domenica, 17 Agosto 2025
Home Blog Pagina 1915

Libera Terra, raccolta fondi per il reimpianto degli aranci distrutti nel rogo

Per l’ennesima volta l’attività delle cooperative che coltivano le terre sequestrate alle mafie, è stata sabotata. Libera Toscana risponde con decisione ai nuovi roghi nei campi e negli aranceti divampati nelle terre strappate alle mafie: parte la raccolta fondi.

LA RACCOLTA FONDI. Alla luce dei roghi divampati nelle terre sottratte alle mafie e negli aranceti, Libera Toscana reagisce e lo fa chiedendo, con decisione, ai suoi coordinatori provinciali e presidi, di raccogliere fondi da destinare al reimpianto degli aranci bruciati nei giorni scorsi. Con dieci euro si può restituire una pianta alla legalità e alla speranza. Per aderire alla campagna di aiuti in favore delle cooperative di Libera Terra può effettuare un bonifico sul conto conto intestato all’Associazione Ora Legale di Pisa: IBAN: IT 38 N 07601 14000 000003317574. Specificare nella causale: “Un arancio per Belpasso”

IL POTERE DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA. Per l’ennesima volta l’attività delle cooperative che coltivano le terre sequestrate alle mafie è stata gravemente sabotata. Ciò dimostra come il potere della criminalità organizzata sia ancora fortissimo ma tema la reazione della società civile espressa da quest’attività. Una delle cooperative colpite ha molto a che fare con la Toscana: la cooperativa Beppe Montana di Belpasso invia le sue arance ai presidi di Libera a Pisa e nel Valdarno e Scandicci, con distribuzione a cura del Comune, nonché a molti Gruppi di Acquisto Solidale toscani.

Vale la pena vivere in Italia? Dillo con un video, in un minuto

0

Vale la pena restare in Italia o è meglio partire? Italy: love it or leave it?. Dillo con un video di un minuto.

VIDEOMINUTO 2012. Vale ancora la pena vivere in Italia? Oppure, in particolare per i giovani, è meglio lasciarla per paesi più accoglienti? Italy: love it or leave it? E’ questo il titolo che si è dato il concorso legato a Videominuto 2012, il festival internazionale di video da un minuto, giunto alla sua ventesima edizione.

PRECARIETA’. “La precarietà dei nostri giorni, raccontata in un minuto denso di contenuti, riflessioni ed emozioni. Questo può essere definito Videominuto, un festival che grazie a Controradio e al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci si è guadagnato in 20 anni una rilevanza internazionale – afferma l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti -. E contribuisce a rendere il Pecci un punto di riferimento non solo per l’arte contemporanea, ma anche per le arti visive e la multimedialità. Questa edizione, in modo originale e di impatto, scava nel quotidiano e offre tanti e nuovi punti di vista sull’Italia di oggi. Scorreranno istantanee impietose dell’Italia, altri flash saranno di speranza e fiducia. Tutto ci porterà a fare riflessioni sempre più approfondite sullo stato di salute del nostro Paese”.

COME PARTECIPARE. Per partecipare alla selezione Videominuto 2012, basta dotarsi di una videocamera o di uno smarthphone e dare sfogo alla fantasia raccontando nel tempo obbligato di 1 minuto, una storia, un’emozione, una denuncia. A Italy: love it or leave it? si affianca il concorso mille euro per 1 minuto, a tema libero, che lascia dunque spazio al racconto senza vincoli. I bandi sono già aperti e visibili su http://www.videominuto.it e www.videominuto.it . Scadono il prossimo 13 luglio. I video selezionati per i concorsi saranno presentati il prossimo 15 settembre, durante La Notte del Minuto al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. I premi: dai 1000 euro, comuni ai due concorsi, alla possibilità alternativa per Italy: love it or leave it? di essere presenti (il premio è il viaggio) alle giornate di proiezione del proprio video vincitore in uno dei Festival del Minuto d’Europa, gemellati con Videominuto.

Malpezzi attacca le primarie di Renzi: ”Ri-bollite”

Il segretario provinciale Andrea Malpezzi (Prc-Fds) interviene sulla discussione di questi giorni, sulle prossime primarie del centrosinistra, attaccando Renzi: ”Ri-bollite!”.

IL MODELLO USA. “Sono state importate negli ultimi anni dagli Stati Uniti ma riadattate e riviste dai nostri politici, in particolare da quelli del centro sinistra: si sa che in Italia abbiamo un debole per i beni di importazione – afferma Malepezzi – Come è stato per i concorsi di bellezza, adesso sembrano tutti incantati dalle primarie, istituto che negli Stati Uniti è tutt’altra cosa, ma che il Pd è riuscito invece a trasformare in una sorta di concorso politico che, francamente, trovo abbastanza ridicolo. I vari candidati si affannano a dimostrarsi meglio dei loro colleghi, sentendosi indispensabili e necessari ma non essendolo affatto”.

LA ROSA DEL CENTRO SINISTRA. ”Nel centro sinistra, la rosa attuale comprende Bersani, Nencini, Vendola e Renzi. Ognuno ha la sua ricetta e si dice pronto a salvare il Paese. Poi ci saranno settimane in cui, invece di scagliarsi contro gli avversari politici, i contendenti riverseranno amichevolmente tutta la loro vis polemica contro i compagni di partito o di schieramento e infine, finalmente, le elezioni. Insomma, le primarie all’italiana, mi sembrano una vera farsa”, aggiunge Malpezzi. Secondo il segretario provinciale, più che primarie, si tratta di una lotta fra correnti come quelle che hanno animato la vecchia Dc e ritiene che i ”candidati” non riusciranno a risolvere i problemi di cui l’Italia è caratterizzata: dal precariato alla disoccupazione, dagli sfratti alla perdita della casa ma contribuiscono piuttosto, al rallentamento della soluzione di tali problemi.

E SU RENZI… Inoltre, Malpezzi si domanda quali siano le sorti di alcuni candidati che al momento ricoprono incarichi istituzionali come il governatore della Puglia o il sindaco di Firenze Matteo Renzi che avrebbe dichiarato “Se io perdo le elezioni primarie o se vinco le primarie e perdo le politiche rimango a fare il sindaco di Firenze, se i fiorentini lo vorranno”. ”Nella speranza che i fiorentini non lo vorranno – conclude ironicamente Malpezzi – mi viene da dire che forse questo sarebbe l’unico motivo valido per fargliele vincere, queste elezioni. Renzi tu vuoi fare l’americano ma sei nato in Italy…siente a me, chi t’ ho fa fa?”.

Apprendistato, 7 aziende su 10 del centro Italia lo utilizzano

Dopo Milano, Padova, Torino, Bologna e Napoli è stata presentata oggi a Firenze presso il Florence Learning Center la ricerca sull’apprendistato professionalizzante realizzata da Gi Group, la più grande agenzia italiana per il lavoro, in collaborazione con Od&M Consulting, nell’ambito del Road Show nazionale promosso sul tema, su un campione di oltre 100 aziende italiane di diverse dimensioni, dal titolo “Rilanciare l’apprendistato, opportunità di crescita per giovani e aziende”

CENTRO ITALIA. La Survey, realizzata in collaborazione con la fondazione Gi Group Academy nei mesi di settembre – dicembre 2011, ha rilevato che la percentuale di aziende che dichiara di aver utilizzato l’apprendistato professionalizzante, a partire dal 2003, è leggermente superiore rispetto alla media nazionale. E’ superiore, invece, di dieci punti percentuali il numero di aziende locali che dichiara di non impiegare tale strumento poiché non ne ha bisogno e non risulta interessata (33,3% contro 23,1%), lo stesso numero di imprese (33,3%), in linea con la media nazionale, dichiara di ritenerlo troppo complesso da un punto di vista normativo. Superiore invece la percentuale di aziende che, in questa area geografica, ha indicato i vantaggi economici che ne derivano (92,3% contro 88,6%) tra i motivi che spingono un’azienda ad utilizzare l’apprendistato.

GI GROUP. “I dati locali emersi dalla survey sottolineano come l’apprendistato professionalizzante possieda grandi potenzialità sul territorio, ma che ci sia da lavorare ancora molto per promuoverlo sia presso chi non lo conosce sia presso chi dichiara di non esserne interessato – afferma Maria Luisa Cammarata, Business Development Director di Gi Group – Da questo punto di vista il ruolo delle Agenzie per il Lavoro appare, quindi, centrale per aiutarle a coglierne le valenze. Le aziende, infatti, dopo l’accordo sindacale firmato da Assolavoro, Uiltemp e Felsa Cisl, hanno oggi la possibilità di scegliere di gestire l’apprendistato mediante la somministrazione svolta dalle APL che, assumendo il ruolo di intermediari tra aziende e lavoratori, si fanno carico della formazione e dello sviluppo professionale della persona valorizzando, al tempo stesso, l’esigenza di flessibilità delle imprese ed evitando loro incombenze che le limitano nell’utilizzo dello strumento. A riguardo Gi Group ha da poco attivato il servizio StartApp, specifico per supportare e promuovere l’utilizzo dell’apprendistato professionalizzante presso le aziende”.

ETA’ DELL’APPRENDISTATO. Per quanto riguarda l’età degli apprendisti si può affermare che il 92,3% delle aziende che hanno utilizzato questo tipo di contratto, lo ha fatto per inserire in azienda ragazzi di età superiore ai 25 anni, il 61,5% per giovani di età compresa tra i 21 e i 25 anni, mentre il 23,1% ha destinato il contratto a giovani di età inferiore ai 20 anni. Se si considera il totale dei giovani apprendisti inseriti negli ultimi tre anni, invece, il 92,9% ha più di 25 anni, il 6,2% un’età compresa tra i 21 e i 25 anni, mentre solo lo 0,9% ha un’età inferiore ai 20 anni.

UTILIZZO O MENO. I motivi che spingono un’azienda ad utilizzare l’apprendistato sono nella maggior parte dei casi di carattere economico (92,3%). Seguono, con una percentuale pari al 30,8%, la necessità di formare i lavoratori secondo le proprie esigenze e con il 23,1% la ragione di far crescere all’interno dell’azienda i propri dipendenti; solo il 15,4%, invece, dichiara di utilizzare lo strumento per i vantaggi di carattere normativo derivanti. Al contrario, le aziende del Centro Italia, che fino ad oggi non hanno utilizzato l’apprendistato, indicano tra i motivi della loro scelta, di non averne bisogno e di non esserne interessate e di ritenerlo eccessivamente complesso da un punto di vista normativo (33,3%). Nel Centro Italia sembra rivolto soprattutto a quelle professionalità che non necessitano particolari ricerche sul mercato del lavoro. La maggior parte delle aziende ha utilizzato l’apprendistato per tutte le professionalità senza particolari distinzioni (46,2%), a seguire solo per le professionalità “comuni”, vale a dire quelle più facili da reperire sul mercato (38,5%). Solo una minoranza (15,4%) lo ha utilizzato per le professionalità cosiddette “alte”.

Otto disabili in partenza da Firenze per le Olimpiadi Speciali

Canottaggio, calcetto e bowling. Mesi e mesi di allenamento in queste tre specialità e una forza di volontà gigante. E adesso si parte.

LE SPECIAL OLYMPICS. È la storia di otto disabili del centro di riabilitazione Oda Villa San Luigi che dal 18 al 24 giugno saranno in trasferta a Biella per prendere parte a Special Olympics, programma sportivo internazionale di allenamenti e gare a cui partecipano 4 milioni di disabili di 170 diversi paesi, con campionati invernali e estivi. Gli otto atleti speciali si sono qualificati per partecipare alle competizioni di canottaggio (2), calcetto (4) e bowling (2). Nei mesi scorsi, infatti i disabili del centro Oda hanno superato le selezioni regionali, hanno portato a casa diverse medaglie e ora sono pronti per le nazionali, giunte alla 28esima edizione estiva (www.specialolympics.it). Ad accompagnarli ci saranno alcuni educatori del centro e i volontari dell’Associazione Pietraia, da anni al fianco dei ragazzi di Villa San Luigi, e ora in campo come “atleti partner” a fianco degli atleti speciali.

L’APERITIVO AI CANOTTIERI. Per salutare la squadra in partenza c’è un appuntamento speciale: domani, venerdì 15 giugno, alle 19.30 ci sarà un aperitivo presso la Società Canottieri (Lungarno de’ Medici 8, su invito). In programma c’è una lotteria “fraterna” con in palio sculture di cioccolato, che servirà per raccogliere fondi per sostenere le spese della trasferta. Verrà anche proiettato un video-reportage degli allenamenti dei ragazzi in preparazione alle olimpiadi. Per finire, gli atleti prenderanno parte ad un’escursione in dragone (un particolare tipo di imbarcazione) sotto le stelle di Ponte Vecchio.

STORIA DI UNA PASSIONE. “Abbiamo iniziato per caso, otto mesi fa, grazie alla grinta dei ragazzi e alla collaborazione della direttrice sanitaria di Villa San Luigi – spiega il presidente dell’Associazione Pietraia, Pietro Agosta – Tutto è nato da un incontro con il gruppo sportivo dell’Unità spinale di Careggi ed è proseguito grazie alle convenzioni con i Canottieri e il Coni. Non avremmo mai creduto di riuscire ad arrivare tanto lontano in così poco tempo e ne siamo entusiasti: per i disabili lo sport è un mezzo impareggiabile per favorire la crescita personale, l’autonomia e l’autostima”.

Italo e Pitti: sconti per un viaggio nella moda

Pitti Immagine e Italo, insieme per la moda. La manifestazione fiorentina e il nuovo vettore ferroviario made in Italy hanno stipulato una partnership dedicata ai visitatori di Pitti Uomo, Pitti W, Pitti Bimbo e Pitti Filati. A ognuno verrà dato un buono acquisto per un importo pari a 15 euro da utilizzare nel periodo dall’ 11 giugno al 15 luglio 2012.

VANTAGGI ANCHE CON ATAF. E ancora, grazie a una convenzione con ATAF, incluso nel biglietto, ai passeggeri di Italo è dedicato l’uso illimitato del trasporto pubblico su Firenze (bus e tramvia), 24 ore dopo l’arrivo in città e 24 ore prima della partenza. Il tutto automaticamente, basterà esibire lo stesso titolo di viaggio del treno, senza ticket aggiuntivi.

I Blues Brothers tornano al cinema, con una ”stravagante” promozione

0

 

Torneranno al cinema solo per due giorni, il 20 e il 21 giugno, al cinema Uci e al Portico, I Blues Brothers in versione restaurata. E per chi si presenta vestito come John Belushi e Dan Aykroyd, armati di cappello, occhiali da sole, giacca, cravatta e camicia bianca, ci sarà uno sconto.

AL CINEMA. Il grande appuntamento per il ritorno dei Blus Brothers al cinema, è fissato per il 20 e il 21 giugno al cinema Uci e al Portico, con ben tre proiezioni: alle 16.45, alle 19.10 e alle 21.30. L’ingresso avverrà tramite biglietto intero al costo di 7.50 euro, ridotto per i fan della pagina ufficiale Facebook, gli iscritti alla newsletter e possessori della card ”Firenze al Cinema” al costo di 5.50 euro. Per tutti coloro che si presenteranno vestiti come John Belushi e Dan Aykroyd, giacca e cravatta, occhiali e cappello nero, biglietto in promo: 4 euro.

THE BLUES BROTHERS. Quella che verrà proiettata i prossimi 20 e 21 giugno, sarà una versione restaurata del capolavoro che ha portato i suoi protagonisti sull’altare dei più amati e imitati personaggi di tutti i tempi. Uscito nel 1980 con l’irruenta e geniale regia di John Landis, I Blues Brothers è subito diventato un film cult grazie alle sulfuree interpretazioni di John Belushi e Dan Aykroyd, che si erano conosciuti qualche anno prima fondando nel 1978 la Blues Brothers Band come parte di uno sketch musicale per il Saturday Night Live, il programma di varietà in onda sulla Nbc. Quest’anno, a 30 anni dalla prematura scomparsa di John Belushi a soli 33 anni nel 1982, tornano nei cinema di tutto il mondo per la prima volta in versione digitale restaurata.

LA COLONNA SONORA. All’indiscutibile successo del film hanno contribuito anche l’indimenticabile e travolgente colonna sonora -che nel 2004 un sondaggio della Bbc ha dichiarato la più bella di tutta la storia del cinema- e un cast d’eccezione. Si alternano infatti nei 133 minuti della commedia cult: James Brown (il reverendo Cleophus), Ray Charles (il proprietario del negozio di strumenti), Aretha Franklin, Matt Murphy, SteveCropper, Tom Malone, Lou Marini, John Lee Hooker, la bellissima Twiggy Lawson, l’irruenta Carrie Fisher e persino Steven Spielberg nel ruolo dell’impiegato delle imposte cui i Blues Brothers consegnano i soldi per salvare l’orfanotrofio.

Leggi anche: I Blues brothers tornano al cinema. Ma solo per due giorni

La Croce Rossa a Firenze: 148 anni di intensa attività

La Croce Rossa Italiana di Firenze festeggia i suoi primi 148 anni di vita con un evento, domani venerdì 15, nella sede storica, sul lungarno Soderini.  La Cri, a Firenze viene fondata nel 1864 grazie all’impegno di un gruppo di cittadini spinti dall’esempio del primo comitato costituito a Milano il 15 giugno dello stesso anno.

I PRIMI TEMPI. Il primo intervento dei fiorentini iscritti all’Associazione avvenne nel 1866 nel corso della 3° guerra di Indipendenza. Da quel momento in poi iniziò un’intensa attività organizzativa: si studiarono nuove tecniche di soccorso e nuovi mezzi di trasporto. La Croce Rossa fiorentina intervenne nelle catastrofi naturali dell’inizio novecento, per l’eruzione del Vesuvio del 1905 – mettendo a disposizione i propri mezzi – e per il terremoto di Messina del 1908 accogliendo i profughi sbarcati a Livorno e a Viareggio.

LA CERIMONIA. Intensa l’attività durante la prima e la seconda guerra mondiale, durante le quali persero la vita alcuni membri appartenenti all’VIII Centro di Mobilitazione di Firenze in ricordo dei quali, durante la cerimonia presenziata dal Commissario del Comitato Provinciale Paolo Cioni e dal Commissario del Comitato Locale Federico Rosati, sarà deposta una corona d’alloro alla presenza delle Autorità civili e militari.

Controlli nei minimarket del centro, denunciati 35 su 53 locali

La polizia municipale di Firenze ha effettuato controlli a tappeto nei minimarket del centro storico.

SANZIONI. Su cinquantatré totali, trentacinque sono stati denunciati perché vendevano alcol dopo le 22, non rispettando l’ordinanza di fine aprile. Quindici di questi sono recidivi, ovvero già denunciati per lo stesso reato. A renderlo noto, il sindaco Renzi e il comandante della Polizia Municipale Antonella Manzione.

”NESSUNO DEVE VIOLARE LE REGOLE”. “L’Amministrazione e la Polizia Municipale – ha affermato Renzi – sono in prima linea nei controlli di attività che causano una cattiva gestione della vita notturna in città. Abbiamo già affrontato una parte dei problemi con il ‘Patto per la notte’ che molti gestori stanno firmando. Un altro problema è appunto quello dei minimarket. Questi esercizi, spesso gestiti in modo discutibile, non devono violare le regole. I numeri dei controlli e delle denunce pongono un grande problema che abbiamo affidato alla sensibilità del prefetto e insieme a lui prenderemo i provvedimenti necessari. Intanto un grazie alla Polizia municipale e ai carabinieri del Nas per il controllo che svolgono sul territorio”.

I CONTROLLI. I controlli mirati sono stati effettuati a partire da fine aprile in concomitanza dell’entrata in vigore dell’ordinanza prefettizia, e hanno riguardato specificatamente i minimarket ed esercizi affini all’interno della cerchia dei viali. “Prima abbiamo effettuato un censimento delle attività da sottoporre a verifica e poi siamo passati all’azione controllando le 53 attività rilevate – ha spiegato la comandante Manzione –. Di queste 35 sono state denunciate per la non ottemperanza all’ordinanza del prefetto che vieta la vendita di bevande alcoliche oltre le 22. A queste notizie di reato si aggiungono le quattro elevate dai carabinieri del Nas ad altrettanti minimarket per le pessime condizioni igienico-sanitarie. Sempre il Nas hanno sequestrato alimenti e bevande deperibili di cui non è stato possibile accertare la provenienza”. La comandante Manzione ha precisato che per alcuni gestori la vendita di bevande alcoliche oltre l’orario rappresenta un’abitudine: sette minimarket erano già stati segnalati nel 2012, altri otto l’anno scorso.

L’ordinanza: Centro storico e Cascine, guerra all’alcol

Roberta Ragusa, spuntano nuovi indizi. ”Cercate nel cimitero”

Mancano solo alcune ore al lungo corteo che sfilerà per le vie di Gello, il paese di Roberta Ragusa. La manifestazione è stata organizzata da Cinzia Guidi nel quinto mese dalla scomparsa della donna, con l’obbiettivo di mantenere alta l’attenzione sul caso. E proprio cinque mesi dopo il fatto, spuntano nuovi indizi.

IL CIMITERO. A poche ore dalla manifestazione che porterà molte persone a sfilare in corteo per le vie di Gello e a cinque mesi dalla scomparsa di Roberta, alcune testate riportano notizie relative al dossier sul caso. Nel dossier realizzato dalla criminologa Imma Giuliani e dallo psicologo Fabrizio Mignacca, sarebbero contenute nuove testimonianze di amici e amiche di Roberta. In particolare, secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino è stato indicato anche un luogo in cui si dovrebbe trovare il corpo di Roberta: il cimitero, un luogo del tutto insolito. Il pm avrebbe già dato disposizioni per cercare Roberta nel camposanto, in altri luoghi indicati nel dossier e anche su alcuni reperti trovati. Nel dossier si parla anche di un terreno intatto prima della scomparsa che poi è ”cambiato” come se qualcuno avesse mosso la terra, scavando. Sempre il Corriere scrive che sono stati trovati degli indumenti, adesso nelle mani degli inquirenti per gli accertamenti. Sempre secondo alcune testate, dalle testimonianze raccolte e analizzate dai due esperti, il giorno della scomparsa, il 13 gennaio, Roberta avrebbe avuto una lite accesa con il suocero, fatto non insolito in quanto venivano sentiti spesso discutere dai vicini. E questo conferma le opinioni che nel tempo, vari personaggi del paese, avevano espresso. Non resta che aspettare, di nuovo.

LA MANIFESTAZIONE. Bisognerà aspettare meno invece, per vedere e partecipare al corteo in nome di Roberta, organizzato da Cinzia Guidi, sua amica e vicina di casa. L’organizzazione della manifestazione ha caratterizzato gran parte delle ultime giornate di questa donna che per la seconda volta ha preso in mano la situazione per portare di nuovo i ”riflettori” sul caso Ragusa, con la sola volontà di tenere alta e viva l’attenzione sulla scomparsa di una mamma. Il corteo si metterà in marcia questa sera, a cinque mesi dalla scomparsa, dopo che i partecipanti si saranno riuniti nel parcheggio della parrocchia di Gello, alle ore 21.15/21.30 per percorrere via Matteotti ed entrare in via Ulisse Dini, fino a raggiungere quella villetta in cui Roberta viveva con i due figli, Alessia e Daniele, il marito Antonio e l’ombra dell’amante.

Il corteo: Proseguono le ricerche mentre la manifestazione si avvicinaGrande attesa per la manifestazione di domani”Rompiamo il silenzio”