sabato, 16 Agosto 2025
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Caso Ragusa, tre telefonate tra il marito e l’amante nella notte della scomparsa

Sarebbero tre, e non due, le telefonate tra il marito di Roberta Ragusa, e l’amante 28enne, Sara Calzolaio nella notte della scomparsa.

LE TELEFONATE. A cinque mesi (e un giorno) dalla scomparsa di Roberta Ragusa, emergono nuovi interessanti elementi nella vicenda misteriosa che ha sconvolto Gello. Secondo quanto emerge da alcuni fonti investigative, non furono due ma tre le telefonate tra il marito di Roberta, Antonio Logli, e la sua amante 28enne, Sara Calzolaio, nella notte della scomparsa. Mentre le prime due conversazioni furono lunghe, l’ultima fu molto breve, come se qualcuno l’avesse interrotta. Se fosse caduta la linea, viene da pensare, uno dei due avrebbe richiamato l’altro. Invece, dopo la terza telefonata, nessuno ha chiamato più l’altro. Inoltre, quest’ultima comunicazione, risale a poco dopo la mezzanotte, fatto del tutto sospetto in quanto Logli ha sempre dichiarato con fermezza, di essere andato a letto prima.

ROBERTA. Gli inquirenti non escludono, in base ai dati emersi, che quella conversazione possa essere stata interrotta da Roberta. Lei sapeva che il marito aveva una relazione con un’altra donna, ma non era a conoscenza dell’identità. Soprattutto, non sospettava che fosse Sara Calzolaio, la 28enne ex babysitter dei suoi figli, Alessia e Daniele, e segretaria dell’autoscuola Logli. Tornando alla telefonata breve e forse interrotta da un fattore ”disturbante”, torna alla mente quella lista della spesa che Roberta stava scrivendo la sera prima di scomparire. Nella lista, incompleta, si nota un cambiamento rapido e brusco di scrittura, come se fosse tornata a scriverla di corsa, dopo essere stata distratta da qualcosa. Forse è in quel momento che Roberta ha lasciato il foglietto e la penna per andare ad ascoltare la telefonata del marito. Lui potrebbe essersi accorto della sua presenza, chiudendo la comunicazione. E Roberta, di tutta fretta, è tornata alla sua lista della spesa. E poi?.

L’INDAGATO. Antonio Logli resta l’unico indagato per omicidio volontario, ma finora non sono emersi elementi a suo carico. Intanto, dopo le rivelazioni contenute nel dossier consegnato in magistratura e redatto dai consulenti dell’Associazione per Roberta, la criminologa Imma Giuliani, lo psicologo Fabrizio Mignacca e gli avvocati Giuseppe Di Biasi e Carmen Stizzo, in cui si indica un luogo in cui potrebbe essere stato nascosto il cadavere, verranno eseguiti i primi accertamenti nel cimitero di Gello (luogo contenuto nel dossier).

SOPRALLUOGHI. Sarebbero molti gli elementi ritenuti interessanti dal magistrato che avrebbe già dato le prime disposizioni per fare accertamenti nel cimitero, negli altri luoghi indicati nelle carte e anche su alcuni reperti trovati. Si parla di un terreno intatto prima della scomparsa della donna e poi mutato nella morfologia ”come se qualcuno avesse scavato”. Su questo terreno sono stati rinvenuti alcuni indumenti che adesso sono al vaglio degli investigatori. I primi accertamenti sono già iniziati e saranno anche ascoltati i testimoni indicati nel dossier.

LA MANIFESTAZIONE. Ieri sera a Gello, un centinaio di persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Cinzia Guidi per tenere alta l’attenzione sul caso Ragusa. ”Roberta sei nei nostri cuori. Vogliamo giustizia” questo, il manifesto di alcuni membri del gruppo Facebook ”Roberta Ragusa – Dove sei?” esposto insieme agli altri, durante il corteo. cento persone che si sono riunite, tra conoscenti e non, nel solo nome di Roberta Ragusa, desiderosi di ottenere la verità ma soprattutto di mantenere alta l’attenzione su una vicenda che si fa, ogni giorno che passa, sempre più misteriosa. Tra i partecipanti, gli abitanti di Gello, le amiche di Roberta, le ragazze che la sostengono ”virtualmente” e le sue cugine Giovanna e Sonia Alpini. Ma erano assenti, questa volta, i suoceri, il marito e i due figli, Alessia e Daniele.


Il luogo: Roberta Ragusa, spuntano nuovi indizi. ”Cercate nel cimitero”

La manifestazione: Grande attesa per la manifestazione di domani

Concerto di Madonna, scattano i divieti. Stop all’acol e strade chiuse

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Come per il concerto di domenica scorsa di Bruce Springsteen, anche per Madonna scatta il divieto di vendere alcolici e consumare bevande in vetro e in lattina nell’area dello Stadio. Ecco il punto della situazione.

LA RIUNIONE. E’ quanto ha deciso ieri mattina in Prefettura, il Comando provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Luigi Varratta, riunitosi a palazzo Medici Riccardi. All’incontro hanno partecipato il questore Giuseppe Zonno i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Emanuele Saltalamacchia e Gaetano Mastropierro, il vice sindaco Dario Nardella e il comandante della polizia Municipale Antonella Manzione.

STOP ALL’ALCOL. Il punto della situazione è stato fatto alla luce anche delle problematiche emerse al concerto di domenica scorsa di Bruce Springsteen, legate al consumo di bevande all’interno dello stadio e il divieto di commercio ambulante nella zona dello Stadio. Per questo è stato stabilito dal Comitato, d’intesa con il comune, di confermare le misure dell’ordinanza antialcol anche per il concerto di sabato 16 di Madonna. Dalle ore 12 scatterà il divieto di vendita, anche da asporto, di alcolici di qualunque gradazione e di ogni altra bevanda in vetro o in lattina, in zona Stadio. All’interno dell’impianto sportivo la somministrazione sarà effettuata solo in bicchieri di plastica.

VENDITORI AMBULANTI. E’ stato poi deciso di consentire la presenza, nell’area adiacente allo Stadio, dei venditori ambulanti autorizzati. Gli uffici comunali stanno definendo la collocazione. “Abbiamo cercato di assecondare gli interessi di tutti – ha detto il prefetto Luigi Varratta al termine della riunione – tenendo conto delle esigenze di ordine e sicurezza pubblica, di viabilità e anche quelle degli ambulanti di non vedersi penalizzata l’attività da questi eventi”.

STRADE. I provvedimenti sulle strade della zona dello stadio, riprendono in sostanza, lo stesso pacchetto di divieti già in vigore per il concerto di Bruce Springsteen di domenica scorsa, con l’aggiunta di un senso unico in via della Chimera per riservare una area di sosta ai tir impegnati nel trasporto delle attrezzature per il concerto. In pratica la zona intorno allo stadio, compresi i viali Paoli, Fanti e Mille (ultimo tratto), sarà chiusa alla circolazione dei mezzi privati con deroghe per i veicoli dei disabili, motocicli e ciclomotori.

ECCO IL DETTAGLIO.

VENERDI’ 15. Oltre ai divieti di sosta in viale Paoli (su tutta l’area del controviale lato Mandela compresa tra viale Fanti lato Cialdini e viale Fanti lato viale dei Mille esclusi), viale Nervi (tutta l’area compresi i controviali) e via della Chimera (parcheggio Stazione Rovezzano) già in vigore (con deroga per il transito e la sosta dei bus turistici autorizzati), dalla mattinata di domani venerdì 15 giugno scatteranno ulteriori provvedimenti in viale Paoli: ovvero dalle 8 divieti di sosta con rimozione forzata sul controviale lato campini (tratto viale Nervi-viale Fanti esclusi), divieti che rimarranno in vigore anche questi fino al 19 giugno. Dalle 9 inoltre si aggiungerà un divieto di transito su tutto il viale compreso il controviale lato Campini.

SABATO 16. Passando alla giornata del concerto, ovvero sabato 15 giugno, il primo provvedimento scatterà alle 7 e riguarda viale Fanti dove verrà istituito un divieto di sosta nei tratti tra largo Gennarelli e via Volturno (su ambo i lati compreso il controviale) e tra via Volturno e viale Calatafimi (solo lato abitazioni compreso il controviale).

ORE 9. Alle 9 entrerà in vigore un’altra tranche di provvedimenti iniziando da divieto di transito in viale Fanti nel tratto fra viale dei Mille e via Volturno. Previsti invece divieti di sosta in via Mannelli (nel tratto tra via Lapini e il fronte del numero civico 55 dal lato della ferrovia con deroga per i taxi in servizio per il concerto). Ancora divieti di sosta in viale Fanti, via Dupré e via Mameli per l’istituzione di parcheggi straordinari per i veicoli a servizio dei disabili. Saranno invece individuate in via San Gervasio (tra via Mameli e via Carnesecchi) e in viale Paoli (sul controviale lato Mandela) le aree per la sosta di ciclomotori e motocicli con conseguente istituzione di un divieto di sosta per gli altri veicoli. Divieto di sosta con rimozione invece in largo Gennarelli.

ORE 11. Alle 11 sarà la volta di un’ulteriore serie di provvedimenti. Ovvero i divieti di transito in viale Fanti (nel tratto largo Gennarelli-via Volturno), viale dei Mille (tratto via Marconi-viale Fanti), via Duprè (tra viale Fanti e via Frusa), via Mameli (tratto viale Fanti-via Frusa), via Carnesecchi (fra viale Fanti e via San Gervasio), via Volturno. In deroga ai divieti potranno circolare, con deroghe, oltre che per i mezzi interessati alla manifestazioni e quelli di soccorso e di polizia, i veicoli a servizio dei disabili diretti agli spazi loro assegnati, i mezzi Ataf (con sosta in viale Paolo fronte campini), biciclette, ciclomotori e motocicli diretti agli spazi sosta loro destinati.

ORE 12. Da mezzogiorno previsti inoltre divieti di sosta in via dei Sette Santi: il tratto tra via Duprè e viale dei Mille (lato numero civici dispari) sarà infatti riservato ai mezzi Ataf. Infine, 15 minuti prima dell’inizio del concerto, saranno istituiti gli ultimi due provvedimenti: il senso unico verso via Masaccio in via degli Artisti con chiusura della corsia preferenziale e il divieto di transito in via Mannelli (alla confluenza con piazza Vasari) sulla direttrice Ponte al Pino.

VIA DELLA CHIMERA. Per quanto riguarda infine il provvedimento relativo a via della Chimera, dalle 20 di domani venerdì 15 giugno il tratto da via della Loggetta allo Stradone di Rovezzano diventerà a senso unico in uscita città. Inoltre sarà istituito un divieto di transito in via Corrila da via Rocca Tedalda per i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate e più larghi di 2,20 metri.

Il concerto: Countdown per l’arrivo di Madonna: ”C’è solo una regina”Madonna girerà il suo video a Firenze. E la città si prepara ad accoglierlaMadonna mostra il seno ai fan di Istanbul. E a Firenze cresce l’attesa

Costa Concordia, in cinque mesi è sprofondata di quattro metri

Gli esami fonici effettuati sulle registrazioni della scatola nera, hanno dato le prime risposte. Mentre le immagini dei sommozzatori registrate tra gennaio e maggio, mostrano di quanto la nave sia sprofondata.

4 METRI IN CINQUE MESI. Dal 13 gennaio ad oggi (cinque mesi e un giorno) la Costa Concordia sarebbe sprofondata a prua di 4 metri e a poppa di 2 metri. E’ quanto emerge dalle immagini registrate dai sub dei carabinieri di Genova i cui sommozzatori, a gennaio erano entrati a prua per perlustrare la plancia di comando, e per farlo avevano praticato un varco in una vetrata che si trovava a pelo d’acqua. A maggio, i sub sono tornati a ispezionare il relitto, e hanno rilevato come il foro che avevano praticato a gennaio fosse totalmente sommerso. Da alcuni calcoli eseguiti, si troverebbe circa 4 metri sott’acqua. Ma ci sono anche altri elementi che fanno ritenere che la nave della prua è sprofondata di circa 4 metri verso l’abisso. Anche la poppa dello scafo si è mossa di circa 2 metri, e la parte centrale del relitto si è avvicinata alla roccia sottostante di almeno 2 metri. I sub dei carabinieri di Genova hanno ispezionato parti ancora non raggiunte della Concordia, come il Ponte 0, e hanno percorso la zona del transatlantico in cui era situato il casino’. Le immagini mostrano come le alghe abbiano ormai ricoperto mobili e suppellettili rimasti nella nave.

LA SCATOLA NERA. Dagli esami fonici effettuati sulle registrazioni della scatola nera svolti nell’ambito dell’incidente probatorio disposto dal gip, è emerso che la Concordia, la sera del 13 gennaio, urtò ben due volte il fondale dell’Isola del Giglio e non una sola, come dichiarato dal comandante Schettino. Dalle registrazioni, è possibile distinguere due forti boati.

IL RECUPERO. La scatola nera fu recuperata lo scorso 17 gennaio, tre giorni dopo il naufragio, nello stesso giorno in cui furono individuati cinque corpi, portando così a 11 il numero delle vittime. Una volta recuperata la scatola, Schettino dichiarò che lo strumento non registrava da almeno quindici giorni prima dell’incidente. Ma alla fine del mese di gennaio, gli esperti scoprirono che non era rotta. Ad essere fuori uso pare sia solo il back-up del sistema vdr e quindi, la registrazione di bordo non subì danni. Ieri, a distanza di cinque mesi, i primi risultati.

GABRIELLI. E circa i movimenti registrati, Franco Gabrielli, commissario delegato, in una nota afferma ”Dalla metà di aprile ad oggi non sono state registrate accelerazioni apprezzabili e le velocità di spostamento su tutto lo scafo, laddove strumentalmente apprezzabili, sono state estremamente basse, quantificabili mediamente in qualche millimetro al giorno”.

La scatola nera: Salgono a 11 le vittime. Recuperata anche la scatola neraSi aggravano le posizioni di Schettino e Costa. La scatola nera non è rotta Iniziato l’esame della scatola nera. Le risposte, entro 90 giorni

13 gennaio: Cinque mesi dal naufragio. E lo scoglio diventerà un monumento

Tenta il suicidio col gas, la salvano i vigili del fuoco

L’hanno salvata i vigili del fuoco dopo l’allarme lanciato dall’amica che fuori dalla porta di casa sentiva un fortissimo odore di gas.

IL TENTATO SUICIDIO. E ‘ successo ieri a Firenze, dove una trentenne ha tentato il suicidio tappandosi in casa e aprendo i rubinetti del gas. Quando i pompieri sono intervenuti la ragazza era orima di sensi, accasciata sul pavimento e per entrare hanno dovuto tagliare le grate in ferro che proteggevano le finistre dell’appartamento, al primo piano di un condominio.

UNA DELUSIONE AMOROSA. Una delusione amorosa, questo il motivo che avrebbe mosso la donna a tentare il folle gesto. E’ salva solo grazie alla tempestività dell’amica che era passata a trovarla.

Scontro frontale, muore un 38enne

 

Un trentottenne di Livorno è morto questa mattina a bordo della sua auto a seguito di uno scontro frontale con un furgone. L’uomo percorreva una strada controsenso.

LO SCONTRO. Intorno alle 4.30 di questa mattina, un trentottenne livornese è morto a bordo della sua utilitaria nei pressi di Stagno (Livorno) a seguito di uno scontro frontale con un furgone. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe imboccato controsenso uno stretto svincolo della zona industriale a nord di Livorno. L’autista del furgone, un 30enne, non è riuscito ad evitare l’impatto.

I SOCCORSI. Il trentottenne è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco. Sul posto anche i volontari Svs e Misericordia. L’autista del furgone avrebbe riportato una frattura alla gamba.

601 piante di marijuana coltivate in una serra, arrestato un 49enne

Un 49enne di Pietrasanta è stato arrestato dopo che i carabinieri hanno scoperto la sua piantagione di marijuana.

LA SERRA. I carabinieri di Viareggio hanno arrestato Fabrizio Cinquini, un 49enne di Pietrasanta, per coltivazione di marijuana. I militari hanno trovato, nella serra vicino all’abitazione dell’uomo, 601 piante di marijuana altre circa un metro.

I SEMI. Nell’abitazione dell’uomo, sono stati trovati anche 260 grammi di marijuana già essiccata e 11 barattoli contenenti semi delle più svariate qualità. Il tutto è stato sequestrato dai carabinieri.

Blitz antidroga, arrestati tre spacciatori

Il blitz antidroga della polizia, scattato ieri mattina in un appartamento di Firenze, ha portato all’arresto di due uomini e una ragazza.

IL BLITZ. Il blitz antidroga della squadra mobile di Firenze, è scattato ieri mattina dopo aver fermato in strada un cittadino tunisino noto alle forze dell’ordine. Dopo il controllo in strada, gli agenti sono entrati nell’appartamento dell’uomo. Una volta dentro, hanno sorpreso un suo connazionale a confezionare droga.

SEQUESTRI E ARRESTI. La polizia ha sequestrato 54 grammi di eroina già confezionata, oltre a materiale da taglio, 2 bilancine di precisione e 3000 euro in contanti. In manette è finita anche una 24enne trovata nella stessa stanza. Tra gli effetti personali della ragazza, sorella di uno degli arrestati, la polizia ha scoperto alcuni documenti di un ciclomotore rubato parcheggiato in strada. La donna è stata denunciata anche per ricettazione.

Resta chiusa in camerino, sorpresa a rubare abiti

Una ragazza russa è stata arrestata ieri dalla polizia dopo essere stata sorpresa dalla sicurezza a rubare capi d’abbigliamento dal valore di 2700euro in un negozio del centro.

LA SICUREZZA. Una ragazza russa di 19 anni ha attirato l’attenzione della vigilanza per la sua lunga permanenza in camerino. Quando la sicurezza ha aperto la porta, pensando che fosse stata colta da malore, ha scoperto invece che la ragazza stava cercando di rubare 11 capi d’abbigliamento d’alta moda per un valore complessivo di 2700 euro. Su uno sgabello era poggiato un placcatore professionale utilizzato per togliere le placche antitacheggio.

L’ARRESTO. La ragazza è stata poi arrestata dalla polizia. Il tentato furto è stato messo in atto in un negozio in un centro commerciale di piazza della Repubblica.

L’Estate a San Salvi comincia… Passeggiando

In risposta all’affermazione di Giulio Tremonti “Non si mangia con la cultura: siamo in tempi di crisi”, Andrea Camilleri scrisse per la trasmissione televisiva di Fazio-Saviano Vieni via con me, un vero e proprio elenco del perché con la cultura si mangia. Quest’elenco si apriva con la costatazione “Eva quando prese la mela dall’albero e la offrì ad Adamo, fece cultura” e si chiudeva “…dal che si deduce, contrariamente a chi afferma l’opposto, che con la cultura si mangia eccome, talvolta meglio talvolta peggio ma si mangia!”.

LA PASSEGGIATA…DEL BARATTO. I Chille de la balanza riprendono il tema e, memori della lezione dadaista, propongono scherzando ma non troppo un’edizione straordinaria della mitica Passeggiata, con ingresso libero ma con baratto con qualcosa da mangiare o da bere. E’ quasi superfluo segnalare che, appena annunciato, l’evento (chiacchierata/affabulazione di e con Claudio Ascoli che in dodici anni ha già superato le 500 repliche e i 30.000 spettatori) è immediatamente andato esaurito. Singolari le proposte di baratto alimentare con offerte di pizze, vino biologico, paste e sughi appetitosi, cous cous, salsicce, marmellate, cantuccini e tante, ma proprio tante torte.

I DIPINTI DI ANTONIO BRIZZOLARI. Venerdì 15 giugno alle ore 21,30 i Chille sono così pronti a festeggiare e soprattutto a vivere collettivamente, in comunità, questa grande abbuffata, quanto mai beneaugurante in tempo di crisi e di generale disattenzione alla produzione culturale al di là dei grandi eventi. Per “C’era una volta…il manicomio”– questo il titolo della nuova Passeggiata che inaugurerà l’estate sansalvina – l’ingresso è libero, i posti limitatissimi e già esauriti (ma i Chille si inventeranno qualcosa, ne siamo certi!), la prenotazione obbligatoria,segnalando cosa si porterà in baratto! Nell’occasione sarà aperta una esposizione di dipinti di Antonio Brizzolari, il pittore vestito di tutti i colori che dorme a San Salvi ma ama passeggiare per Sant’Ambrogio: la mostra include anche le opere che tanto successo hanno avuto recentemente a Palagio di parte Guelfa.

Notte di dubbi per Prandelli. Alle 18 la sfida decisiva degli azzurri

Due posti per tre. E che tre. Cassano-Balotelli-Di Natale. Sono loro il grande dubbio di Prandelli, quello che scioglierà solo a poche ore dalla partita di questo pomeriggio (ore 18) con la Croazia.

DUBBIO IN ATTACCO. L’ha detto ieri in conferenza stampa, l’ex allenatore viola. Sulla formazione anti-Croazia, sostanzialmente, ha un solo dubbio. Un dubbio che con tutta probabilità riguarda l’attacco. Chi far scendere in campo dal primo minuto? Se inizialmente il ballottaggio sembrava ristretto a due giocatori (Balotelli-Di Natale), ora pare che anche Cassano non sia più certo di una maglia da titolare. Nulla a che vedere con le sue dichiarazioni infelici (poi “ritrattate”) sui gay, ma semplicemente di una valutazione tecnico-tattica.

GARA DECISIVA. Così, “a sorpresa”, Prandelli potrebbe decidere di mandare in campo la coppia Balotelli-Di Natale, con Cassano pronto a subentrare. Vedremo. Mancano ormai poche ore alla partita decisiva per il cammino azzurro in questi Europei, partita in programma alle 18 a Poznan. Partita su cui grava anche la minaccia degli ultras croati, con un gran dispiegamento di forze pronto a intervenire.

PRANDELLI. “La Croazia è una squadra organizzata, che ricerca sempre la profondità e l’ampiezza di gioco – ha detto ieri il ct azzurro in conferenza stampa – una squadra che cambia spesso durante la partita e dà un’intensità incredibile al suo gioco. Per questo dovremo essere concentrati e attenti ai minimi dettagli per tutti i novanta minuti. La gara di domani (oggi, ndr) è più difficile rispetto a quella con la Spagna, perché per certi versi dovremo fare la partita noi”.

POKER DI BALOTELLI. Intanto, in serata, nell’allenamento allo stadio che questo pomeriggio ospiterà la gara, si è disputata una partitella in famiglia: Balotelli ha segnato ben quattro reti. Candidandosi così a un posto da titolare.

La polemica. Cassano: ”Gay nell’Italia? Problemi loro, meglio che stia zitto”

Il personaggio. Dal parrucchiere fiorentino arriva l’acconciatura per gli Europei/LA FOTO