venerdì, 5 Settembre 2025
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Alla ricerca del cassonetto marrone

Nel 2011 la produzione di rifiuti nella nostra città è scesa complessivamente del 4% rispetto all’anno precedente, mentre la percentuale delle raccolte differenziate ha fatto registrare un aumento dell’1,3%, raggiungendo quasi il 45% del totale.

NUMERI E COMPORTAMENTI. I numeri parlano chiaro: l’attenzione dei fiorentini verso cosa e come riciclare cresce anno dopo anno. Eppure, se da una parte la suddivisione degli scarti domestici sta entrando sempre più a far parte delle nostre buone abitudini quotidiane, dall’altra ancora restano molte le difficoltà che frenano quest’ascesa. I primi ostacoli nascono, purtroppo, sempre fra le mura di casa: c’è chi ancora, di riciclare, proprio non vuol saperne, e chi ci prova, ma in modo un po’ approssimativo. D’altra parte far confusione non è difficile: dove gettare un bicchiere di plastica, il cartone della pizza o l’olio usato? Nel dubbio, meglio dare un’occhiata all’apposita tabella sul sito www.quadrifoglio.org.

CASSONETTI. Una volta riempiti i sacchi, bisogna gettarli nei cassonetti “giusti”, che non sempre, purtroppo, sono esattamente sotto casa. In particolare, nel quartiere 2 sembrano scarseggiare soprattutto i contenitori dei rifiuti organici, quelli con il coperchio marrone. “Il sacchetto con gli scarti della cucina va gettato continuamente, altrimenti l’odore diventa terribile – dice un residente di viale Ugo Bassi – se avessi un cassonetto meno distante da casa lo farei più volentieri. Ma qui, per tutta la via, ce ne sono soltanto due”. Problema che, del resto, accomuna molte altre strade del rione, fino a diventare un vero disagio per chi vive nelle aree periferiche. Una situazione, promettono da Quadrifoglio, destinata a sanarsi in breve: “La raccolta dell’organico è stata l’ultima a essere lanciata – viene spiegato – ed è anche quella più difficile: cresce lentamente. Nel tempo i contenitori dell’organico aumenteranno mentre, progressivamente, saranno ridotti quelli destinati all’indifferenziato. L’obiettivo è spingere i cittadini a differenziare di più e meglio”.

BIDONCINI DI PROSSIMITA’. Per chi vive in zona via Faentina, invece, il problema della carenza dei cassonetti marroni si aggiunge a quello creato dai cosiddetti bidoncini di prossimità: “Si riempiono subito, poi sembrano tutti uguali – commenta un’anziana residente di via Confalonieri – preferivo quelli grandi che c’erano prima”. Questo particolare tipo di contenitore, che si trova soprattutto nelle aree verdi o periferiche, rappresenta una soluzione intermedia fra la raccolta porta a porta e i cassonetti stradali tradizionali. “Installato dove le condizioni demografiche lo permettono – spiegano da Quadrifoglio – il bidoncino di prossimità favorisce una collaborazione più attenta e attiva da parte degli utenti, che lo sentono come fosse ‘proprio’”.

NOVITA’ IN VISTA. E in futuro, sulla scia di questa soluzione, anche nel quartiere 2 potrebbero arrivare i famosi cassonetti “a calotta”, dotati di chiave elettronica per l’indifferenziato, già installati in via sperimentale in alcune aree residenziali tra Firenze e Scandicci: un sistema a controllo volumetrico che ha il duplice scopo di monitorare più da vicino la quantità di rifiuti non differenziabili prodotti e, insieme, di invogliare una separazione dei materiali sempre più attenta. Nel frattempo, si lavora anche per rendere più efficiente il servizio di raccolta: entro la fine dell’anno sarà infatti pronto il nuovo centro operativo di piazza della Libertà (zona ex deposito Enel), destinato alla sosta dei mezzi di raccolta e spazzamento più piccoli e a ridotto impatto ambientale. Questi potranno così raggiungere il centro storico senza partire dall’Isolotto, garantendo una notevole riduzione dei costi e un aumento della produttività.

Concordia, iniziato l’esame della scatola nera. Le risposte, entro 90 giorni

Sembra che il fondale marino su cui giace la Concordia all’Isola del Giglio, sia in buone condizioni. Quello che preoccupa, è la presenza di tensioattivi e ammoniaca.

IL FONDALE. Sotto la Concordia si cela un vero e proprio paradiso naturalistico e di straordinaria importanza. Gorgonie gialle, rosse e brune, coralli neri, posidonie, spugne e perfino la rarissima gorgonia dorata. Un fondale ricco di colori e vegetazione, si nasconde all’Isola del Giglio e, adesso, sotto la nave. Il rapporto di Greenpace sullo stato delle acque gigliesi ha dato risultati tutto sommato positivi. I fondali marini ricchi di biodiversità, stanno bene. Ma a preoccupare, è altro.

L’ACQUA. Con il rapporto ”Come sta il mare del Giglio?”, Greenpace intende fotografare lo stato attuale dei fondali e valutare la possibile contaminazione in corso. I coralli stanno bene, ma nell’acqua è stata rilevata una presenza significativa di tensioattivi e ammoniaca superiore ai valori di riferimento per la dispersione di detergenti e disinfettanti.

UN PATRIMONIO AMBIENTALE. ”Il Giglio – spiega Alessandro Giannì, direttore delle campagne dell’associazione – è un un patrimonio ambientale che avremmo dovuto custodire meglio. Bisogna fare di più per tutelare l’area nel cuore del Santuario dei cetacei”. Per Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento, l’esito delle analisi ”non è allarmante ma sembra indicare che una contaminazione potrebbe già esserci”. Greenpeace chiede una campagna di monitoraggio dell’acqua potabile dell’isola dopo aver attestato ”la presenza di tracce di idrocarburi pari a 82 microgrammi per litro, in un campione di acqua potabile di un esercizio commerciale del porto”.

LA SCATOLA NERA. Questa mattina a tribunale di Grosseto, è iniziata l’udienza in cui i periti nominati dal gip Valeria Montesarchio, hanno avviato l’esame concreto della ”scatola nera” della Concordia. Le operazioni sono iniziate con il controllo degli apparati informatici e tecnici, oltre che della documentazione cartacea squestrata. Tutta l’attività verrà filmata da un gruppo specializzato della Guardia di Finanza. Gli scatoloni contenenti gli apparati della ”scatola nera”, sono circa una ventina.

I QUESITI. Sono 50 i quesiti sul naufragio della Costa Concordia avanzati dal Gip Valeria Montesarchio lo scorso 3 marzo alla maxiudienza e ai quali dovranno rispondere i periti incaricati. I quesiti sul naufragio della Concordia sono di varia natura e mirano ad accertare la rotta seguita dalla nave, le carte nautiche presenti a bordo, la presenza e il funzionamento di sistemi di rilevazione degli ostacoli e di strumenti di emergenza e sicurezza, la falla sullo scafo e gli effetti che ha prodotto.

LE NORME. Il gip Montesarchio ha chiesto inoltre di verificare il rispetto delle norme nella progettazione e costruzione della nave, la conformità della manutenzione, le comunicazioni e le azioni intraprese dopo la collisione dal comando di bordo, dai membri dell’equipaggio e dall’Unità di crisi della Costa Crociere. Entro 90 giorni i periti dovranno fornire risposta ai tanti quesiti, effettuando verifiche sulla Concordia e accertando tutte le responsabilità connesse al naufragio.

LE INDAGINI. Intanto proseguono le indagini della Procura di Grosseto per raccogliere ulteriori elementi e testimonianze in vista del processo. Anche ieri sono stati condotti diversi interrogatori ai testimoni di quanto accadde il 13 gennaio in plancia di comando subito dopo l’impatto con gli scogli.

VIDEO: Il naufragio della nave diventa una canzone

Rimozione del relitto: Rossi ”Tagliare a fette la Concordia, mi sembra un’operazione rischiosa”

Derubano una ragazza e si spartiscono il bottino in bagno, denunciati

La scorsa notte, due fiorentine di 36 e 37 anni e un ragazzo di 20 sono stati denunciati per aver rubato un portafogli in un locale di via Bronzetti.

IL FURTO. Il gruppetto di ragazzi è entrato nel locale fiorentino e ha iniziato a rovistare in una giacca appesa ad una sedia. Una volta individuato il portafogli, lo ha sfilato. I tre ragazzi si sono poi diretti in bagno per spartirsi il bottino: una banconota da 20 euro e qualche spicciolo.

LA POLIZIA. La polizia è intervenuta subito e ha sorpreso gli autori del furto in bagno mentre si dividevano la refurtiva. Il ventenne avrebbe anche tentato di occultare il ”malloppo” sotto la maglia ma una pioggia di monete cadute a terra ha smascherato il suo vano tentativo di farla franca. La polizia ha ricostruito il fatto ascoltando la ragazza di 20 anni che è stata derubata e alcuni testimoni.

Scatta la guerra ai ”furbetti” delle cinture di sicurezza

E’ guerra ai “furbetti” della cintura di sicurezza. Arriva anche in Toscana la campagna europea “Seatbelt”: dal 12 al 18 marzo controlli serrati sull’utilizzo delle cinture di sicurezza da parte delle polizie stradali di tutta Europa all’insegna della prevenzione e dell’educazione stradale.

“SEATBELT”. La campagna, chiamata “Seatbelt” (cinture di sicurezza), è programmata da “Tispol”, ovvero dal network europeo delle polizie stradali: Tispol è una rete di cooperazione internazionale tra le polizie stradali, cui aderiscono non solo i 27 Stati membri dell’Unione, ma anche la Svizzera e la Norvegia, che nasce per consolidare la collaborazione internazionale delle Polizie Stradali, impegnate congiuntamente e contemporaneamente in operazioni di contrasto delle violazioni ed in campagne “tematiche” dedicate a specifiche aree strategiche.

VIA ALLA CAMPAGNA. E ora tocca alla campagna a tema Seatbelt, dedicata al controllo sull’utilizzo delle cinture di sicurezza da parte dei conducenti e dei passeggeri di tutti i veicoli. Partecipa al progetto anche il Compartimento Polizia Stradale per la Toscana, che, sotto la giuda del Dirigente Superiore Dott. Vincenzo Feltrinelli, ha predisposto un’attività di pianificazione di 422 pattuglie sulla viabilità ordinaria e 266 pattuglie sulla viabilità autostradale, per il periodo in questione, sull’intero territorio della regione.

SANZIONI. L’art.172 del Codice della Strada prescrive, in caso di violazione dell’obbligo di utilizzo delle cinture, una sanzione amministrativa da 76 a 306 € e la decurtazione di 5 punti dalla patente (al solo conducente, non ai trasportati anche se responsabili di infrazione). La recidiva nel corso del biennio comporta la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Delle violazioni per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza rispondono sia il conducente sia i passeggeri in modo autonomo e distinto. Tuttavia, quando il mancato uso riguarda un passeggero minorenne, della violazione risponde la persona tenuta alla sua sorveglianza o il conducente. La campagna Tispol sarà quindi, anche in territorio toscano, una occasione di prevenzione ed educazione stradale, in modo da rafforzare e diffondere l’idea che, semplicemente allacciando le cinture, è possibile salvarsi la vita in caso di incidente.

Il naufragio della nave diventa una canzone / VIDEO

La tragedia della Concordia, diventa una canzone. Gli autori del brano sono il catanese Antonello Tonna e l’olandese Justine Pelmelay, entrambi sopravvissuti al naufragio dello scorso 13 gennaio.

LA CANZONE. Il desiderio di Antonello Tonna, quello di scrivere una canzone sul naufragio della Concordia, si è realizzato. Il brano s’intitola ”Il tempo si è fermato” ed è stato scritto dallo stesso Tonna, mentre le musiche sono firmate dalla cantante Justine Pelmelay. La canzone riassume le emozioni vissute in quegli attimi di terrore.

”IL TEMPO SI E’ FERMATO”.

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L’IDEA. Antonello Tonna, pochi giorni dopo la tragedia, aveva descritto i suoi ultimi momenti prima dell’incidente. Aveva finito da poco il suo set al ponte 3 nella hall centrale. Aveva suonato jazz, soul e blues con una passeggera olandese, Justine, che sarebbe dovuta sbarcare a Barcellona. Antonello, in quell’occasione, aveva anche dichiarato che gli sarebbe piaciuto incontrare ancora una volta Justine. E dopo mesi, i due si sono incontrati e hanno dato vita al progetto.

IL RICAVATO. Gli autori della canzone, devolveranno il ricavato delle vendite ai loro primi soccorritori, proprietari di un negozio all’Isola del Giglio, mentre il resto, andrà in beneficenza ai bisognosi.

Cosa fare a Firenze (e dintorni) nel weekend? Ecco il programma

Basta con le giornate grigie, fredde e noiose. C’è voglia di sole, caldo e aria aperta. Per questo Firenze (e dintorni) inizia ad arricchire il programma del fine settimana con eventi, sagre, fiere e mercatini. Ecco cosa fare nel weekend.

CIOCCASIEVE. Sabato 10, dalle 14 alle 20 e domenica 11 marzo dalle 8 alle 20, le vie di Pontassieve profumeranno di cacao grazie al ”Cioccassieve”, la festa più attesa da tutti coloro che amano il cioccolato. L’evento si svolgerà in contemporanea con la Mostra Mercato di artigianato, collezionismo, piccolo antiquariato e vintage.

FIGURINE PANINI. Il ”Panini Tour 2012”, l’iniziativa promozionale dedicata agli appassionati delle mitiche figurine dei calciatori, farà tappa a Firenze. Un gigantesco stand della Panini sarà collocato in Largo Piego Annigoni (zona Sant’Ambrogio), dove il pubblico sarà accolto da giovani animatori che intratterranno grande e piccini con giochi e concorsi a premi. Il tour e’ stato organizzato dalla Panini per il lancio di Calciatori 2011-2012, la 51a edizione della famosa collezione di figurine sul Campionato di Calcio italiano. Nell’accogliente stand Panini – una sorta di gigantesca scatola di bustine della collezione Calciatori 2011-2012 – gli animatori organizzeranno scambi di figurine: i collezionisti potranno compilare un apposito modulo per scambiare fino a 10 figurine in cambio di altrettanti doppioni. All’esterno, un ampio spazio sarà riservato ai giochi con le figurine e con il pallone. Nella giornata di domenica 11, è prevista anche la spettacolare esibizione di un freestyler. Intorno allo stand, verranno posizionati degli speciali tavolini circolari per favorire gli scambi tra collezionisti. Saranno anche organizzati quiz a premio e distribuiti album in omaggio, oltre a tanti simpatici gadget Panini.

MUSEO DEL TESSUTO. Da sabato, il Museo del Tessuto di Prato, espone l’anima e l’eccellenza del distretto tessile pratese. La mostra sarà inaugurata domani. Più di 200 tessuti, selezionati grazie alla collaborazione di oltre 20 aziende del distretto pratese e scelti per le loro caratteristiche innovative e per il loro valore creativo, saranno esposti nelle più suggestive sale dell’Ex Cimatoria Campolmi, un gioiello di archeologia industriale di mille metri quadri. Tessuto è Tutto, citazione dal grande maestro giapponese di stile Yohji Yamamoto, è la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata ai tessuti contemporanei. Una vera e propria dichiarazione d’amore per il tessuto, materia prima ed elemento chiave della qualità e della bellezza di un prodotto di moda.

TASTE. IN VIAGGIO CON LE DIVERSITA’ DEL GUSTO. Dal 10 al 12 marzo 2012 alla Stazione Leopolda di Firenze, 3 giorni di assaggi, novità, acquisti, eventi e lifestyle dedicati al gusto. E per una settimana Firenze è Fuoriditaste. Presentato da Pitti Immagine, il salone della settima edizione dell’evento, sarà dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle. Ma cos’è Taste? Taste è il salotto italiano del mangiare bene e stare bene, dove si danno appuntamento i migliori operatori internazionali dell’alta gastronomia, ma anche il sempre più vasto e appassionato pubblico dei foodies, i cultori del cibo di qualità e delle nuove tendenze del gusto. Sono 250 le aziende selezionate tra le produzioni di nicchia e di eccellenza che proporranno i loro prodotti al pubblico di appassionati e negli spazi espositivi della manifestazione, andando a coinvolgere anche l’area Alcatraz della Stazione Leopolda, che ospiterà una serie di progetti e contenuti speciali. Il layout del salone sarà curato, anche per questa edizione, dall’architetto Alessandro Moradei.

IL SALONE DEL MOBILE. Dal 10 al 18 marzo, torna alla Fortezza da Basso, il Salone del Mobile. Giunto al suo 15esimo compleanno, il Salone del Mobile di Firenze è una delle più importanti manifestazioni italiane di arredamento e di soluzioni per l’abitare aperte al pubblico. La mostra offre ai visitatori un’ampia panoramica sulle ultime tendenze in fatto di arredamento e design con gli allestimenti delle più note marche nazionali: una vetrina irripetibile aperta una sola volta all’anno nel mese di Marzo. Chi cerca soluzioni per la propria casa, trova facilmente una grande quantità di proposte unite anche a vantaggiose offerte da cogliere però durante l’apertura della mostra. L’occasione giusta anche per curiosare e cogliere nuove idee per arredare o ristrutturare la casa con tutto ciò che serve a renderla più funzionale ed ecologica, come gli infissi a risparmio energetico, gli impianti solari, fotovoltaici e molto altro. Ad arricchire e rendere ancora più piacevole l’esperienza di una visita al Salone del Mobile, il viaggio nella gastronomia con i Sapori d’Italia: un percorso saporito e profumato fra le Regioni d’Italia.

BREAKDANCE. Il Red Bull Bc One, il Campionato Mondiale di b-boying uno contro uno, arriva a Firenze domani sabato 10 marzo presso lo Space Club. I 16 migliori b-boy italiani si sfideranno durante il Red Bull Bc One Chyper e si scontreranno in gare ad eliminazione diretta, giudicati da cinque esperti, per riuscire a conquistare un posto nella finale mondiale del campionato, in programma il prossimo inverno in Brasile. Il percorso per accedere alla fase finale nel paese carioca prevede, infatti, tre fasi combattute: i Cypher Event nazionali, le Qualifiche Regionali e il Contest Finale. La b-boying (meglio conosciuta come Breakdance) è una disciplina di ballo della cultura hip hop sviluppato dalle comunità giovanili afro-americane e latinoamericane del Bronx a partire dal 1968. Il palco dello Space Club sarà trasformato in una vera arena di combattimento.

Che tempo farà: Non è ancora primavera. Ma nel fine settimana splenderà il sole

Gli eventi: La Breakdance mondiale arriva allo Space Club / FOTODal Tirannosauro al Gallimimo, sono tutti ”in carne e ossa” / FOTO

L’iniziativa: World bach Festival, 48 ore di musica no-stop

Poggio e buca fa pari? No, fa male

I fiorentini lo sanno, “poggio e buca fa pari”. Soprattutto in alcune strade del centro storico e dell’Oltrarno. Oltre ai marciapiedi dissestati, un altro problema è la presenza di numerosi dossi “naturali”: sanpietrini saltati, tombini in rilievo se non infossati, che fanno sì che percorrere tragitti più o meno lunghi in auto, motorino o bicicletta sia un giro sulle montagne russe, con i pedoni costretti a esercizi di abilità fisica.

RESTYLING. In più occasioni in sindaco Renzi ha annunciato interventi per il restyling delle principali vie del centro, da completarsi tra 2012 e 2013: entro la fine di quest’anno saranno ultimati i rifacimenti di via Tornabuoni, via Cerretani e Panzani, via Martelli, piazza del Duomo e il percorso pedonale Duomo-Oblate, via delle Oche e via dello Studio, via delle Terme, via Sant’ Agostino, via della Colonna, piazza Santo Spirito, piazza dei Nerli, via Venezia, Micheli e Modena. Nel 2013 toccherà invece a via Por Santa Maria, piazza dei Ciompi e lungarno Acciaioli.

PICCOLO E’ PEGGIO. Ma come stanno le vie meno “importanti”? Partendo dal cuore della città, ztl e corsie preferenziali permettendo, basta fare un piccolo tour (anche su due ruote) per rendersi conto che le vie più piccole sono le più insidiose. Da piazza Stazione, per raggiungere i viali, si è dirottati su piazza Adua, per proseguire in via Bernardo Cennini e ritrovarsi in via Faenza. Incontriamo Salvatore, meccanico, che da 15 anni ha qui l’attività: “Si è chiesto più volte al Comune di intervenire, qui la strada è impercorribile a causa di questi dislivelli. Spesso gli anziani inciampano, e per un disabile è impensabile usufruire di un marciapiede così stretto e rovinato”.

IL TOUR. Il tour prosegue sui viali, dove la questione buche è stata risolta, ma appena arriviamo in lungarno della Zecca per raggiungere l’Oltrarno si torna a temere per gli ammortizzatori: anche la zona di Santa Croce, in particolar modo Borgo la Croce e via Magliabechi, ci fanno sobbalzare, ma dobbiamo raggiungere San Frediano. Lungarno Acciaioli, con Ponte Santa Trinita, prova a fermarci con qualche pietra saltata, ma in tre minuti arriviamo a lungarno Santa Rosa. Si prosegue a piedi. Borgo San Frediano appare percorribile, le sue traverse meno. In via Bartolini, piazza e via del Tiratoio, spuntano tanti piccoli crateri. La signora Maria fatica ad attraversare la piazza: “Queste buche mettono alla prova la mia pazienza, son già caduta tre volte, non sono segnalate e nessuno le sistema da anni”.

“PARTE DEL PAESAGGIO”. Per raggiungere via dell’Orto imbocchiamo via del Leone: un camioncino di Quadrifoglio, per i troppi sobbalzi, perde numerosi cartoni. “Queste buche le adoro, fanno ormai parte del paesaggio, ho anche dato loro un nome e non posso assolutamente pensare a come sarebbe un tragitto senza il loro dolce cullare”, commenta sarcasticamente Guido, in partenza con la sua moto da via del Leone. E come dice il corollario della prima legge del motociclista, “poggio e buca non fa pari, fa un poggio e una buca”.

Tramvia, verso i cantieri nella strettoia

Il conto alla rovescia è partito: il 28 giugno i cantieri della linea due del tram faranno il loro esordio nella strettoia di via di Novoli. Per 731 giorni, il termine fissato dal cronoprogramma di Palazzo Vecchio, sarà chiuso il passo ad auto e pedoni per posare i due binari del Sirio che collegherà Peretola alla stazione di Santa Maria Novella.

TENSIONE. La tensione in via di Novoli si taglia già col coltello, specie tra i commercianti. Che aspettano ruspe e transenne col fiato sospeso, ma senza stare con le mani in mano. Hanno assoldato commercialisti e periti per stendere una stima preventiva dei danni: la chiusura della strettoia, calcolano, gli costerà un calo di fatturato del 30-40%. Ventisette le attività che temono di chiudere il bandone, per un totale di 75 addetti. Qualcuno sta già correndo ai ripari pensando di traslocare. Come il titolare della concessionaria, Giuseppe Greco, che è anche il portavoce dei negozianti della strettoia. “Non facciamo le barricate contro la tramvia, a cui in linea di massima siamo favorevoli – spiega – il problema è che non ci sentiamo tutelati”.

RASSICURAZIONI. Il Comune rassicura sui tempi e garantisce “la massima attenzione ai problemi dei negozianti”. “Realizzare la tramvia facendo chiudere le attività sarebbe una sconfitta per tutti”, dice l’assessore alla mobilità Massimo Mattei. L’Osservatorio economico tramvia coordinato da Palazzo Vecchio promette risarcimenti e agevolazioni sulle tariffe. Con l’aiuto di Fidi Toscana saranno garantiti gli ammortizzatori sociali. Inoltre, il Comune sta pensando di creare un corridoio per le auto in via Valdinievole, per raggiungere i commercianti della strettoia.

DA INCUBO A SOGNO. Ma a loro non basta per dormire sonni tranquilli. L’incubo diventa sogno a qualche decina di metri di distanza. Nella parte più alta di via di Novoli la tramvia è attesa come una “manna” dai commercianti. I cantieri? “Pazienza – dice una barista – il tram ci porterà più clienti. I lavori sono un disagio sopportabile in prospettiva”.

World bach Festival, 48 ore di musica no-stop

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è felice di essere protagonista del concerto inaugurale della prima edizione del World Bach-Fest, da Facebook a Facebach, una maratona non-stop, ideata da Mario Ruffini e Ramin Bahrami, che per 48 ore rivelerà la grandissima attualità di uno dei compositori più importanti nella storia della musica -Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 – Lipsia 1750), ripercorrendo quasi quattro secoli di musica, dal sacro al profano, dal tardo barocco alla contemporaneità (per interpreti e commistioni musicali), attraverso concerti, momenti di approfondimento, musica e pellicole cinematografiche, cortometraggi e concerti, dal clavicembalo a You-tube.

IL SOPRINTENDENTE. “Il Maggio Musicale Fiorentino ha voluto essere promotore di questa iniziativa, ideata da Mario Ruffini e Ramin Bahrami, e contribuire con le sue energie artistiche ed organizzative alla serata inaugurale della prima edizione del World Bach-Fest – spiega Francesca Colombo, Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino – Tradizione, qualità, contemporaneità e innovazione sono nelle corde del Maggio e questa manifestazione si ispira ai medesimi ideali. Mi auguro che questa iniziativa possa avvicinare, con un approccio così fresco ed innovativo, molti giovani, appassionati (e non) di Bach”.

L’INAUGURAZIONE. Venerdì 9 marzo, ore 21.30, Mario Ruffini dirigerà quattordici elementi dell’Orchestra del Maggio Musicale, che eseguiranno con Ramin Bahrami al pianoforte il Concerto in Fa minore per pianoforte e orchestra d’archi BWV 1056 (composto nel 1742) il Concerto in Re maggiore per pianoforte e orchestra d’archi BWV 1054 (composto nel 1740) ed il Concerto in Re minore per pianoforte e orchestra d’archi BWV 1052 (composto nel 1738) originariamente composti per clavicembalo.

VINICIO CAPIOSSELA. Concerti su concerti in questa due giorni a tutto Bach. E se sabato, tra una miniconferenza e un concerto si potrà partecipare anche alla lezione pubblica di Andrea Nannoni ad allievi violoncellisti (alle 10 a Palazzo Vecchio), domenica pomeriggio toccherà all’intervista impossibile che Vinicio Capossela farà a Bach dal Salone dei Cinquecento. Programma completo su www. worldbachfest.it

Novoli, spauracchio traffico sul nuovo ”centro”

“L’auto? Piuttosto la lascio sulle strisce. Al parcheggio di San Donato no, troppo lontano, e poi è a pagamento”. Un avvocato arriva trafelato e parcheggia dove il parcheggio non c’è, lungo il marciapiede. I posti auto nell’area di sosta del nuovo Palazzo di giustizia alle 9 del mattino sono già finiti.

CONTRADDIZIONI. Dentro il gigante di vetro regna la giustizia, fuori la sosta selvaggia. In compenso, il sotterraneo di San Donato, a poche decine di metri, rimane desolatamente vuoto. E’ una delle contraddizioni di Novoli, il vecchio quartiere dormitorio che oggi un risiko di progetti sta trasformando nel nuovo quartier generale della città. Dal Polo delle Scienze sociali, aperto nel 2001, al multiplex e alla cittadella commerciale, dalla sede madre della Cassa di risparmio e quella della Regione, al complesso residenziale disegnato da Léon Krier: nati dal recupero della vecchia area Fiat, con loro Novoli sta diventando la vera porta d’ingresso, il biglietto da visita della città. Tra poco arriveranno anche la tramvia e il nuovo stadio alla Mercafir, oltre al Palagiustizia fresco di inaugurazione.

MOBILITA’. Ma, per il momento, non tutti i tasselli sembrano incastrarsi alla perfezione. A partire proprio dalla mobilità. Problema particolarmente sentito dai togati che hanno traslocato uffici e faldoni dal centro. Per molti di loro il Palagiustizia di Novoli è “funzionale ma scomodo”. Per i posti auto innanzitutto, considerati “insufficienti”. “Dobbiamo litigare ora per il posto, figuriamoci quando si sarà trasferito tutto il penale”, spiega un’avvocatessa. Da un lato, come dimostra il parcheggio di San Donato deserto, i giuristi fanno un po’ di resistenza a sposare le nuove abitudini. Dall’altro hanno un timore oggettivo: quello del cortocircuito del traffico su viale Guidoni e viale Redi quando la sede giudiziaria, in autunno, sarà a pieno regime. “Già oggi – racconta un avvocato – per uscire con l’auto dalla rotato- ria di viale Forlanini è un’impresa”.

“ODISSEA”. La dottoressa B., giudice di pace, la macchina non ce l’ha, ma anche per lei arrivare al nuovo ufficio è una piccola odissea quotidiana: da via Masaccio, dove vive, va in bus fino a Campo di Marte, da lì in treno fino a Rifredi e poi ancora in bus. “Un’ora ad andare e una a tornare”, spiega. E sogna una “navetta dal centro per soli avvocati”. Un giudice confida: “Al nuovo Palazzo ci verrò solo per le udienze”. Poco importa se è a due passi da aeroporto e autostrada, quel che conta è che “è troppo lontano da centro e stazioni”, spiega. “Nessuna pista ciclabile e pochi bus”, gli fa eco un avvocato. Anche se in realtà le fermate del 5 e del 22 che servono il Palazzo sui due lati del viale sono praticamente deserte: scende solo una ragazza venuta per testimoniare. Gli avvocati, del resto, non si fidano. “Se il bus ritarda, non posso dire al giudice di prendersela con l’Ataf”, spiega uno di loro. Un suo collega spera nella tramvia che collegherà Peretola con Santa Maria Novella. Anche se, altro neo del puzzle, il Sirio si fermerà a qualche centinaio di metri dal palazzone, prima di immettersi su via di Novoli. “Un po’ lunga da fare a piedi”, commenta.

TRAMVIA: Verso i cantieri nella strettoia