domenica, 25 Maggio 2025
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Aiuto per gli stranieri, in prefettura arrivano i mediatori culturali

In arrivo a Firenze dieci traduttori madrelingua: aiuteranno gli stranieri a comprendere la complessa macchina burocratica italiana.

NUOVI ARRIVI. È il nuovo progetto della prefettura fiorentina e approvato dall’Ministero dell’Interno: dieci mediatori culturali in dieci lingue diverse saranno operativi per nove mesi allo sportello unico per l’immigrazione della prefettura. Si tratta di interpreti nelle lingue maggiormente utilizzate nei contatti con i cittadini extra-UE: cinese, arabo, albanese, indiano, cingalese, filippino, bangla, russo, urdu e spagnolo. I madrelingua aiuteranno gli stranieri non solo a tradurre ma anche a comprendere gli adempimenti e il funzionamento della pubblica amministrazione. 

L’OBIETTIVO. L’obiettivo è quello di fornire un servizio sempre più efficace agli immigrati: il mediatore supporterà infatti il lavoro degli operatori, anche tramite telefono, in tutte quelle attività di competenza dello sportello, come i decreti-flussi, i ricongiungimenti familiari, la sottoscrizione degli “accordi di integrazione” (cosiddetti “permessi a punti”), i test di conoscenza della lingua italiana. 

IL FINANZIAMENTO. Il progetto è finanziato dal fondo europeo per l’integrazione, nell’ambito del programma generale “Solidarietà e gestione dei flussi migratori”. L’Unione Europea ha deciso di finanziare questo progetto ritenendolo uno dei più validi per  migliorare gli interventi locali di inclusione sociale dei cittadini stranieri. A tal proposito il prefetto Varratta ha detto: “Sono molto soddisfatto che il nostro progetto sia stato selezionato. È la prima volta che le Prefetture possono partecipare direttamente a  questo programma europeo di integrazione. I mediatori svolgono una funzione indispensabile: aiutano a comunicare in modo chiaro e semplice e a far comprendere meglio come si muove la complessa macchina burocratica”.

I volti dei disabili dell’Oda in giro per la Toscana

Le fotografie dei disabili della fondazione fiorentina faranno il giro della Toscana.

LA MOSTRA. Era stata allestita nella galleria delle Carrozze di palazzo Medici la mostra fotografica “Ri-abilità, 40 anni di cammino dell’Oda” per festeggiare i quarant’anni della fondazione, ed ha avuto un grande successo. Gli scatti ritraggono la vita dei disabili e la gente ha apprezzato molto il lavoro dei due fotografi Chiara Benelli e Silvano Silvia: una pioggia di mail, tante belle parole lasciate sul registro dei visitatori e nuovi amici che si sono avvicinati all’Oda. Per questo si è deciso di replicare.

IN GIRO PER LA TOSCANA. Adesso però ad ospitare la mostra fotografica non sarà una sola città, bensì tutta la regione. Dopo il successo registrato nella galleria, infatti, l’esposizione si prepara a fare il giro della Toscana. La fondazione infatti sta preparando una vera e propria mostra itinerante che girerà tutta la regione per promuovere in tutto i territorio il concetto di “ri-abilità”, che dà il titolo alla mostra e racconta di un lungo lavoro capace di portare a grandi risultati. Come vincere un’ olimpiade speciale e portare a casa tante medaglie, come imparare a immergersi come i sub veri, come pitturare dal vivo nei giardini di Boboli o recitare su un palcoscenico.

Alcuni scatti: L’Oda festeggia quarant’anni. Con una mostra fotografica / FOTO

Renzi, ieri tappa toscana. Con ”risposta” a L’Unità

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Giornata toscana, quella di ieri, per il “candidato” Matteo Renzi.

GIORNATA TOSCANA. Ieri il sindaco di Firenze ha fatto tappa a Marina di Carrara, Pisa ed Empoli nell’ambito del tour in vista delle primarie del centrosinistra che lo sta portando in lungo e in largo per l’Italia.

LE PROSSIME TAPPE. Così, il contachilometri del camper con cui Renzi sta viaggiando per il Paese è salito a più di 11.200 chilometri. Le prossime tappe saranno quelle di Castenaso (Bologna) il 18 ottobre. Poi, domenica 21, sarà la volta di Torin9, Alessandria, Novara e Alba.

L’UNITA’. La giornata di ieri, però, è stata caratterizzata soprattutto dalla polemica con L’Unità. “Oggi l’Unità – quotidiano del mio partito – sostiene in prima pagina che io sia autore di una proposta fascistoide. E con stile e sobrietà mi giudica volgare, rozzo, populista, suicida, cinico, arrampicatore, brutale. Tutto in un solo articolo. Ho molto apprezzato che non ci sia alcun riferimento alle mie evidenti responsabilità nella creazione del buco dell’ozono…”: questo quanto scritto ieri da Renzi su Facebook.

Il viadotto dell’Indiano chiude di notte

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Lavori di risanamento sul viadotto dell’Indiano, chiusura notturna della carreggiata verso Scandicci.

L’INTERVENTO. Da lunedì 22 a giovedì 25 ottobre, nella fascia oraria 21-6, sono infatti in programma lavori di risanamento della carreggiata sul viadotto in direzione Scandicci.

VIABILITA’. Per effettuare l’intervento scatteranno divieti di transito nella carreggiata in direzione Scandicci tra i raccordi in ingresso lato via Pistoiese e lato viale degli Astronauti compresi, e il raccordo lato via dell’Argingrosso escluso. In alternativa – viene spiegato – sarà possibile utilizzare Ponte alla Vittoria.

Roberta Ragusa, questa sera novità in tv?

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Un’altra sera incollati alla tv, un’altra sera a cercare di capire che fine possa avere fatto Roberta Ragusa.

NOVE MESI. Sono ormai passati più di nove mesi dalla scomparsa della donna, di cui non si sa più niente dalla notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi, quando Roberta è sparita dalla sua abitazione. Poi più niente, nonostante i nove mesi di indagini e ricerche.

IN CERCA DELLA VERITA’. Quel che è certo – in un caso in cui di certezze non ce ne sono – è che coloro che la stanno cercando, gli amici e i conoscenti di Roberta, nonostante tutto non ne vogliono sapere di arrendersi. L’hanno ripetuto mille volte: non si fermeranno finché sul caso non verrà fatta piena luce, finché la verità non verrà a galla. Una verità temuta da molti – la paura è che la donna possa essere stata uccisa e il corpo nascosto chissà dove – ma che viene incessantemente chiesto di scoprire. E l’hanno ripetuto soprattutto attraverso internet, con Facebook che è ormai diventato lo strumento utilizzato dalle persone che la stanno cercando per comunicare tra loro, per scambiarsi informazioni, novità (quando ci sono) e commenti.

IN TELEVISIONE. Anche per questo, gli occhi di tutti questa sera saranno nuovamente puntati sulla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”, dove si dovrebbe tornare a parlare della vicenda di Roberta. Coloro che la stanno cercando sperano che possano emergere nuovi elementi, novità in grado di indirizzare finalmente le indagini verso la verità. E’ proprio sulle televisioni, sui media nazionali, che amici e conoscenti della donna scomparsa hanno riposto le loro speranze: l’obiettivo è quello di evitare che il caso finisca nel dimenticatoio, che venga inghiottito nel silenzio. E questa sera la speranza si rinnoverà ancora, sperando di fare anche solo un passo avanti verso la verità.

Arrivederci Nazionali, torna la Serie A. I viola verso il Chievo, ecco come

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Arrivederci Nazionali, torna la Serie A.

VERSO IL CHIEVO. Si è chiusa la parentesi dedicata alle selezioni nazionali, e ora è già tempo di concentrarsi sul campionato. Che riparte da dove l’avevamo lasciato, ovvero dalla vittoria dei viola sul Bologna. Domenica la Fiorentina sarà di scena a Verona contro il Chievo (fischio d’inizio “canonico” alle 15): Montella è già al lavoro per preparare al meglio l’appuntamento, con il tirono dei nazionali che nei giorni scorsi avevano lasciato Firenze per unirsi alle rispettive selezioni.

LA SQUADRA. Ieri i gigliati hanno svolto al Centro Sportivo la prima seduta in vista della sfida contro il Chievo di Corini: sotto la guida di mister Montella – racconta il sito ufficiale della società – i viola hanno dedicato la prima parte dell’allenamento al potenziamento muscolare, poi la squadra si è trasferita sul campo per svolgere la fase atletica ed il possesso palla. Pizarro si è allenato col gruppo, prenotando così una maglia da titolare contro il Chievo.

IL PROGRAMMA. Oggi è in programma un altro allenamento per i viola, alle 15,30 a porte chiuse. Domani gli uomini di Montella si alleneranno al mattino, così come venerdì. Sabato sgambata nel primo pomeriggio, poi partenza per Verona: torna la Serie A, e l’obiettivo è ripartire con il piede giusto.

Che carattere, Italia. Prandelli: ”Ottimo calcio e grande spirito: complimenti”

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Tutti a casa soddisfatti. Archiviata la pratica Danimarca (battuta 3-1 con le reti di Montolivo, De Rossi e Balotelli, nonostante tutto il secondo tempo giocato in inferiorità numerica per l’espulsione di Osvaldo – altro ex viola – dopo appena 16 secondi), il Brasile sembra ora più vicino. Ma la strada da fare è ancora lunga, e Prandelli questo lo sa bene.

PRANDELLI. “Abbiamo trovato qualche difficoltà iniziale – ha ammesso il Ct parlando della partita di ieri, come riportato dal sito della Figc – loro palleggiavano molto bassi e noi non aspettavamo il passaggio. Poi abbiamo giocato un ottimo calcio, abbiamo meritato i due gol e preso nel finale di tempo una rete che poteva complicarci la gara. Con un uomo in meno abbiamo speso molto, ma non abbiamo rischiato quasi nulla. Ho visto un grande spirito, in dieci abbiamo lottato con ordine e determinazione. E per questo devo fare i complimenti ai ragazzi”. “Siamo un po’ più sereni – ha aggiunto Prandelli riferendosi al cammino verso i Mondiali del 2014 – ma dobbiamo migliorare tanto. Balotelli? Deve giocare così, sulla generosità. E poi ha qualità incredibili”.

BALOTELLI. E’ stato proprio Balotelli, nel suo ex stadio, uno dei protagonisti indiscussi della serata: una rete, lo zampino nel gol di Montolivo e una prestazione da leader, soprattutto nel secondo tempo, quando si è trovato a dover fronteggiare da solo tutta la difesa danese. “Speravo di vincere questa partita – ha detto l’attaccante – siamo andati in vantaggio e la gara poi si è un po’ complicata. Il mio gol è stato d’istinto, ho solo cercato di anticipare il portiere ed è stata una rete importante. Per giocare queste partite bisogna avere grandi compagni, mi sento molto importante per l’Italia così come tutti i miei compagni”. “Questo stadio è il più bello di tutti, dà più emozione di tutti – ha aggiunto – Negli stadi inglesi c’è un’atmosfera differente, ma il Meazza è bellissimo. Sia con la Nazionale che con il City mi sono sempre impegnato e sto migliorando tanto, questa umiltà ce l’ho da un po’ e posso continuare ad averla”. E, se questi sono i risultati, è quello che spera tutta l’Italia.

Mare mosso, salva i tre figli e muore annegato

Muore annegato per salvare tre dei suoi cinque figli.

IL SALVATAGGIO. I figli di un uomo svizzero di quarantadue anni stavano facendo il bagno a Rimigliano, in provincia di Livorno. Il mare però era molto agitato: quando il padre ha visto che tre dei suoi cinque figli aveva difficoltà a nuotare nelle acque mosse, si è lanciato subito a salvarli. Ma la vicenda purtroppo non ha un lieto fine.

LA MORTE. Ieri pomeriggio, infatti, l’uomo, dopo aver salvato i suoi figli, è morto, probabilmente a seguito di un annegamento dovuto da un malore.

Meningite in nave, morto un membro dell’equipaggio

Si ammala di meningite mentre lavora in una nave da crociera e muore all’ospedale.

LA MORTE. Il decesso è avvenuto ieri sera nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Livorno: Ermandiasa I Gede, l’indonesiano di trentadue anni che domenica 7 ottobre era sceso dalla nave da crociera perché affetto da meningite. Nonostante i numerosi interventi compiuti in questa settimana per salvarlo, la Usl di Livorno fa sapere che l’uomo è morto per un choc settico.

GLI ALTRI CASI. Insieme ad Ermandiasa sono scesi altri tre persone affette da meningite meningococcica. La Usl livornese a tal proposito ha dichiarato: “L’uomo, il primo dei quattro casi riscontrati a bordo della ‘Msc Orchestra’ è sicuramente il più grave”. Rimangono però ancora allarmanti le condizioni di un altro membro dell’equipaggio.

Leggi anche:  Meningite in nave, un uomo in pericolo di vita

Concordia, continua l’udienza. Perito: ”L’urto era evitabile”

Al via la seconda giornata dell’udienza sul naufragio della Concordia.

LA SECONDA GIORNATA. Oggi la seconda giornata dell’udienza per l’incidente probatorio della scatola nera della nave Costa Concordia naufragata al largo dell’isola del Giglio il 13 gennaio scorso. Presente anche oggi in aula l’ex comandante Francesco Schettino. È arrivato puntuale alle 9 al teatro Moderno di Grosseto, in abito grigio ed è passato attraverso l’ingresso secondario. Ha salutato con un gesto della mano gli operatori delle tv appostati nelle case vicine. Sono entrati dallo stesso ingresso anche i pm della procura di Grosseto e i periti, tra cui l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. L’ingresso secondario verrà usato per tutta l’udienza così da evitare l’assalto delle telecamere posizionate all’ingresso principale. Oggi saranno sentiti consulenti ed esperti per l’esame dei dati emersi dall’analisi della scatola nera. Domani invece sarà il momento dei carabinieri del Ris per l’ascolto delle registrazioni audio della plancia di comando al momento della tragedia. Dopo la giornata di domani potranno prendere la parola le diverse parti.

”URTO EVITABILE”. Lo ha dichiarato l’ammiraglio Cavo Dragone: prima dell’urto contro gli scogli del Giglio per la nave “c’erano ampi spazi e tantissima acqua e tempo per accostare e portarsi fuori dal pericolo”, mentre ”la manovra dopo l’urto fu assolutamente fortuita perché la nave era senza controllo”. L’ammiraglio ha così risposto ad alcuni chiarimenti richiesti dal gip Valeria Montesarchio sulle condizioni di manovrabilità della nave e la possibile distanza di arresto nel momento dell’incidente.

L’ANALISI IN 3D. Oggi l’udienza è ripartita con una dettagliata analisi tridimensionale della falla che si aprì sul fianco sinistro della Costa Concordia. Dopo l’urto, la nave strisciò violentemente contro le rocce e la fiancata si aprì per alcune decine di metri causando il repentino allagamento dei locali e quindi provocando l’inclinazione e il conseguente semiaffondamento della Concordia. La definizione del danno è considerato uno dei punti di partenza per la discussione sulle altre criticità determinatesi nell’emergenza, fra cui la valutazione fatta dalla plancia di comando sul danno subito e i tempi di reazione dell’equipaggio a bordo e, conseguentemente, degli ordini di abbandono della nave e dei soccorsi.

L’ECOSCANDAGLIO. Secondo quanto emerso, nelle due ore precedenti alla collisione con gli scogli de Le Scole all’isola del Giglio, sulla nave era disattivato il sistema di ecoscandaglio, che serve a conoscere in tempo reale la profondità e le condizioni del fondale marino su cui si muovono le imbarcazioni. Lo ha affermato l’avvocato Alessandro Lecci, legale del Comune del Giglio. ”I periti del tribunale hanno accertato che dalle 19.45 fino alle 21.48 l’ecoscandaglio della nave era spento”, ha detto l’avvocato, rivelando un passaggio dell’udienza di ieri. La collisione avvenne alle 21.45 del 13 gennaio.

I RISARCIMENTI. Oggi, durante la seconda giornata dell’udienza, Costa Crociere ha fatto sapere che circa il 67% dei passegeri, che si trovavano a bordo della Concordia, ha accettato i risarcimenti proposti dalla Costa. Questo risarcimento ammonta a circa quattordicimila euro per ogni naufrago. Il 23% dei passeggeri è invece ancora in trattiva e il restante 10% vuole perseguire le vie giudiziare per vedersi riconosciuto un risarcimento di gran lunga maggiore a quello proposto.

IERI. “Andrò a Grosseto per metterci la faccia e vedere chi in questi mesi dice certe cose di me”:  aveva annunciato l’ex comandante Schettino qualche giorno fa e così ha fatto. Ieri l’udienza è durata sette ore, con una pausa di mezz’ora per il pranzo, preceduta da un’ora e mezzo di camera di consiglio del giudice Montesarchio. La camera è servita per esaminare le richieste e le eccezioni fatte dai legali, che sono state tutte rifiutate. Solo nel pomeriggio il collegio dei periti del gip ha potuto cominciare a illustrare il lavoro sulla scatola nera esaminando le conclusioni della perizia. Il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, ha definito in serata  “tranquillo” l’atteggiamento di Schettino durante l’udienza di oggi. Il procuratore con i suoi pm inchioda il comandante al massimo della responsabilità del disastro.

LA RICHIESTA DI SCHETTINO. Tra le richieste fatte dai vari legali la più eclatante è stata dell’avvocato Bruno Leporatti, difensore di Schettino: voleva che l’incidente probatorio fosse esteso al timoniere indonesiano che – visti gli audio-video della scatola nera della nave – non capì l’ordine di Schettino di virare a destra, e girò a sinistra. Il timoniere è indagato dalla procura di Grosseto da agosto ma, ha spiegato Verusio in serata, “non sembra necessario farlo partecipare all’incidente probatorio perché quando ha sbagliato a capire l’ordine di Schettino, ormai la nave era già sullo scoglio”.

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