mercoledì, 20 Agosto 2025
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Due offerte per la cessione di Ataf Gestioni srl: è sfida tra Ferrovie e Ratp

Sono due le offerte vincolanti per la partecipazione al bando di cessione di Ataf Gestioni srl, arrivate entro il termine di questa mattina alle 12. La ”sfida” è tra ferrovie e Ratp.

LE OFFERTE. Le offerte sono state presentate dall’Ati composta da BusItalia, Cap e Audioguidovie e da Autolinee Toscane controllata da Ratp. Alle 14 si aprirà la seduta pubblica per la verifica della documentazione amministrativa presentata dai partecipanti al bando.

LE AZIENDE. Sei, le aziende che hanno preso parte alle operazioni prequalifica. Oltre alle due che oggi hanno presentato l’offerta vincolante, Gruppo Torinese Trasporti (Gtt Torino); Umbria Tpl e Mobilità Spa (Perugia); Tper Spa (Bologna); Sia Spa (Brescia, controllata da Deutsche Bahn).

L’apericena? In piazza con il vicinato

Quale occasione migliore, se non un apericena per conoscere i vicini di casa e di quartiere? A Firenze lo si potrà fare domani 9 giugno alle 19, in piazza San Paolino in occasione della Giornata Europea del Vicinato. Un evento unico per conoscere il vicino di casa tra bevande mediterranee e musica dal vivo.

L’APERICENA. Indovina chi viene all’apericena? Domani sera, 9 giugno, a bussare ”alla porta” della piazza San Paolino sarà il vicino di casa. L’evento nasce con lo scopo di conoscere il vicinato e tutto il quartiere, sorseggiando bevande mediterranee con musica dal vivo di sottofondo. A organizzare l’evento, il Comitato di via Palazzuolo e strade limitrofe e l’associazione Anelli Mancanti. Tutti possono partecipare portando piccoli spuntini da condividere.

GIORNATA EUROPEA DEL VICINATO. Perchè il 9 giugno? Perchè è questa la data della Giornata Europea del Vicinato, un appuntamento nato a Parigi nel 1999 per favorire i contatti e rinforzare i legami sociali, combattendo l’individualismo, l’isolamento e l’anonimato che regnano nelle grandi e piccole città. Dalla sua nascita, che vide l’organizzazione di una grande festa, l’iniziativa ha coinvolto oltre 5 milioni di persone in tutta Europa. Ora tocca a Firenze. In questa occasione FormAzione Co&So Network presenterà il progetto europeo Next Door Family EU – inclusione dei nostri vicini che propone un nuovo modello di integrazione per stringere nuovi contatti, relazioni ed amicizie. Tra gli eventi, un ciclo di appuntamenti conviviali tra famiglie fiorentine e famiglie di migranti.

Arrestato baby spacciatore, vendeva la droga ai suoi compagni di scuola

Un ragazzo di 15 anni è stato arrestato dai carabinieri a Firenze durante un blitz in un istituto della città. Il baby spacciatore nascondeva mezzo etto di hashish nello zaino.

IL BLITZ. Il 15enne è stato sorpreso durante un blitz dei militari che hanno utilizzato anche i canti antidroga. Il blitz è scattato all’inizio delle lezioni in un istituto della città, come concordato con il preside.

LA DROGA. Il ragazzo ha cercato di disfarsi, inutilmente, dell’involucro che conteneva la droga, mezzo etto di hashish nascosto nello zaino. Portato in caserma ha spiegato che l’aveva acquistata da ragazzi piu’ grandi e che intendeva venderla ai suoi compagni.

Moto contro un camion, muore un 19enne. Grave la passeggera

Un ragazzo di 19 anni ha perso la vita dopo essersi schiantato con la sua moto contro un camion. L’incidente è avvenuto questa mattina intorno alle 8 a Massa.

L’INCIDENTE. Lorenzo Cantoni, 19 anni, era alla guida della sua moto e stava tornando da una cena di classe per festeggiare la fine dell’anno. Per cause ancora da accertare, si è schiantato contro un camion fermo in sosta in viale della Stazione a Massa. Il giovane è morto sul colpo.

LA PASSEGGERA. La ragazza che viaggiava con lui è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Pisa, dov’è tuttora ricoverata al reparto di Neurochirurgia.

Traffico di droga tra Lombardia e Toscana: arrestati 13 spacciatori

La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato 13 persone indagate per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e spaccio.

IL TRAFFICO. L’organizzazione importava la droga dall’Olanda e la tagliava nei laboratori allestiti all’interno di appartamenti in provincia di Milano. La cocaina veniva poi rivenduta nei locali della movida milanese e toscana. Sequestrati circa 25 kg di cocaina e 200 di sostanza da taglio e tre auto.

L’ARRESTO. I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Milano hanno arrestato 13 persone, indagate per traffico internazionale di sostanze di stupefacenti e spaccio. Le indagini hanno consentito di denunciare 39 persone, principalmente di origine albanese e italiana, tutte residenti nelle province di Milano, Bergamo, Arezzo e Massa Carrara.

Sei rapine in due mesi, arrestata banda di malviventi a Empoli

I carabinieri di Empoli hanno arrestato una banda di rapinatori. Tra gennaio e febbraio hanno compiuto ben sei rapine a mano armata.

L’ARRESTO. Lo scorso mercoledì 6 giugno, i carabinieri di Empoli hanno arrestato una banda di rapinatori di origini siciliane. I soggetti avrebbero commesso tra gennaio e febbraio, ben 6 rapine a mano armata ai danni di esercenti nei comuni di Empoli, Fucecchio e Cerreto Guidi.

LA BANDA. La banda vedeva come attori principali un 34enne e un 39enne di origini catanesi e con precedenti di polizia. Questi, con base logistica in Montecatini, a partire dal 13 gennaio raggiungevano i luoghi delle rapine muovendosi a bordo di autovetture rubate poco prima e, dopo aver rapinato gli obiettivi accuratamente scelti in base anche alla loro posizione sull’itinerario di fuga, si allontanavano con l’autovettura di proprietà un terzo complice, un 38 catanese sostituito poi dal figlio 21enne.

LE INDAGINI. E’ stata la vicinanza delle rapine e lo stesso modus operandi ad aver insospettito i carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini. L’attenta analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza, l’escussione dei test e l’utilizzo delle medesime espressioni verbali in occasione delle rapine, hanno poi confermato l’iniziale ipotesi investigativa che, confortata da riscontri attraverso osservazioni, pedinamenti ed attività tecniche, ha portato ad inconfutabili elementi di prova contro gli indagati.

Festa di San Michele, tra tradizione e modernità

Venerdì 15 giugno di terrà, alle ore 21.30, la serata inaugurale della Festa di San Michele a Carmignano. Presso la Sala Consiliare del comune i quattro Rioni sveleranno i temi che metteranno in scena i prossimi 28,29 e 30 settembre.

SAN MICHELE. La festa di San Michele segue la tradizione che vive nei rioni, e in particolare nei cuori e nell’anima dei rionali ma aprendosi anche alla modernità. In particolar modo, lo fa portando San Michele in rete, soprattutto nei social network. Far conoscere la festa di Carmignano con l’obiettivo di renderla evento. Ma l’unione tra tradizione e modernità significa anche passaggio generazionale. Soltanto quando esso avviene, la tradizione viene portata avanti dalle generazioni future, mantendendo i valori culturali e sociali ereditate dalla comunità che le ha precedute.

PRESENTAZIONE. La presentazione dei temi delle quattro sfilate si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Carmignano venerdì 15 alle ore 21.30. I quattro Rioni (bianco, celeste, giallo e verde) sveleranno i temi che metteranno in in scena il 28,29 e 30 settembre a Carmignano. Inoltre sarà esposto dal Presidente Salvatore Bruno il programma della Festa e le principali novità.

Usano decotto di foglie di fico come abbronzante, due giovani ustionate

Due sorelle di 15 e 19 anni, hanno usato una ricetta fai da te come abbronzante: decotto di foglie di fico. Dopo qualche ora sotto il sole, hanno accusato dei malori e sono state trasportate al Centro grandi ustionati di Pisa.

LA RICETTA. Le due sorelle di 19 e 15 anni di Orbetello hanno trovato la ricetta del decotto di foglie di fico su un sito internet. La lozione veniva presentata come uno stimolatore della pigmentazione per la produzione di melanina.

USTIONI. Dopo qualche ora in spiaggia sotto il sole, le due ragazze hanno accusato dei malori e sono state trasportate al Centro grandi ustionati dell’ospedale di Pisa dove le sono state diagnosticate ustioni sul corpo al 50%. Le sorelle non sono in pericolo di vita ma dovranno compiere un percorso di riabilitazione. Sono in corso indagini sul sito web.

Torna visibile la Porta del Paradiso / FOTO

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Il prossimo 8 settembre la Porta del Paradiso (nella foto di Antonio Quattrone un particolare) tornerà visibile al pubblico nel Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, dopo un restauro durato 27 anni, per coincidenza gli stessi che occorsero per realizzarla. Un restauro senza eguali per complessità, che ha permesso di salvare la Porta e la mitica doratura da distruzione sicura. Diretto ed eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, su incarico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, il restauro è stato possibile grazie ai finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e al contributo dell’Associazione Friends of Florence.

LA PORTA. La Porta del Paradiso – del peso di 8 tonnellate, alta 5 metri e venti, larga 3 metri e dieci, dello spessore di 11 centimetri – sarà collocata all’interno di una grande teca appositamente progettata dalla ditta Goppion, nel cortile coperto all’ingresso del Museo dell’Opera, in attesa di essere definitivamente esposta nel nuovo museo in via di realizzazione. La teca si è resa necessaria perché la Porta deve essere conservata in condizioni costanti di bassa umidità per evitare il formarsi di sali instabili tra la superficie del bronzo e la pellicola dorata, che salendo, sollevano e perforano l’oro causandone la distruzione. Per il futuro, si sta studiano la possibilità di creare una protezione con una barriera d’aria, che consenta di vedere la Porta senza un’intercapedine di vetro davanti.

DALL’ALLUVIONE IN POI. Dopo l’alluvione, ripuliti dalla nafta e dal fango, i 6 pannelli distaccati furono rimontati sulla Porta del Paradiso forando dal retro i battenti e avvitandovi gli stessi. Ben presto a contatto con l’inquinamento atmosferico la doratura della Porta riprese ad offuscarsi e soprattutto, tra il bronzo e la pellicola dorata, continuavano a formarsi dei sali che affiorando in superficie sollevavano e perforavano l’oro con conseguente perdita dello stesso. Per questo nel 1978, l’allora soprintendete dell’Opificio delle Pietre Dure, Umberto Baldini, decise di fare una campagna diagnostica per accertare le cause del deterioramento e studiare un intervento. Un primo pannello fu portato all’Opificio per restaurarlo nel 1979, seguito da altri tre pannelli negli anni Ottanta. Fu scelto di pulire i pannelli con un lavaggio in una soluzione di sali di Rochelle, in grado di rimuovere lo sporco e i sali solubili: “Ma fu chiaro – afferma Marco Ciatti Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure – che in presenza di umidità, l’instabilità chimica del bronzo-oro portava al riprodursi dei sali e che la Porta del Paradiso non poteva più stare all’esterno”.

LE IMMAGINI (di Nicolò Orsi Battaglini e Antonio Quattrone):

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LA COPIA. Nel 1990 la Porta fu trasportata all’Opificio e al suo posto collocata una copia, realizzata grazie alla generosità del mecenate giapponese Motoyama. La copia fu fusa a Firenze da Aldo Marinelli della Galleria Frilli, su calchi eseguiti al tempo del restauro del dopoguerra, e trasportata a Parigi per esser dorata con il metodo galvanico, in sostituzione di quello a mercurio “fuori legge” in Italia per la sua tossicità. Dopo una pausa dovuta ad altri importanti impegni del settore bronzi dell’Opificio, i lavori sono ripresi nel 1996. A quel punto si iniziarono a staccare gli altri 4 pannelli della Porta, non distaccati dall’Alluvione, per poterli sottoporre al bagno nei sali di Rochelle. Questo lavoro si è rivelato difficilissimo e per questo fu deciso di studiare un nuovo metodo per la pulitura che evitasse lo smontaggio dei restanti 48 rilievi della cornice. La soluzione è arrivata nel 2000, quando l’Istituto di Fisica Applicata del CNR di Firenze è riuscito a mettere a punto un nuovo laser in grado di “bruciare” i depositi presenti sull’oro, con un tempo di azione così ridotto, che il calore non ha modo di propagarsi al bronzo. La pulitura della Porta all’Opificio è così potuta procedere più rapidamente: i rilievi una volta restaurati sono stati protetti con delle sacche di polietilene sigillate, alimentate con azoto per evitare il contatto con l’aria e l’umidità.

SOTTO UNA TECA. Tra giugno e luglio di quest’anno, la Porta del Paradiso sarà trasportata al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, dove sarà posta in una grande teca con un vetro frontale che ne permetterà la visione, mentre all’interno sarà mantenuto un tasso di umidità basso e costante, grazie all’aria filtrata e deumidificata. “Prove effettuate per un anno all’Opificio – spiega Annamaria Giusti, direttrice dei lavori di restauro dal 1996 – hanno dimostrato che l’aria secca è più o meno equivalente all’azoto e di più agevole gestione”. Per il futuro dei gruppi scientifici dell’Opificio, dell’Università e del CNR continueranno a lavorare per poter realizzare una protezione della Porta con barriera d’aria ed evitare così il vetro frontale.

Terremoto, prosegue l’impegno toscano. Firmata l’ordinanza per le donazioni

Terremoto, prosegue l’impegno toscano nelle zone colpite dalle scosse dei giorni scorsi.

NUOVE SCOSSE. Scosse che continuano a ripetersi senza interruzione. Nella notte – spiega la Protezione Civile – sono stati registrati sette eventi sismici, di cui solo uno con magnitudo superiore a 3 (M 3.2 alle ore 3.47 con profondità 8 km ed epicentro nella zona di San Possidonio).

TECNICI FIORENTINI. Ieri i tecnici verificatori della provincia di Firenze hanno effettuato i sopralluoghi nel comune di Concordia, evidenziando una situazione strutturale piuttosto compromessa con molti edifici dichiarati inagibili. E proseguirà anche questa mattina  l’attività dei tecnici fiorentini a Concordia.

CAMPO DI SAN POSSIDONIO. Intanto, per quanto riguarda il campo di San Possidonio, le persone che al momento vi sono ospitate sono 301.

L’ORDINANZA. E ieri è stato anche il giorno della firma dell’ordinanza che regolamenta le modalità di gestione dei fondi raccolti con le donazioni al numero 45500. A firmarla è stato il Capo Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, dopo aver acquisito l’intesa con le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

RACCOLTA FONDI. Dallo scorso 29 maggio e fino al 10 luglio, infatti, è possibile inviare un sms solidale al 45500 o effettuare una chiamata dalla rete fissa allo stesso numero per donare due euro alle popolazioni colpite dal terremoto. A oggi – spiega la Protezione Civile – sono stati “promessi” 10.656.636 euro; tali promesse si concretizzeranno in trasferimenti al Dipartimento della protezione civile, da parte degli operatori della telefonia fissa e mobile, man mano che gli stessi incasseranno le donazioni dai clienti senza alcun ricarico. Non appena le risorse saranno disponibili il Dipartimento della protezione civile provvederà a destinarle alle tre regioni coinvolte.

SUPERVISIONE. Al fine di garantire l’efficace impiego e la supervisione sull’uso dei fondi raccolti – aggiunge la Protezione Civile –  verrà istituito un Comitato dei Garanti composto da tre membri scelti tra persone di riconosciuta e indiscussa moralità e indipendenza che verranno nominati con un decreto del Capo Dipartimento d’intesa con i Presidente delle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Il Comitato dovrà approvare gli interventi sulla base delle proposte che verranno formulate dagli stessi Presidenti.

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