domenica, 5 Ottobre 2025
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Tribute to Steve, gli Apple store di tutto il mondo si fermano

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In occasione della cerimonia “Tribute to Steve” organizzata da Apple, oggi  l’azienda insieme ai negozi di tutto il mondo si ferma in memoria del suo fondatore. L’evento si terrà oggi alle 10, le 19 ora italiana, al campus di One Infine Loop in California. Per dare l’ultimo saluto a Jobs molti negozi chiuderanno prima.

NEL MONDO COME AI GIGLI. Tutti i dipendenti della “mela” seguiranno in contemporanea il “Tribute to Steve”. Parteciperà alla diretta streaming anche l’Apple store di Firenze (opsitato nel centro commerciale dei Gigli), che quattro ore prima rispetto all’orario normale abbasserà le serrande. La chiusura anticipata è prevista per le ore 18.

L’ANNUNCIO. Ad annunciare l’iniziativa è stato il nuovo Ceo Tim Cook che, qualche giorno fa, tramite una lettera interna ai dipendenti ha comunicato l’intenzione di dedicare l’intera giornata a Jobs, scomparso due settimane fa. Nella lettera Tim esprime il suo dolore. “Come molti di voi- scrive- ho vissuto i giorni più tristi della mia vita e versato molte lacrime durante l’ultima settimana. Ma ho trovato conforto nel numero straordinario di tributi e condoglianze di persone da tutto il mondo, che sono state toccate da Steve e dalla sua genialità. E ho trovato conforto sia raccontando che ascoltando storie su di lui”.

UN RICORDO PRIVATO.  Già domenica scorso politici e celebrità, arrivate a bordo di decine di limousine nere, si erano recate a Stenford, in California, per dare  l’ultimo saluto a Steve Jobs. Per raggiungere il Memorial Church, posizionato nel cuore del campus universitario di Stanford, gli ospiti hanno percorso un sentiero illuminato da decine di candele bianche. Tra i partecipanti c’erano il capo del software Apple Scott Forstall, l’ex-presidente Usa Bill Clinton e il Chief Digital Officer di News Corp Jon Miller. Ma anche Maria Shriver, ex- moglie di Arnold Schwarzenegger e il frontman degli U2 Bono.

”Salve sono Matteo Renzi”: il rottamatore e le beffe di Crozza /Video

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Anche stavolta Maurizio Crozza non ha risparmiato il ”rottamatore” Renzi, ospite ieri sera del programma di Rai 3 Ballarò. Quasi al termine della copertina il comico genovese ha riservato qualche frecciata al primo cittadino di Firenze, ironizzando sulla sua ”gioventù”.

IL RENZI-TOMENTONE. ”Hola, Renzi, bella zio, come butta? Gimme five, ci stai dentro!” ha esordito Crozza, proseguendo poi con il tormentone coniato dallo stesso comico e che sta impazzando sul web: “Salve, sono Matteo Renzi, sono così giovane che se vinco le primarie voglio partecipare a Io canto”. E ancora: “Sono così giovane che come ufficio stampa ho preso Geronimo Stilton”.

“RENZI M’ANNOIA”. Poi ha avvertito Renzi, sullo slogan scelto per la convention dei rottamatori in programma a fine mese alla Leopolda di Firenze (“Bigbang”): “Lo sa chi è stato l’ultimo a usare una canzone di Jovanotti nel Pd? Veltroni! Renzi è sicuro di usare Jovanotti (‘Il più grande spettacolo dopo il big bang’ ndr), non le conveniva la Mannoia? Senta come suona bene: Renzi M’annoia”.

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E sul web scoppia il tormentone: ”Salve sono Matteo Renzi…”

Faccia a faccia (col sorriso) tra Renzi e Crozza , in diretta tv / VIDEO

Crozza conquista l’Anfi: imitazioni, risate e il Renzi – tormentone

Ecco spuntare la Renzi-parodia: l’imitazione in tv / VIDEO

 L’altra faccia di Renzi: quella comica. Intervista a Ubaldo Pantani

Ataf, i privati al volante? Parola ai lavoratori

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Privatizzare o non privatizzare. E’ questa la scelta su cui sono chiamati a esprimersi oggi i 1400 lavoratori di Ataf.

VOTO. I dipendenti dell’azienda fiorentina di trasporto pubblico dovranno decidere se accettare le proposte del sindaco o bocciare la linea Renzi. Se prevalesse quest’ultima ipotesi si andrebbe a una nuova ondata di scioperi. Per Palazzo Vecchio la via maestra è una: mettere al volante della società i privati, che gestirebbero Ataf, mentre le proprietà immobiliari rimarrebbero di proprietà pubblica.

RIUNIONI. Nei depositi delle Cure e di Peretola saranno organizzate tre assemblee, al mattino, al pomeriggio e questa sera, durante le quali sarà discusso e votato (per alzata di mano) il futuro di Ataf. Negli incontri sarà deciso i prossimi passi da intraprendere. In ballo c’è anche una nuova tornata di scioperi.

LA LETTERA. Intanto ieri, come annunciato, il sindaco Matteo Renzi ha scritto una lettera aperta ai dipendenti Ataf. “O l’azienda sta in piedi da sola o salta tutto”, si legge nella missiva. Il primo cittadino ha spiegato che mancano all’appello 6-7 milioni di euro perché Ataf sia una società solida: “Dobbiamo fare i conti, come fanno le aziende serie, e questo significa che con lo sforzo di tutti dobbiamo recuperare 6-7 milioni di euro – scrive – questi soldi sono necessari per far stare Ataf sul mercato con le proprie gambe” (leggi l’articolo e la il testo integrale della lettera).

COSA NE PENSI? Sei favorevole o contrario alla privatizzazione di Ataf? Rispondi al sondaggio su Facebook, commenta, mandaci una mail  [email protected]

Gli studenti occupano e cacciano i vandali

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Per entrare nel liceo scientifico da Vinci di Firenze, dove è in corso un’autogestione, hanno iniziato a danneggiare vetrate, porte e finestre. Poi sono stati cacciati dagli studenti dell’istituto.

VANDALI ALL’ATTACCO. Sull’episodio, che si è registrato la scorsa notte, indaga la digos. Intorno alle 23 di lunedì un gruppo di ragazzi esterni alla scuola si è presentato davanti al Leonardo da Vinci e ha cercato di penetrare nell’edificio “col palese intento di compiere atti di vandalismo”, si legge in un comunicato diffuso dagli stessi studenti.

BULLI SU FACEBOOK. I teppisti hanno scavalcato il cancello e, una volta entrati nel cortile della scuola, hanno iniziato a danneggiare porte, vetrate e finestre nel tentativo di entrare. Poi sono stati cacciati dagli allievi impegnati nell’autogestione, che hanno riportato lievi contusioni. Sempre secondo quanto denunciato dai ragazzi, i teppisti si sarebbero vantati della bravata su Facebook (“che risate, mi mancavano queste cose, s’é fatto un macello”, avrebbero scritto sul social network).

DENUNCIA. Intanto la Provincia di Firenze, insieme al dirigente scolastico, ha presentato una denuncia contro ignoti. “E’ nostra intenzione chiedere un risarcimento – ha commentato l’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede – perché non possiamo accettare che la collettività paghi i danni causati deliberatamente da singoli individui”.

Fondazione Florens: edizione 2012 fra paesaggio, cultura e patrimonio

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In attesa di Florens 2012, il 29 ottobre sarà presentato a Firenze in Palazzo Vecchio il convegno ”Produrre cultura: patrimonio, paesaggio, industria creativa. Dialogo verso Florens 2012”. Un incontro che anticiperà i temi della seconda edizione in programma a Firenze dal 2 al 11 novembre.

 

INNOVAZIONI E TRADIZIONE. Il legame con il territorio e il paesaggio, il valore delle tradizioni da re-interpretare e rinnovare nell’artigianato e nelle arti in generale, la necessità di rafforzare l’identità culturale e di tutelare le attività creative. Sono questi alcuni degli argomenti che verranno toccati durante il convegno e che saranno approfonditi nel corso delle nove giornate organizzate dalla Florens Foundation.

UN PONTE FRA IL LOCALE E IL GLOBALE. La Fondazione Florens è nata sulla scia del grande successo ottenuto nel 2010 con la settimana internazionale dei beni culturali e ambientali e ora intende sviluppare una rete di idee e di esperienze nei diversi campi del sapere e delle diverse attività economiche legate al settore culturale per gettare un ponte tra la dimensione locale e globale.

CON LA CULTURA SI MANGIA. “Cosa ha dimostrato Florens? Che la cultura non è un costo, ma un investimento, il vero punto di forza del sistema Italia – dichiara il presidente di Florens Foundation, Giovanni Gentile – Florens ha sfatato in maniera originale un pregiudizio duro a morire: quello del rapporto impossibile fra cultura ed economia, fra cultura e impresa. Un tema che oggi è doppiamente all’ordine del giorno perché la crisi, in cui siamo ancora immersi, ha accelerato il ripensamento di tutti i modelli imprenditoriali e di consumo per individuare nuove vie di sviluppo produttivo”.

Lettera aperta ai dipendenti Ataf, il testo integrale

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Il testo integrale della lettera aperta del sindaco Matteo Renzi sulla questione Ataf (leggi l’articolo).

Care lavoratrici e cari lavoratori di Ataf,

mi rivolgo direttamente a Voi per fare chiarezza sulla situazione che la nostra azienda Ataf sta vivendo in un momento così particolare della vita del nostro Paese.

Il punto di partenza lo conosciamo tutti: non si può più fare come gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia e fanno finta che i problemi non esistano. Noi, gli attuali proprietari e gestori di Ataf, abbiamo deciso di parlare il linguaggio della verità: i problemi ci sono, eccome, e vanno affrontati e risolti. O si fa adesso o tra qualche mese resteranno solo i cocci.

Il Governo taglia sul trasporto pubblico locale e la Regione Toscana va a ruota. Come Comune di Firenze abbiamo aumentato quest’anno gli stanziamenti per i servizi garantendo linee essenziali che minacciavano di sparire dalla rete, ma quello che manca oggi è un quadro di stabilità strutturale tra costi e ricavi.

Dopo due anni di cura dimagrante, sono stati eliminati tutti gli sprechi e ridotti all’osso i costi: consulenze, assistenze esterne e spese per marketing tagliate di oltre il 50%, le spese per il CdA ed il Direttore Generale oggi sono un terzo di tre anni fa, i costi di rappresentanza portati a zero, solo per fare qualche esempio. Spero non sfugga a nessuno che ciò è stato realizzato qui, mentre altrove altre aziende di trasporto assumevano cubiste e nipoti di sindacalisti. E nello stesso periodo 47 autobus nuovi, 143 pensiline inaugurate, 65 punti di informazione tra paline e pensiline, nuove corsie preferenziali. Ma non basta, non può bastare.

Abbiamo posto il problema della privatizzazione della gestione, mantenendo pubblico il servizio e la proprietà dei beni. Questa per noi è la via maestra e siamo pronti a percorrerla in un quadro di riorganizzazione globale del settore, offrendo una prospettiva solida per il futuro. Dai vostri rappresentanti sindacali è venuta però la richiesta di uno stop, almeno temporaneo, per confrontarsi seriamente su tutto: anche sull’ipotesi di mantenere pubblica la proprietà. Noi siamo pronti a fare un passo indietro solo se questo può servire per prendere la rincorsa. Possiamo cambiare idea, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto.

Negli ultimi 40 anni, i sacrifici per tenere in piedi Ataf li hanno fatti i cittadini che hanno pagato il conto due volte: comprando il biglietto (com’è giusto che faccia chi vuole salire sull’autobus) e con i soldi delle tasse che sono state usate per ripianare i buchi fatti nei bilanci dell’azienda dalle precedenti gestioni. Oggi questo non è più possibile, dobbiamo cambiare strada. Voglio sottolineare che nessuno sta mettendo in pericolo un solo posto di lavoro o un centesimo dei vostri stipendi: non è poco, in un momento di crisi come questo, quando 50 vostri colleghi di aziende di Tpl pubbliche e private sono in cassa integrazione, solo guardando alla Toscana. Dobbiamo fare i conti, come fanno le aziende serie, e questo significa che con lo sforzo di tutti dobbiamo recuperare 6-7 milioni di euro: questi soldi sono necessari per far stare Ataf sul mercato con le proprie gambe. E’ finita l’era in cui si possono devastare i bilanci delle aziende pubbliche perché tanto poi Pantalone paga. Quindi o l’azienda sta in piedi da sola oppure salta tutto.

Ataf ha un grande passato, ma noi vogliamo che abbia anche un grande futuro. A voi la scelta se questo futuro debba passare da una gestione pubblica con le caratteristiche di risparmio che abbiamo illustrato ai sindacati e su cui siamo pronti a discutere oppure se preferite affidarvi alla gestione privata.

Abbiamo la responsabilità di salvare il trasporto pubblico a Firenze e non ci tireremo indietro. Perché una città che scommette sul piano strutturale a volumi zero, sulle pedonalizzazioni, sul recupero del verde a partire dalle Cascine, sul risparmio energetico dalle case alle briglie sull’Arno, è una città che ha bisogno di un trasporto pubblico locale degno di questo nome. E noi glielo daremo, spero anche grazie al vostro aiuto.

Un saluto

Matteo Renzi

”Cari lavoratori”, il sindaco scrive ai dipendenti Ataf

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Privatizzare o non privatizzare, questo è il problema che ormai da mesi vede schierati da una parte e dall’altra della barricata lavoratori Ataf, politici e sindacati. All’indomani del consiglio comunale dedicato all’azienda fiorentina di trasporto pubblico, il sindaco Matteo Renzi ha scritto una lettera aperta ai dipendenti di Ataf.

RECUPERARE 7 MILIONI. Il bilancio della società scricchiola, visti anche i tagli al trasporto pubblico locale, e all’appello mancano cifre a sei zeri: “Dobbiamo fare i conti, come fanno le aziende serie, e questo significa che con lo sforzo di tutti dobbiamo recuperare 6-7 milioni di euro – scrive il primo cittadino – questi soldi sono necessari per far stare Ataf sul mercato con le proprie gambe. […] Ataf ha un grande passato, ma noi vogliamo che abbia anche un grande futuro. A voi la scelta se questo futuro debba passare da una gestione pubblica con le caratteristiche di risparmio che abbiamo illustrato ai sindacati e su cui siamo pronti a discutere oppure se preferite affidarvi alla gestione privata”.

PRIVATI AL VOLANTE. La “via maestra” per Renzi è “la privatizzazione della gestione, mantenendo pubblico il servizio e la proprietà dei beni”. Su questa ipotesi è arrivato però lo stop dei sindacati, assolutamente contrari a mettere in mano ai privati il volante di Ataf. Le stesse sigle sindacali hanno chiesto un confronto sul tema. “Noi siamo pronti a fare un passo indietro solo se questo può servire per prendere la rincorsa – scrive ancora il primo cittadino, rivolgendosi ai lavoratori – possiamo cambiare idea, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto”.

Leggi il testo integrale della lettera

E Renzi va in tv (di nuovo), stasera a Ballarò

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Dei salotti tv ormai è diventato un abituè e stasera Matteo Renzi torna sul piccolo schermo, ospite di uno dei principali ring politico-televisivi: Ballarò.

DA FLORIS. Il sindaco di Firenze, impegnato in queste settimane anche nella preparazione della convention dei “rottamatori” del Pd (il 28, 29 e 30 ottobre alla stazione Leopolda), si troverà di fronte, tra gli altri, il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, Bruno Tabacci di Alleanza per l’Italia, la presidente della Regione Lazio Renata Polverini e il teologo Vito Mancuso.

ARGOMENTI. L’attesa per il decreto per lo sviluppo, i numeri della maggioranza in Parlamento, ma anche gli incidenti di piazza in occasione del corteo degli indignati: di carne al fuoco, questa sera su Raitre, ce ne sarà molta. E non mancherà il must di inizio puntata, la copertina satirica di Maurizio Crozza, comico che nelle “puntate precedenti” non ha risparmiato qualche frecciata al primo cittadino di Firenze. E’ stato lo stesso Crozza a coniare il Renzi-tormentone (“Salve sono Matteo Renzi, il nulla che avanza”) che sta continuando a spopolare sul web.

Aziende a caccia di operai e addetti alle vendite

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Quali lavoratori cercano le aziende in Toscana? Soprattutto operai (il 28 per cento delle richieste), seguiti da addetti alle vendite (12 per cento) e al commercio, segretarie e contabili. I dati arrivano da infojobs.it, uno dei principali siti internet dedicati alla ricerca di un’occupazione, in vista del convegno “Risorse umane e non umane 2011” organizzato il prossimo 20 ottobre a Firenze.

SETTORI. Per quanto riguarda i settori è il commercio a fare da traino: è quello più attivo nell’offerta di un posto, con il 20 per cento di richieste pubblicate sul portale internet. In seconda e terza posizione si piazzano le telecomunicazioni, pubblicità e marketing. Firenze è la città dove si trova più lavoro (il 36 per cento delle richieste arriva da qui) , seguita da Pisa e Lucca. Maglia nera Grosseto (solo il 3 per cento delle richieste).

L’IDENTIKIT DI CHI CERCA LAVORO. Adare la caccia a un’occupazione sono soprattutto i giovani tra i 26 e i 30 anni (24,4 per cento), seguono seguono le fasce di età 31-35 anni e 36 – 40 anni. I candidati toscani sono per la maggior parte diplomati (46,03 per cento), Il 20,26 per cento è in possesso di una laurea specialistica, il 16,50 per cento ha conseguito la licenza media.

Scarcerato il pirata della strada che investì Allison Owens

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Il 2 ottobre scorso investì Allison Owens, uccidendola. Poi fuggì senza prestare soccorso. Adesso Pietro Stefanoni, che si è consegnato ai carabinieri cinque giorni dopo il fatto, è agli arresti domiciliari: il gip ha disposto la scarcerazione del rappresentante 56enne. Secondo il giudice per le indagini preliminari non sussiste più il pericolo di inquinamento delle prove.

LA VICENDA. L’uomo era finito in carcere lo scorso 7 ottobre quando si costituì ai carabinieri di San Giovanni Valdarno, poi tre giorni dopo il gip aveva convalidato l’arresto decidendo la custodia cautelare in carcere. Stefanoni è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Allison Owens è stata investita lungo la statale 69, una strada molto trafficata nel comune di San Giovanni Valdarno (Arezzo), mentre faceva jogging.

Le tappe della vicenda:

Allison, il pirata della strada si costituisce: ”Un colpo di sonno” / FOTO

Gli amici ricordano Allison con fiori e messaggi / FOTO

Caccia al pirata della strada, inchiesta per omicidio colposo

”Chi l’ha investita si faccia avanti”, l’appello della madre di Allison