Dopo il tran tran dell’apertura, l’affluenza alla kermesse fiorentina sembra stabilizzarsi, con i visitatori a zonzo per i padiglioni e i curiosi in attesa che comincino gli eventi in programma per questa edizione.
OSPITI SPECIALI. Due gli ospiti d’onore davvero attesissimi, fuori dalla Fortezza. Il primo è senza dubbio il fiorentinissimo Ermanno Scervino, che domani sera farà sfilare la sua collezione autunno-inverno nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Dopo la performance di Stefano Ricci, che lo scorso giugno scelse come location per la sua presentazione la Galleria degli Uffizi, stavolta la masion con sede a Bagno a Ripoli – che veste anche il sindaco Renzi e sua moglie Agnese – ha chiesto ed ottenuto di sfilare nel salone più prestigioso della fiorentinità, lo stesso in cui si è a lungo cercato la Battaglia di Anghiari dipinta da Leonardo da Vinci. C’è da aspettarsi una serata molto speciale, tutta lustrini e svolazzii, durante la quale Scervino presenterà non solo la collezione uomo, ma anche la precollezione donna.
AL MERCATO. Altro ospite d’eccezione è certamente Kenzo, casa di moda francese che per la prima volta presenta in anteprima una collezione nella città del giglio. L’appuntamento con Kenzo è fissato per giovedì pomeriggio e sarà in quell’occasione che i due giovani stilisti – per metà asiatici e per metà statunitensi – mostreranno le loro creazioni in una location molto inusuale, il mercato di San Lorenzo.
MELTING POT. Oltre a Kenzo e Scervino, una pioggia di ospiti in arrivo da mezzo mondo, pronti a dare spazio ad una moda che è innanzitutto melting pot. Dal marchio franco-nipponico Maison Kitsunè al giapponese White Monutaneireeng fino allo svedese Erik Bierkesjo che sfila nelle belle stanze di Villa Favard, dove ha sede il Polimoda, istituto che lo stilista ha frequentato prima di approdare sulle passerelle internazionali.
FESTE. E per i comuni mortali? C’è una pioggia di cocktail e festicciole disseminate per il centro della città e non solo, qualcuna molto esclusiva e altre più abbordabili. Ma attenzione, senza invito non si entra da nessuna parte.