la fabbrica in viale Giulio Cesare.

I detenuti del carcere minorile da oggi imparano a fare i giardinieri

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Formare giardinieri, e non solo, tra i giovani detenuti nel carcere minorile di Firenze. È l’obiettivo del progetto ‘Crei’ per ragazzi a rischio di esclusione sociale e in messa alla prova o con pene detentive alternative, che nasce dalla collaborazione del Centro di Giustizia Minorile della Toscana e l’agenzia formativa Apab.

 

‘Crei’, finanziato dalla provincia di Firenze, comprende 3 moduli di 300 ore ciascuno e punta a formare i ragazzi in agricoltura biodinamica, giardinaggio e piccole manutenzioni. L’iniziativa è stata presentata, dall’assessore all’educazione insieme a Silvia Signorini, dirigente dell’istituto comprensivo ‘Le Cure’, Giuseppe Centomani, direttore del Centro di Giustizia Minorile della Toscana e Gaia Citriniti, coordinatrice di Apab.

L’Istituto comprensivo Le Cure ed Apab hanno stipulato un protocollo di intesa che sigla la collaborazione tra i due enti. La scuola La Pira, confinante con il terreno demaniale di via dei Bruni, dato dal Centro di Giustizia Minorile in concessione gratuita per 10 anni all’Apab, ha manifestato la necessità di avere l’uso gratuito di una parte del terreno per le proprie attività legate alla didattica ambientale.

L’Apab, grazie ad un accordo con il Centro di Giustizia Minorile, ha messo a disposizione non solo una porzione del terreno per le attività della scuola, ma grazie al progetto ‘Crei’, ha attivato un percorso formativo di ‘piccola manutenzione’ che verrà svolto all’interno della scuola. L’attività formativa che, come da protocollo di intesa, non intralcerà in alcun modo le attività degli alunni della scuola, attualmente coinvolge sono complessivamente in 5 ragazzi in messa alla prova.

L’aspetto delle “piccole manutenzioni” è una delle fasi nodali del progetto: i cinque giovani, su richiesta dei bambini e degli insegnanti della scuola La Pira, interverranno nelle piccole riparazioni. Alla fine del percorso, a coloro che avranno terminato, verrà rilasciata una ‘dichiarazione degli apprendimenti’ come previsto dal sistema europeo delle competenze.

Bini Smaghi a Eunomia: “Crisi: servono riforme, non se ne esce solo tassando”

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“Le riforme strutturali dovranno essere la priorità per il nuovo governo. Non si può uscire dalla crisi solo tassando”.

Lo afferma il presidente di Snam e della Fondazione Palazzo Strozzi Lorenzo Bini Smaghi, salito in cattedra a Eunomia Master 2013, il corso di alta formazione organizzato dall’associazione Eunomia che si è aperto oggi a Settignano (Firenze). “La moneta e la finanza” il tema della lezione coordinata dal professore di Diritto pubblico all’Università di Firenze Pier Francesco Lotito.

“L’Italia – afferma Bini Smaghi – è tra i Paesi europei che negli anni hanno scelto di rimandare le riforme. E questo ha comportato crescita zero, perdita di competitività e aumento del debito pubblico”. I provvedimenti per rispondere alla crisi, prosegue il presidente Snam, “sono stati presi solo quando eravamo già sull’orlo del precipizio. Abbiamo sempre aspettato l’ultimo minuto, quando l’opinione pubblica era terrorizzata e i mercati finanziari stavano per chiudere la porta”.

Ma nell’emergenza, secondo Bini Smaghi, “si prendono misure sbagliate, che spesso coincidono con l’aumento delle tasse”. Il nuovo esecutivo, prosegue il presidente di Snam Rete Gas, “dovrà dare risposte strutturali alla crisi, imparando a copiare dai Paesi esteri: non si può uscire dalla crisi solo tassando”. L’obiettivo principale dovrà essere la creazione di lavoro.

“Dobbiamo mettere le imprese in condizione di investire e di essere competitive – spiega – intervenendo sulla burocrazia, sui tempi della giustizia, su un mercato del lavoro troppo rigido. Anche senza essere tutti d’accordo, la concertazione oggi non funziona più”.

Su il sipario su Eunomia master. Fabbrini: “Più Europa per uscire dalla crisi”

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“Più Europa per uscire dalla crisi”. Lo afferma Sergio Fabbrini, direttore della School of Government “Guido Carli” di Roma, intervenendo alla lezione inaugurale di Eunomia Master 2013, il corso di alta formazione politica organizzato dall’associazione Eunomia, che si è aperto oggi a Villa Morghen a Settignano (Firenze).

 

Fabbrini è intervenuto alla lezione “Federalismo o sovranità nazionale” insieme a Biagio De Giovanni, professore emerito di Filosofia politica dell’Università di Napoli “L’Orientale”, e al presidente di Eunomia Enzo Cheli. Al centro della discussione, il rapporto con l’Europa e la delicata fase politica del nostro Paese. “Spero che i cittadini – spiega Fabbrini – si rendano conto che l’Italia al di fuori dell’Europa non ha futuro e che il ritorno alla nostra moneta ci condannerebbe a una marginalità nel contesto internazionale”.

Per questo il professore auspica che alle prossime elezioni politiche “prevalgano le forze che si riconoscono in un’ integrazione italiana sempre più accentuata all’interno dell’Europa, una classe politica responsabile che non faccia riferimento ai mal di pancia e agli umori dei cittadini, ma che riesca a spiegare che oggi è sì complicato governare, ma anche che occorre saper governare”. Non una “maestra cattiva che dà i compiti a casa”, ma un’arena “con tanti vincoli ma anche tante opportunità” è l’Europa secondo il docente della Luiss. “Bisogna però avere l’intelligenza per poter individuare queste opportunità e mi pare che oggi il Pdl non abbia questa comprensione né le competenze per farlo”, aggiunge.

Quanto alla crisi economica che sta investendo il nostro Paese e i provvedimenti che si imporranno all’attenzione del nuovo esecutivo: “E’ importante – secondo Fabbrini – che anche in campagna elettorale i leader responsabili che oggi si collocano, mi pare, sul centro e sul centrosinistra, diano segnali di disponibilità, fiducia e lealtà reciproca. Il modo in cui si condurrà questa campagna elettorale – prosegue – determinerà come si formerà il governo, non solo chi formerà il nuovo governo”.

L’Italia, conclude il direttore della Scuola di Governo, “deve dare un messaggio di stabilità e di tranquillità. Se non ci riusciamo, la speculazione finanziaria riprenderebbe di nuovo in modo impetuoso. E questa volta non credo che la Banca centrale europea sarebbe disposta ad aiutarci”.

F-light: Firenze si illumina di nuovo

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La magia delle luci torna a illuminare i monumenti cittadini.

Nell’ambito del progetto F-light – Firenze Light Festival 2012, a cura del Comune in partenariato con Silfi spa, le aziende Livelux e Atlas, a partire da domani, per quattro sabati consecutivi, valorizzeranno alcuni particolari dei monumenti cittadini più celebri col progetto “Tracce di luce su tracce di storia”.

Attraverso interventi di light design verranno messi in “luce” segni, tratti e dettagli, offrendo così un inedito intreccio tra testimonianze storiche e giochi di illuminazione.

Per valorizzare il progetto saranno realizzati, a cura dell’associazione Museo dei ragazzi, quattro percorsi guidati in città (domani, il 26 gennaio, il 2 e 9 febbraio alle 17.30), ai quali potranno partecipare tutti, grandi e piccini a partire da 10 anni: sarà possibile ammirare, ad esempio, il ritratto di Michelangelo sulla facciata di Palazzo Vecchio (vedi foto in allegato), la testa romana sul paramento di Santa Maria Maggiore o il Diavolino di Giambologna su Palazzo Vecchietti (vedi foto in allegato). Presenze curiose che, viste sotto la “luce giusta”, restituiscono a Firenze parte della sua storia.

Per partecipare al percorso guidato serve la prenotazione. La partecipazione ha un costo di 2 euro a persona e consente, prima della partenza, l’accesso alla sezione museale “Tracce di Firenze. Palazzo Vecchio racconta la città”.

Niente più neve ma molto ghiaccio. La Protezione civile: “Prudenza alla guida”

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Addio neve. Chi non ne voleva nemmeno sentir parlare può tirare un sospiro di sollievo, chi invece desiderava una romantica spruzzatina sulla città del giglio rimarrà deluso. Sì, perché la neve che ha imbiancato a bassa quota gran parte della Toscana star per dileguarsi e a Firenze non farà nemmeno capolino.

Ma, bando ai romanticismi, la Protezione civile avverte che in tutta la provincia di Firenze, c’è soprattutto pericolo per il ghiaccio che si sta sviluppando a causa delle basse temperature e invita gli automobilisti alla massima cautela soprattutto nelle zone del Casentino e sui versanti orientali dell’Appennino.

Oltre ad essere obbligatorio, è vivamente consigliato l’utilizzo dell’equipaggiamento da neve, ovvero ruote termiche e catene nei punti più critici. Le poche nevicate ancora in corso, di debole entità, si ridurranno ulteriormente, per poi cessare alla fine della mattinata.

FINO A IERI: Nevicate fino a bassa quota

IN MONTAGNA: La nevicata all’Abetone